Il Primo Varco delle Emozioni
Il Viaggiatore deve essere preparato a questo impatto. Perchè non c’è modo di evitarlo. Non può essere schivato, o rimandato nella speranza di rimuoverlo, o saltato nell’illusione di un controllo che non controlla nulla.
Noi dobbiamo attraversare le nostre emozioni. Non ci sono eccezioni a questa regola.
Che cosa significa attraversare le nostre emozioni? Per prima cosa si tratta di smettere di rimuoverle dalla nostra Coscienza come se non esistessero, o fossero materia insignificante. Questo è ciò che l’essere umano comune, ovvero il risultato incosciente delle possibilità umane, effettua per rimuovere a sè stesso la sofferenza in cui si dibatte. Questa sofferenza origina dal suo progressivo e continuo separarsi da ciò che realmente è, e le emozioni sono un indicatore infallibile di questa regressione; così, l’essere umano comune rimuove a sè stesso le sue emozioni per non scontrarsi con la sua sofferenza.
Un Viaggiatore sulla Via della Crescita Personale, tra le sue Linee di Lavoro Interiore, incede sul sentiero che porta alla Presenza. Questo Lavoro Interiore di Presenza ha differenti scopi; uno di essi è quello di sgretolare progressivamente il muro di mentale che viene eretto per separare noi dalle nostre emozioni. Quando lo sgretolamento arriva ad una soglia sufficiente, le emozioni cominciano ad irrompere furiose nel nostro Campo di Consapevolezza. Come acqua che si libera da una furiosa pressione.
Questa soglia è il Primo Varco delle Emozioni; il luogo interiore in cui ci sentiamo dibattuti, confusi, incapaci di controllare le correnti emozionali che ci invadono. Questo è naturale, perchè è proprio la nostra Presenza che ha sgretolato le mura divisorie interiori che avevamo eretto; ma questo è un luogo interiore che deve essere conosciuto preventivamente dai Viaggiatori, perchè altrimenti, giunti al Primo Varco delle Emozioni, essi si ritireranno saggiamente dietro la costruzione di un nuovo muro di mente che li protegga nuovamente da questa furia che non può essere controllata.
La nostra Presenza ci sta portando al Primo Varco delle Emozioni. Questa è una tappa ineludibile del Cammino di Crescita Personale, che dobbiamo conoscere, e a cui dobbiamo prepararci.
Perchè fuggiamo dalle nostre emozioni? Perchè sono incontrollabili. Questo è il motivo principale della nostra fuga. Le emozioni ci spaventano perchè la mente non può nulla contro di esse. E’ per questa ragione che sono state erette fortissime mura poligonali di mentale intorno alle nostre emozioni. La Personalità Automatica le ha erette per proteggere se stessa da qualcosa che non può controllare: una protezione che origina dai traumi che abbiamo subito quando queste emozioni, nella nostra infanzia e adolescenza, venivano invece espresse senza problemi e senza inibizioni.
Quando arriviamo al Primo Varco delle Emozioni, cominciano a liberarsi in noi delle correnti di Energia che riconosciamo benissimo, senza dubbio molto meglio di prima; perchè la nostra Presenza ha indebolito e sgretolato le mura di mente, e perchè siamo senza dubbio svegli abbastanza per non ingannarci più dietro qualche parola o qualche ragionamento. Sentiamo rabbia, o emozioni di violenza e distruzione. O forse sentiamo un disagio che non ci abbandona, una tensione che le nostre tossicodipendenze non riescono più a sedare. Oppure ci sentiamo fuori posto, spesso indegni, disadattati, incompresi. O molto tristi, depressi al limite dell’abbandono incurante. Tutte emozioni che erano già dentro di noi, ma che non avevano avuto spazio per esprimersi sino ad ora, soffocate come erano dalle apparenze illusorie di protezione che la Personalità Automatica ha eretto per interfacciarsi con il mondo.
Quando arriviamo al Primo Varco delle Emozioni, dobbiamo entrare e attraversare in tutta la sua estensione il campo interiore delle nostre emozioni che si apre davanti a noi. Dobbiamo riconnetterci a questa enorme Energia imbrigliata. Dobbiamo arrivare ad ascoltare il messaggio latente che si cela dietro le nostre emozioni, perchè quel messaggio arriva dalla nostra Anima e dalla nostra Essenza. Un messaggio che è stato rifiutato, o incompreso, o corrotto, o non considerato, e per questo è divenuto emozione. Un messaggio che siamo noi, quella parte di noi che è più reale, più vera, più vicina all’Anima, più vicina allo Spirito, più vicina all’Infinito di cui siamo Emanazione.
Come resistere in questo campo interiore di emozioni di rabbia, ira, rifiuto, incomprensione, dubbio, disagio? Come accedere a questo messaggio latente che sempre le emozioni portano appena più nel profondo?
Chi dice che è facile è un pazzo. Chi non parla di questo campo interiore di emozioni tumultuose sta dormendo. Chi crede che questo campo interiore non esista o non debba essere attraversato, ha ancora molta strada da fare. Esiste solo un modo per attraversare il Primo Varco delle Emozioni. Una capacità interiore che stiamo alimentando costantemente nel nostro Cammino, ogni giorno tutti i giorni da tempo, perchè questo addestramento, questa Disciplina, questa capacità, è esattamente lo strumento che ci occorre per fronteggiare le nostre emozioni e finalmente accoglierle nella loro interezza e nel loro meraviglioso messaggio celato.
Il Primo Varco delle Emozioni si attraversa in implacabile Presenza.
Io e le mie emozioni. Io osservo le mie emozioni invadere e attraversare il Campo di Energia che Io Sono. Non divento le mie emozioni, ma le osservo in me. Se io posso osservarle, io non sono le mie emozioni. Se io posso osservarle, posso scendere ancora più in profondità dietro il loro esistere, che io permetto ed accolgo. Io e le mie emozioni. Due poli distinti della mia osservazione. Due elementi fondamentali, il percettore ed il percepito, che sono disgiunti, eppure lavorano nello stesso Campo di Energia.
Se osservare aspetti in cui non siamo coinvolti emotivamente è già una impresa, figuriamoci che cosa può voler dire sforzarsi di essere coscienti di fronte alle proprie emozioni. Vorremmo fuggire in qualsiasi modo purchè sia; vorremmo andarcene, o addormentarci in qualche tossicodipendenza che abbiamo usato finora per mantenerci sonnambuli. Tutto, tranne che restare presenti di fronte a questo tumulto incontrollabile, rabbioso, o forse depressivo, o forse immensamente triste, o forse abbandonato noncurante, neghittoso a tutto e ad ogni cosa.
Eppure, le nostre emozioni sono una nostra componente meravigliosa, che noi, Viaggiatori sulla Via della Crescita Personale, abbiamo il dovere di recuperare a noi stessi. Ma per recuperare questa nostra componente, per ritornare a noi stessi sempre più potenti e sempre più integri, non possiamo fuggire, perchè la fuga non ci permetterà mai di recuperare questo tesoro. Dobbiamo attraversare tutto ciò che abbiamo bloccato quando ci siamo separati involontariamente dalle nostre più intime profondità. Dobbiamo recuperare tutta questa Energia imbrigliata, perchè se questa Energia resta bloccata in questo luogo interiore, non possiamo utilizzarla; e se non possiamo utilizzarla, è inutile. Diventa cibo per chi ha accesso a questo serbatoio per propri fini personali.
Noi dobbiamo attraversare in Presenza le nostre emozioni. Dobbiamo attraversare il campo interiore delle nostre emozioni soffocate, originate dalla nostra regressione da ciò che siamo davvero, sforzandoci di restare coscienti di noi stessi di fronte a queste emozioni. Il nostro Cammino ci sta portando, e forse ci sta già facendo accedere, proprio qui. Proprio nel Primo Varco delle Emozioni.
Attenzione ai cafetani che mantrano che va tutto bene. Quando si entra qui, nessun controllo di mente ha potere. O siamo presenti, o fuggiamo nel sonno. O riusciamo a liberare le nostre emozioni, o esse ci dominano, e ci domineranno segrete in tutti i giorni della nostra Vita.
Noi dobbiamo attraversare le nostre emozioni. Accettarle, riconoscerle, e liberarle.
Perchè il Primo Varco delle Emozioni non può essere evitato. A meno di lasciare la Via, naturalmente.