L’impatto della frammentazione
Ricordo con chiarezza la mia reazione, quando lessi queste parole per la prima volta. Lo stato della mia Consapevolezza di quel momento, e la summa di quanto avevo letto in quel libro fino a quel punto, mi portarono subito alla conclusione che l’uomo che aveva pronunciato queste parole era un pazzo pericoloso. Pericoloso, perchè parlava in modo da destabilizzare pesantemente le strutture interiori di chi lo ascoltava. E chi era costui, per permettersi di parlare in questo modo?
E poi, ciò che diceva era ai miei occhi palesemente falso, perlomeno per quel che riguardava me. Mi sentivo sul cammino, volenteroso e pieno di entusiasmo. Non provavo alcun orrore di me stesso, anzi. E dunque, ritenevo a maggior ragione che quello che stavo leggendo fosse uno stormo di parole false alle quali non credevo assolutamente.
Del resto, già avevo abbondantemente rimosso come non attinente al mio caso una parte precedente, che aveva provocato in me una seria avversione al libro che avevo tra le mani.
Forse, pensavo, sarà vero per qualcun altro ma non per me. Se mi metto in testa qualcosa, continuavo, io la porto a termine, e quello che manifesto è e sarà esattamente quello che volevo inizialmente. Insomma, alla fine tutta questa parte era per me esattamente un grande insulto. Come potevo io non avere il potere di fare nulla e raggiungere nulla?
Così, mi disfeci di quel libro con la velocità del lampo, nel modo che all’epoca mi era peculiare quando volevo sbarazzarmi di qualcosa che avevo deciso non essermi di alcuna utilità.
E da quel momento sono trascorsi anni.
Ed ora, solo ora, capisco perfettamente quanto quel testo ha tentato di comunicarmi. Ed è un sapere che non è legato ad alcun insegnamento diretto di scuole di Quarta Via, cioè scuole che si rifanno espressamente agli insegnamenti di Gurdjeff. Nessun essere umano addentro alla Quarta Via mi ha mai parlato di tutto questo. Nessun praticante della Quarta Via ha mai tentato di convincermi intellettualmente di questo, anche perchè, qualche anno fa, lo avrei allontanato da me con la rapidità della luce.
La Vita mi ha fatto il regalo più bello. La Vita me lo ha fatto vedere con i miei occhi.
Io ho visto cose in me che davvero, davvero, mi hanno fatto orrore. Io ho visto chiaramente in me come il potere di fare fosse inestricabilmente incatenato alla legge dell’accidente e alla conseguente casualità del subire accidentalmente una qualsiasi Terza Forza. Io ho visto chiaramente, dentro di me, quanto il potere di fare fosse spazzato via da quella moltitudine altalenante che usa sempre il pronome ‘Io’, e vuole in maniera altrettanto altalenante una moltitudine di cose diverse.
Io ho visto chiaramente, dentro di me, quanto le parole che tanto mi avevano disturbato fossero vere, al punto da mostrarmi come il sole a mezzogiorno l’arroganza e la presunzione con le quali le avevo sotterrate.
Per cui, a tutti quelli che sono stati presi nella gravitazione del Lavoro Interiore, desidero esprimere un invito.
Preparatevi all’impatto.
Preparatevi all’impatto con serenità, con grazia, con disciplina, con efficienza, ma preparatevi, perchè lo vedrete con i vostri occhi e non sarà un bel vedere. Preparatevi all’impatto della realizzazione che l’Intento necessario a creare e sostenere la Terza Forza che vi dia il potere di fare parte da un livello molto prossimo allo zero. Chi sta lavorando interiormente sa perfettamente che cosa intendo dire con questa frase, dunque non la spiegherò oltre.
Preparatevi all’impatto, perchè qualsiasi sia la strada di ricerca interiore che state percorrendo, un giorno dovrete passare da questo Varco. E se non avete preparato un bel bagaglio di serenità, accettazione e disciplina, potrebbe essere duro fronteggiare l’orrore della vista e della pressochè totale incontrollabilità delle molteplicità divise che vedrete dentro di voi. Una la mattina, un paio il pomeriggio, e visto che non ci facciamo mancare niente, un paio anche la sera e per la notte. E tutte vogliono e desiderano cose diverse, l’una dall’altra. Sto andando al mare? Ma non mi piacevano i monti? Ma allora perchè adesso sto andando in città?
Non arrivate al Varco senza essere preparati all’impatto.
Anche solo sapere che esiste vi aiuterà. Di questo ne sono sicuro.