La Personalità Automatica
Uno dei più grandi malintesi che dall’inizio e per molto tempo a seguire accompagna buona parte dei viaggiatori impegnati nella crescita della propria Coscienza, è relativo al concetto di ‘io‘, ‘ego‘, ‘personalità‘, e altra serie di nomi equivalenti, di cui è possibile trovare traccia nei vari insegnamenti di Saggezza a noi accessibili in questo meraviglioso momento storico.
Tutti questi nomi, che spesso dimentichiamo essere null’altro che segnali stradali, fondamentalmente indicano la stessa cosa: la struttura psicologica interiore dalla quale ognuno di noi, ognuno di noi, comincia il suo viaggio personale.
Alla nascita, ognuno di noi sviluppa per naturale evoluzione una struttura psicologica ben precisa. Si tratta di una struttura psicologica formata da una serie di credenze, convinzioni, preferenze, avversioni, che in larghissima parte, ma non nella totalità, origina per reazione agli eventi ai quali siamo esposti nel corso della nostra vita quotidiana. Eventi nei confronti dei quali non abbiamo sufficienti protezioni attivate, o verso i quali non abbiamo sviluppato coerenti e funzionali sistemi di bilanciamento di carico della pressione.
Questa serie di credenze, convinzioni, preferenze, avversioni che nascono in noi a seguire la pressione della Vita nella società di sonnambuli in cui siamo nati, si esprime nella nostra mente, ognuna distintamente, attraverso il pronome ‘io‘. In questo modo, del tutto naturalmente ed inconsciamente, noi non poniamo un cuneo di distacco tra la preferenza, la convinzione, e ciò che interiormente la sta davvero formulando. Ovvero, l’utilizzo del pronome ‘io‘ nella nostra mente fa sì che noi diventiamo completamente la preferenza, la convinzione, dimenticando progressivamente l’esatto momento in cui l’abbiamo formulata, momento che ci mostrerebbe al di là di ogni dubbio che noi non siamo la convinzione, ma i creatori della convinzione stessa.
Il fenomeno per il quale noi diventiamo una credenza, una preferenza, una avversione, senza ricordare che noi siamo i suoi creatori, non la sua conseguenza, ha un nome ben preciso, quantomai attinente: identificazione. Dimenticandoci di essere i creatori, l’uso automatico del pronome ‘io‘ nella nostra mente ci addormenta nel meccanismo per il quale noi diventiamo letteralmente quello che ‘io‘ sta dicendo: ci identifichiamo nella credenza espressa da questo ‘io‘. Buonanotte.
L’insieme di credenze, preferenze, convinzioni, avversioni che vive in noi è inevitabilmente contraddittorio e frammentato, perchè origina dalla reazione alla Vita da parte dei nostri tre veicoli fondamentali con cui interagiamo con il Mondo: il fisico, il mentale e l’emozionale. Quindi, in noi ci sono delle convinzioni, degli ‘io‘, nati dalla reazione alla Vita del corpo fisico, che confliggono con altre preferenze, altri ‘io‘, nati dalla reazione alla Vita del corpo mentale e/o emozionale, e viceversa, nelle più diverse combinazioni. Un ‘io‘ del corpo fisico ama i rigatoni all’amatriciana, perchè tanto tempo fa li ha mangiati e ne ha profondamente goduto. Un ‘io‘ del corpo mentale li detesta perchè ha associato per qualche ragione i rigatoni all’ingrassare. Il risultato è confusione, nebbia, conflitto interiore apparentemente insanabile. Il risultato è il Mitote. Ogni ‘io‘, ogni credenza, crede di aver ragione e tenta di convincere e dominare gli altri. Così, mangiamo i rigatoni ma ci sentiamo a disagio: questi ‘io‘ stanno litigando tra di loro, e il Creatore dorme.
Naturalmente, una larghissima parte di questi ‘io‘ origina dalla reazione alla Vita del corpo emotivo. Questi ‘io‘ emotivi sono assai potenti, ed assai pericolosi, perchè fanno uso, ed abuso, dell’Energia più sottile e più potente che l’essere umano è in grado di produrre per via naturale: l’Energia Sessuale. Sono potenti, perchè bruciando questa Energia nella loro espressione, quando ne hanno a disposizione, sono in grado di trascinarci via con loro con facilità disarmante. E sono pericolosi, perchè non sono ‘io‘ che stimolano ed alimentano il Fuoco della Coscienza di Sè, e non hanno alcun interesse, una volta esistenti, ad abdicare il loro comando totale a vantaggio della Coscienza.
Il motivo per cui non abdicheranno mai il loro comando è semplice: perchè la Coscienza di Sè li fonderebbe nel Fuoco della Presenza, e li trasmuterebbe, decretandone la fine del loro incontrastato dominio originato dall’incoscienza. Nessuno di questi ‘io‘ meccanici, che siano emotivi, fisici o mentali, accetterà mai serenamente e di buon grado la sua Trasmutazione. Questo è un fatto energetico del quale occorre essere sempre consapevoli.
Questo balletto di ‘io‘ contraddittori e frammentati è condizione naturale a cui giunge ogni essere umano del pianeta Terra, quando è esposto alla pressione della Vita senza essere dotato di strumenti che lo proteggano e lo aiutino a bilanciare la pressione di carico tra diversi veicoli. Questa condizione è il nostro punto di partenza, per ognuno di noi. Arriviamo qui perchè ci siamo stati trascinati dalla nostra incoscienza, dalla nostra fondamentale facilità nel cadere nel fenomeno dell’identificazione. Creiamo per noi stessi una convinzione, che origina da una reazione alla Vita in stato di incoscienza, e poi diventiamo questa convinzione ogni volta che essa si attiva dentro di noi.
Io chiamo Personalità Automatica tutto l’insieme di questi ‘io‘ che si formano meccanicamente in noi stessi in assenza di Coscienza. Questi ‘io‘ sono fondamentalmente una eco mentale delle preferenze ed avversioni, delle credenze, dei centri fisico, emotivo e mentale: sono la loro «voce», per così dire. Una voce nella quale cadiamo costantemente addormentati, come un numero di alto ipnotismo. Io! E buonanotte.
Dov’è il malinteso di cui accennavo all’inizio di questo documento? Il malinteso risiede nel fatto che la Personalità Automatica non è un male, come invece spesso i viaggiatori arrivano a considerarla, soprattutto all’inizio del loro viaggio. Ah, questo sciocco ego! diciamo con disgusto. Questo ostacolo sul mio cammino! Un ostacolo che invece spesso ci ha persino difeso dal collasso completo, ci ha persino sostenuto, con i suoi mezzi, certo, ma ci ha sostenuto fino a qui.
La Personalità Automatica è una parte di ciò che noi siamo, non importa come si sia originata, nè quanto bella o brutta essa sia se presa nel suo insieme. La Personalità Automatica non va combattuta, non va mai combattuta. Combattere contro noi stessi è la follia più sciocca nella quale noi si possa cadere, perchè genererebbe altri ‘io‘ meccanici mentali che giudicherebbero il conflitto, e perchè renderebbe la nostra Vita un vero inferno.
La Personalità Automatica va trasmutata. Cioè a dire, va illuminata con il Fuoco della Presenza, attributo della Coscienza di Sè, costantemente, giorno, notte, senza tregua. Deve essere illuminata, noi dobbiamo divenire coscienti di quello che fa. Dobbiamo divenire coscienti del balletto, della frammentazione, di come un ‘io‘ detesta un altro ‘io‘, di come veniamo trascinati in questo conflitto interiore, di come cadiamo identificati in ogni ‘io‘ che parla nella nostra testa. Dobbiamo divenire coscienti di come un ‘io‘ vuole una cosa, e un altro ‘io‘ si infuria perchè non la vuole e ne vuole un’altra. Dobbiamo divenire coscienti che viviamo come una conseguenza invece di ricordare a noi stessi di essere il Creatore.
Questo è l’unico vero inconveniente: finchè comanda la Personalità Automatica, il Sè Divino non ha spazio per emergere. Non ha importanza se questa Personalità sia complessivamente bella, brutta, mediamente equilibrata, altamente contraddittoria. Non ha importanza il giudizio che noi le diamo, o che di lei danno gli altri. Finchè comanda la Personalità Automatica, è al comando una struttura frammentata ed incosciente, e dunque la Coscienza di Sè sarà sempre oscurata, allontanata, rimandata, rimossa, dimenticata.
Tuttavia, essa non deve essere mai trattata come un grande nemico da abbattere con la forza. Questo è il malinteso, la trappola nella quale non dobbiamo cadere per nessuna ragione al mondo. L’ego non va combattuto, perchè combattendolo, noi restiamo al suo stesso livello vibrazionale, e lì resteremo. La Personalità Automatica va accolta, accettata, e lentamente trasmutata. Va resa cosciente, senza giudizio. Noi non siamo la Personalità Automatica: noi siamo i suoi creatori. Questo è quello che dobbiamo sempre ricordare in noi stessi. Io Sono il Creatore di questa credenza, non la sua conseguenza.
Io Sono il Creatore di questa credenza; e se così è, ed invero così è, allora posso cambiarla. Non sono sotto il suo dominio. Io non sono lei.
Quando un essere umano arriva a fronteggiare una qualsiasi sua credenza giungendo a questo cancello, si è distaccato da essa. La Sacra Trasmutazione Interiore di una credenza meccanica in un Comando di Coscienza, che sia esso uguale o differente, può avere inizio solo a questo punto. Non prima. Prima è impossibile. Prima siamo nell’identificazione. Siamo ancora una conseguenza.
Una credenza alla volta, una avversione alla volta, una convinzione alla volta, noi trasmutiamo la nostra Personalità Automatica, e la rendiamo uno strumento accordato al nostro scopo supremo: lo sviluppo della Coscienza di Sè. La riemersione del Sè Divino.
In Serenità, amici. Qualcuna delle nostre credenze può essere trasmutata con relativa rapidità. Ma dentro di noi ci sono degli ‘io‘ infinitamente più potenti di quanto crediamo, e possono essere necessari anni di Fuoco della Presenza anche solo per assistere senza controllo a come siamo trascinati via senza il potere di fermarci.
Siate preparati.