Burian
La misura di un essere umano è la sua risposta ai momenti di crisi.
Nei momenti di crisi il sapere superficiale si scioglie; le maschere che reggono nella bonaccia non sono in grado di resistere alla pressione della tempesta. E così, esce fuori ciò che è, la Verità, e cioè lo Stato di Essere nella sua chiarezza, non più mascherato e non più mascherabile. Può non essere un bello spettacolo da vedere, nè un bel panorama da scoprire. Ma è la Verità. Quella di cui abbiamo tutti un grande bisogno, o perlomeno, quella di cui hanno un grande bisogno tutti i Viaggiatori delle Vie della Coscienza. Perchè essi non la temono. Essi la anelano.
Ci sono momenti in cui questo mondo meraviglioso ci mette alla prova. Molti di questi momenti sono il risultato di idiozie incoscienti perpetrate da uno stormo di umani fantasma da decenni, persino da secoli. Ma altri avvenimenti sono niente altro che l’immensa Forza della Natura in azione. Una Forza che i Grandi Antichi conoscevano e rispettavano, ed investigarono per trovarne la matrice e l’interconnessione; prima che arrivassimo noi, gli eccelsi scienziati della separazione, gli artisti del profitto personale, che abbattiamo dove dovremmo piantare e costruiamo dove dovremmo coltivare.
Cosa siamo noi, davanti a questa Forza che la Natura ci manifesta? La risposta a questa domanda è esattamente l’unità di misura di un essere umano degno di essere umano. Perchè così come all’esterno di noi le Forze del Vento e del Freddo ci costringono a cambiare orari, abitudini, decisioni, e ci spingono dove non vorremmo, o persino a sperimentare condizioni di sofferenza, allo stesso modo è dentro di noi, dove crediamo di sapere, di essere, e poi un semplice squilibrio emozionale è capace di gettarci di nuovo in quel baratro di inconsistenza da cui ci illudevamo fieri di essere sfuggiti neanche una manciata di ore prima.
Un Viaggiatore deve addestrarsi continuamente. Continuamente. Continuamente. Non esistono diplomi di fine corso, o benefici gratuiti di lungo servizio. Un Viaggiatore deve addestrarsi continuamente, la bonaccia non deve mai trascinarlo a rimanere un pigro ciabattaro abbandonato; perchè i momenti di crisi sono e saranno sempre i momenti della sua Verità. Una Verità che sarà intima, personale, che non sarà un vessillo da sbandierare, ma una quieta verifica da testimoniare per sè stesso. La Verità del suo Stato di Essere. Ciò che è, non ciò che pensava o desiderava o credeva di sè.
Nei momenti di crisi, il Viaggiatore osserva ed impara cose meravigliose su di sè; egli verifica sè stesso ed il suo cammino; verifica dove si trova davvero, cosa manca e cosa non è più necessario. Ma soprattutto, nei momenti di crisi il Viaggiatore verifica la sua risposta alla Vita come esatta immagine del suo Stato di Essere: e non esiste migliore cartina tornasole di questa, per la sua verifica. Perchè nei momenti di crisi il sapere superficiale si scioglie; le maschere che reggono nella bonaccia non sono in grado di resistere alla pressione della tempesta. E così, esce fuori implacabile ciò che è. E questa è una informazione inestimabile, per un Viaggiatore.
Così inestimabile, così preziosa è questa informazione di Verità, che da un certo momento in avanti un Viaggiatore la cerca intenzionalmente. Creando deliberatamente per sè stesso le condizioni per tirarla fuori.
Questi sono giorni impegnativi. Ma sono anche momenti di grande Verità personale. Quando la bonaccia tornerà, non dimenticate ciò che avete visto in voi stessi ed intorno a voi nei giorni di tempesta.
Perchè se non è la Verità, ci va molto, molto vicino.