Un’audace avventura
Ci sono delle sensazioni, dentro di noi. Sensazioni che ci stanno spingendo verso qualcosa che è al di fuori della nostra zona del conosciuto, verso territori inesplorati. Sensazioni che ci stanno spingendo all’esplorazione. Al viaggio. Alla Vita.
Ci sono sempre state, e da tempo immemorabile ci spingono a spiegare le vele. Perchè ne siamo capaci. L’Infinito non chiede mai nulla più di ciò che un essere umano è in grado di erogare; solo che la Sua scala di valutazione è decisamente più oggettiva, e più maestosa, di quella che normalmente ci auto-assegniamo per starcene nel comfort del nostro sicuro divano con le patatine.
Queste sensazioni provocano una reazione, certo. Una reazione naturale, di protezione. Un tenue formicolio alla bocca dello stomaco. Questa reazione dice di essere prudenti, perchè il territorio è inesplorato, e perchè l’Universo è un luogo meraviglioso, ma anche molto misterioso, e non è saggio inoltrarsi senza adeguata protezione. Questa reazione dice di essere prudenti, non di abbandonare il campo. Dice di proteggersi, non di retrocedere indefinitamente.
Inoltrarsi oltre la zona del conosciuto, inoltrarsi nell’Ignoto, è uno degli scopi principali per i quali noi, esseri umani, siamo stati creati. Noi non siamo qui per dare il meglio di noi stessi al meno peggio che ci possa capitare. Noi non siamo qui per fare ciò che non amiamo al solo scopo di continuare a fare ciò che non amiamo. Noi siamo qui per esplorare. Noi siamo qui per approfondire. Noi siamo qui per trasformare l’Ignoto in conosciuto.
Questa trasformazione è una audace avventura, perchè ogni passo nell’ignoto è un passo dove non siamo mai stati prima, mentre le nostre percezioni sono acuite al loro picco massimo per proteggerci ed aiutarci. Nell’Ignoto, noi non sappiamo che cosa potrà succedere, nè come, nè quando, e dunque la nostra Vita diventa la garanzia della nostra esplorazione.
Nell’Ignoto, non ha senso estendere al di là del momento presente le nostre ipotesi e le nostre valutazioni. Abbiamo solo il passo di questo momento, e la nostra vigilanza su come percorrerlo al meglio che ci sia possibile. Abbiamo la nostra Presenza, che non può esserci minacciata, ma che non dobbiamo desistere dall’approfondire. Abbiamo la nostra Energia, batteria di alimentazione del cammino. Abbiamo il nostro Intento, una forza sottesa, profonda, che focalizza e mantiene una direzione, come fluire su un letto di un fiume dove qualcosa davanti a noi sta sgombrando i detriti dalla strada.
Ignoto non è necessariamente pericoloso; questa similitudine viene solamente dalla paura di agire, da quel formicolio forse fastidioso, eppure necessario. Ignoto è anche cominciare subito ad organizzare quel viaggio che da tempo è tremore nei pensieri che non ci lascia, e poi farlo, una volta, intensamente, e forse per sempre. Ignoto è più che mai iniziare quell’attività creativa che sentiamo essere in sintonia risonante con la nostra peculiare unicità, e continuare, non importa se l’unica cosa che ci spinge e ci sostiene è una profondità insondabile senza nome dentro di noi, mentre persino la nostra mente non fa che cantilenare di abbandonare. Ma Ignoto è anche avere il coraggio di fermarsi, di scendere nel Silenzio, di esplorare quegli infiniti spazi interiori che hanno tutte le risposte che ancora non abbiamo udito.
Portare l’Ignoto a Conoscenza è uno dei nostri scopi fondamentali. Ed è anche ciò che trasforma la Vita in un’audace e sorprendente avventura. Un’avventura meravigliosa, completa in sè stessa, piena di ogni necessità, maestra di Saggezza in azione. Un’avventura che ci farà crescere in deliberazione e potere interiore, mentre spostiamo sempre più lontano la frontiera del nostro miglioramento, della nostra Vita, della nostra Consapevolezza.
Se la Vita non viene vissuta come un audace avventura, allora che cos’altro potrà mai essere? Se avventurarsi nell’Ignoto, nella scoperta, nella crescita, è e resta un sogno sommerso da una Vita che non ci rispecchia, allora chi è che sta vivendo? Di che cosa potremo mai essere fieri? Che cosa potrà mai darci il gusto della sfida, al di là della vittoria, al di là della sconfitta, al di là di una valutazione che altro non è che un semplice pensiero?
Essere audaci non significa essere incoscienti. Non significa essere perennemente attivi, nè perdere tempo in sciocchezze che durano due secondi. Essere audaci significa avere il coraggio di rispondere alle sfide del Cielo. Non importa se nell’azione o nella quiete più suprema.
Noi non abbiamo tempo: questa è l’unica e l’ultima volta che esiste. Pensare che tra qualche anno avremo finalmente tempo ed energia per fare quello che vogliamo fare ora è una follia, una follia che pagheremo molto caro. E allora che noi si abbia il coraggio di vivere Adesso, ora, la nostra Vita come un’audace avventura. In allegria ed equilibrio. In Energia e Deliberazione. Vivendo il nostro intimo Sogno Personale adesso, invece di limitarci a sognare di vivere domani.
Mettete la vostra audacia al servizio del vostro Sogno Personale. In pazienza, e serenità, esplorate i territori di Dio.