Tira un vento freddo, qui fuori
State a casa, al calduccio, forse è meglio. Infradiciate pure il vostro corpo di birra, grasso e televisione ogni giorno, tutti i giorni. Forse non c’è davvero problema. Forse vi terrete lontani dal maglio dell’orrore, è andrà bene così. Davvero, tutto andrà esattamente come deve andare. Chiudete la finestra che affaccia dentro di voi, e uscite dalla porta, a respirare il vento delle possibilità, a gettarvi nel calore di menzogna delle mille luci della bella Frisco.
Perchè tira un vento freddo, qui fuori.
L’Infinito tende trappole, non incoraggia baldanzosi esseri umani. Non Gli è necessario. Ti mostra una grande e remota possibilità velata, così che tu possa gettarti a capofitto per rincorrerla, solo per capire dopo, molto dopo, che la Grande Trappola è scattata. Costruire è fatica, qui fuori. Millimetro dopo millimetro, partendo da una condizione pressochè zero, come essere sdraiati nel fango ed improvvisamente aprire gli occhi.
E non si torna più indietro. Non si può tornare indietro. Non è permesso, non è possibile, non può essere nemmeno considerata possibilità. Se avete varcato la Prima Soglia, che l’abbiate fatto da svegli oppure no, non si può più tornare al mondo ordinario.
Tira un vento freddo, qui fuori. Quando il Sole dirada le nubi, e pian piano esce alla vista ciò che era velato, non resta che l’accettazione. Non resta che la pazienza. Non resta che costruire tutto di nuovo, da zero, con un Inflessibile Intento. Non si può più usare come uno scudo di protezione il calcio in TV, i rapporti sessuali frenetici o regolari, la frequentazione di esseri umani che vivono beati tra le nebbie, un rapporto di compensazione con un compagno sonnambulo, o una qualsiasi altra droga sonnambolica ordinaria, che sia cocaina o passeggiare. Non c’è più alcuna protezione possibile dagli insegnamenti potenti, sereni e veri del Silenzio Interiore. Del resto, proteggersi diviene via via più futile. Non ha senso. Proteggersi dalla Verità è solo follia, e non impedirà alla Verità di raggiungervi comunque.
Certo, questo non significa che non si possano vedere partite di calcio in TV, frequentare amici, o che il vostro compagno o compagna diventino improvvisamente qualcosa da abbandonare. Questo significa che il Silenzio Interiore vi mostrerà tutto senza alcuna pietà. Vi dirà perchè avete acconsentito a farvi ipnotizzare con il calcio, o perchè avete scelto quel particolare essere umano, e che cosa gli permettete di farvi essere. E’ il Silenzio Interiore che vi dirà che cosa davvero rappresentano per voi i vostri amici, e che cosa permettete ad essi di farvi vivere. Ed è questo che alza il vento freddo. E’ questo che smantella senza pietà qualsiasi bugiarda protezione di ovatta. E’ la comprensione che stermina, quieta furia senza tregua.
Non giocate con l’Infinito. Fate attenzione. Perchè prima di entrare nel luogo che di diritto meritate di essere e di vivere, si passa dal deserto di Moab. Ed è lasciar cadere, abbandonare, purificare, ripulire, accettare. E’ pazienza e fede. E’ Inflessibile Intento e meraviglia.
Non giocate con l’Infinito, perchè superata la Prima Soglia, poi non c’è più ritorno. E prima di capire che questo è una meravigliosa fortuna, potreste passare dei momenti non propriamente di serenità. E’ come quando i vostri cari, chiunque siano, vi punivano a vent’anni, e voi vi sentivate furiosi, delusi, offesi, indegni di tale trattamento. E’ a trenta anni, o quando cominciate sul serio a comprare il sale, che vi rendete conto davvero di che cosa stava accadendo. E’ a trenta anni che piangerete per tutto il bene che avete ricevuto senza aver mai pensato nemmeno per un attimo di ricambiare, anche solo con un grazie.
Tira un vento freddo, qui fuori. Eppure, ogni millimetro che avanzo io ringrazio il Signore Infinito Onnipotente, che sia benedetto il Suo nome in ogni sua Emanazione, per tutta la meraviglia che il viaggio mi sta donando. Per tutto ciò che mi aspetta. Per tutto ciò che ho visto. Per la perfezione meravigliosa di ogni Sua creazione, che così spesso riempie di lacrime i miei occhi.
Io ringrazio il Signore Infinito Onnipotente anche per questo vento freddo. Il suo soffiare non è forse la tenue compagnia che sta rischiarando sempre più il mio orizzonte ?