Noi siamo Viaggiatori
In relazione alle Virtù Superiori necessarie alla costruzione della nostra Anima, alcuni Viaggiatori spesso condividono con me una certa inquietudine. Una inquietudine, una sorta di scoraggiamento, di sconsolato miraggio di una meta irraggiungibile.
Mi dicono che tutto appare come impossibile. Trasformare in Azione la comprensione del senso delle Virtù Superiori gli appare compito troppo gravoso, troppo grande per le possibilità umane. Se si trovano a condividere questo messaggio con altri, si sentono rispondere le solite frasi di livellamento al basso. No, è troppo. No, non ce la posso fare. Ma stiamo scherzando? Auto-profezie di una realtà in arrivo al galoppo.
Bene. A questi Viaggiatori, a questi coraggiosi esploratori degli altrove di una Coscienza, io voglio dire che hanno perfettamente ragione a sentirsi in questo modo. Hanno perfettamente ragione, i loro amici e compagni, a sostenere che il tutto è troppo gravoso, troppo grande per le possibilità umane. Osservare la cima del monte Everest dal campo base a quota cinquemila metri, osservare la sua verticalità, i suoi picchi scabri, aguzzi, che non hanno niente della normalità umana, non può non creare sentimenti di questo tenore. Oh, mio Dio. Salire lassù? Ma come è possibile?
Eppure, qualcuno prende il suo zaino, il suo Intento, la sua Forza Interiore, e comincia a salire. Un passo, e dopo un altro, e dopo un altro ancora. Cadrà? E’ sicuro. Ce la farà? Non è detto. Ci sono dei rischi? Sì. Si può persino morire. O annegare in una falsa euforia di un cervello che non riceve più ossigeno.
La capacità di cominciare e persistere nel Lavoro Interiore necessario a radicare le Virtù Superiori dentro di noi è esattamente l’unità di misura di un essere umano sulla via verso la sua Anima. E questa imponente vastità, questi immensi, lunghissimi, profondi altopiani di Coscienza non sono un gioco in una bisca. Non sono una passeggiata domenicale. Non sono uno scherzo. Per questo, sentirsi lontanissimi dalla meta è quanto di più vero e quanto di più corretto un Viaggiatore si possa augurare di provare dentro di sè, quando gli si chiede di considerare la possibilità di integrare in sè stesso queste attitudini.
Certo, se apriamo quattro o cinque libri a casaccio nel nostro book-shop preferito, dove ci spiegano come contattare questo, o come prendersi la responsabilità di un qualcosa che con noi non entra in nulla, o come sintonizzarci con qualcosa d’altro ancora in 30 giorni, è normale che cominciamo a pensare che la Via della Crescita Personale sia di questo genere. In 28 giorni parlerò con questo spirito. In 36 giorni manifesterò qualsiasi cosa.
Sono spiacente, ma non è così. Liberi di non credermi, non mi curo di essere creduto, ma di mettere in guardia i più accorti.
Tuttora, dopo anni di Lavoro Interiore in Disciplina, ci sono ancora una grande quantità di momenti in cui dentro di me qualcosa prende il comando del mio sistema psico-fisico e compie azioni che osservo interiormente con un misto di incredulità e di orrore. Tuttora, dopo anni di osservazione e trasmutazione quieta e silente delle mie emozioni, sorge dentro di me una emozione di tale rabbia, che poi vira in una tristezza sconfinata, che ho impiegato anni ad imbrigliare e ad osservare implacabilmente per non essere preso e portato via in eccessi senza senso.
E allora, se questa è una parte del Lavoro che dobbiamo compiere tutti noi, ed è una parte di Lavoro Interiore che dura anni di una Vita intera, allora un Viaggiatore che si trova davanti alle Virtù Superiori e dice no, è molto difficile, è un compito troppo grande, è un Viaggiatore saggio, che si trova perfettamente nel giusto.
Perchè le Virtù Superiori non sono state concepite da inestimabili e stellari Guerrieri affinchè noi si diventi cafetani in 28 giorni. Le Virtù Superiori sono state concepite come strumento che aiuti un essere umano a diventare in sè stesso qualcosa di immensamente e splendidamente superiore. Non ci sono scorciatoie, su questa Via. Non esistono. Qualsiasi scorciatoia in realtà è un cerchio che riporta nello stesso punto di partenza, e quante volte, quante volte, ho fatto in tondo strade su strade prima di comprenderlo.
Per cui, la vostra inquietudine è la mia. Credete forse che quando mi sono state insegnate, io non abbia sentito i vostri stessi sentimenti? Ma riuscirò mai a credere prima ancora di vedere? Riuscirò mai a sentire Adesso la Forza dentro di me? Riuscirò mai a toccare davvero, io, proprio io, l’ultimo dei Viaggiatori, le immense e meravigliose Colonne del mio Santuario Interiore? Riuscirò mai a riposare davvero, davvero, nel luogo interiore che mi è destinato, Re del mio Regno di Realtà, Padrone dei miei spazi interiori, Supremo e Implacabile Custode dei miei reconditi segreti ?
Esiste solo un modo per saperlo.
Le Virtù Superiori sono un compito gravoso? Una sfida immensa per le possibilità umane? Qualcosa di incredibilmente lontano da raggiungere, da praticare, persino difficile da leggere?
Sì.
E’ per questo che noi siamo Viaggiatori.