La Disciplina dell’Ora del Potere
Uno dei più grandi inconvenienti che un Viaggiatore si trova a dover fronteggiare lungo il suo Cammino è in tutto collegato alla sua propria natura umana, o più esattamente terrestre. E’ assai semplice da scoprire, ma molto subdolo da osservare. E’ sfuggente. Si mimetizza, dietro scudi di menzogne che suonano sempre molto convincenti a noi stessi.
Il Viaggiatore è spinto costantemente a dimenticare. A dimenticare costantemente, e con facilità disarmante, tutte le sue più alte aspirazioni rivolte al Risveglio della sua Coscienza, e alla creazione di una Vita Straordinaria per sè stesso.
Decidiamo una pratica, e poi la rimuoviamo ripetendo a noi stessi domani. Prepariamo programmi, e poi ogni scusa è buona per non rispettarli. Tracciamo traiettorie e direzioni, e dopo qualche ora, qualche ora, ci sembra che a decidere sia stato qualcun altro, che poi non è cosa troppo distante dalla Verità. Su questo, noi siamo tutti uguali. Ed è esattamente la nostra Natura Terrestre ad imporci forzatamente questo comportamento, per la sua propria struttura.
Ne deriva che un Viaggiatore deve sviluppare una dote che gli sarà sempre molto utile, e che userà sempre più frequentemente nel suo sacro viaggio: la creatività. La fantasia strategica. Un Viaggiatore deve costantemente inventare nuovi modi che lo riportino a ricordare che cosa sta facendo davvero qui su questa Terra meravigliosa, e dove sta andando. Deve creare costantemente le sue proprie sveglie, e deve anche assicurarsi di ripulirle, rinnovarle, e cambiarle periodicamente, perchè altrimenti tornerà a dimenticare di aver creato le sue proprie sveglie, e ritornerà nel magro fluire di quel comodo e lento fiume fangoso autunnale che chiama la sua esistenza.
La creazione strategica di queste sveglie non è altro che la sua Disciplina. Il Viaggiatore inventa le sue Discipline, o sperimenta Discipline di altri suoi compagni di viaggio, se risuona in esse; questa sua strategia è proprio la sveglia che lo riporta ogni volta alle sue più alte aspirazioni. E’ l’impegno a rispondere alle Domande Finali: ma chi sono Io, in Verità? Che cosa voglio creare in questa mia Vita Straordinaria, che è freccia già lanciata verso il suo bersaglio? Ma voglio vivere una Vita magnifica, oppure niente?
A dire il vero, all’inizio e per lungo tempo ancora, un Viaggiatore non può creare da sè stesso le sue sveglie, ovvero le sue Discipline, perchè non si conosce ancora sufficientemente. Per questo, è bene, è necessario, ed è energeticamente assai funzionale conformarsi a Discipline create da altri Viaggiatori, più avanti sul Cammino, e con esse fare esperienza. Per poi arrivare armoniosamente al punto in cui il Viaggiatore potrà creare le sue proprie Discipline da sè stesso. Perchè sa dov’è, e sa dove è diretto. O per meglio dire, perchè dimentica sempre meno la Verità di Sè.
Una delle Discipline sveglia più efficaci e più potenti che io conosca è la Disciplina dell’Ora del Potere. Un’ora della nostra giornata dedicata espressamente e totalmente alla nostra Crescita Personale, nella quale, attraverso le pratiche che svolgiamo, alimentiamo nuovamente il Fuoco del nostro sacro Lavoro alchemico Interiore. Fondamentalmente, è un’Ora dedicata al Ricordo delle nostre più alte aspirazioni, e delle nostre più alte mete da raggiungere. Un’Ora consacrata, dedicata all’esplorazione del nostro magnifico Santuario Interiore.
I migliori risultati che questa Disciplina porta con sè li regala se scegliamo un’ora del mattino presto, magari appena svegli, prima di entrare nel flusso delle nostre attività quotidiane. In generale, più presto la mattina si consacra l’Ora del Potere, meglio è. Tuttavia, si tratta di un elemento importante, ma non assoluto: l’elemento astratto più importante è quello di impegnarci a dedicare e consacrare a noi stessi un’intera ora del giorno; se poi non è un’ora del mattino presto, pazienza.
Una volta stabilita la nostra Ora del Potere, è il momento di stabilire in che modo consacreremo il suo tempo: ovvero quali pratiche in essa svolgeremo. Anche qui, come in tutte le cose, gli assoluti mentali non vanno da nessuna parte: se abbiamo sviluppato un programma, ma il nostro Sentire ci dice di cambiarlo per fare qualcosa di diverso, seguiamo sempre il nostro Sentire, ovvero l’Energia peculiare del momento. Ma facciamo altresì attenzione a non confondere il Sentire con i capricci della Mente di Superficie.
Una traccia di pratiche che per esperienza è assai efficace per quasi tutti noi è questa: un inizio con venti minuti di Meditazione, praticata nel modo che ci è più risonante; a seguire, venti minuti di pratica sul corpo fisico, che può essere il nostro C’hi Kung, il nostro Yoga, la nostra personale ginnastica preferita; e poi, venti minuti di lettura di testi sacri, o esoterici, o di leadership interiore, o legati ad argomenti o temi a cui siamo appassionati, o legati a qualità o sogni che vogliamo alimentare e sviluppare in noi stessi. La nostra lettura non deve essere scelta a casaccio; stiamo lontani da rivistucole e quotidiani; essa deve regalarci emozioni di carattere superiore, perchè siamo nella nostra Ora del Potere. Un’Ora consacrata, in cui stiamo crescendo, in cui stiamo alimentando deliberatamente parti sottili e fondamentali della nostra Anima. In cui lavoriamo per ricondurre noi stessi al nostro Cuore.
Ovviamente, questa è una traccia di pratiche del tutto indicativa. Esse possono variare ordine, essere sostituite con altre, essere miscelate con tempi diversi, non importa. Quello che importa, è la Disciplina con cui consacriamo in ogni giorno la nostra Ora del Potere. Più volte riusciamo, più numerosi benefici avremo, e sono benefici misurabili, evidenti, che non tarderanno ad essere apprezzati da chiunque riuscirà. Per più giorni consecutivi riusciremo a mantenere questa Disciplina, più regali essa ci porterà. Come sempre. Come in tutte le cose.
Sono moltissime le ragioni per cui consacrare ogni giorno un’ora del nostro tempo come Ora del Potere; una delle più importanti è in tutto collegata al Risveglio della nostra Natura Solare. Ogni volta che seguiamo questa Disciplina, spezziamo la deriva inerziale che ci riconduce meccanicamente a dimenticare le nostre più alte aspirazioni, i nostri sogni più grandi. Ogni singola pratica, la Meditazione, il Movimento, la Lettura, ci riporta di nuovo a riallineare con maggiore armonia la nostra Risonanza con ciò che davvero vogliamo per noi stessi. Questo è uno degli elementi astratti fondamentali di questa Disciplina: è una sveglia dal sonno della Coscienza in cui beatamente tendiamo sempre a scivolare. E’ l’Ora delle Possibilità. E’ l’Ora della esplorazione. E’ l’Ora del Ricordo, sì, del Ricordo di un qualcosa di immensamente prezioso che abbiamo la necessità di alimentare e rinforzare, altrimenti non potrà mai, non potrà mai crescere.
Con il tempo, l’Ora del Potere potrebbe espandere da sè stessa la sua durata. Ci sentiremo così bene in essa, così riallineati, così riarmonizzati con Vibrazioni Superiori, coi nostri sogni più grandi, da voler allungare il più possibile la durata di questo nostro momento sacro. Conosco Viaggiatori che trascorrono la prima ora e mezza, se non le prime due ore del giorno quando riescono, immersi nella loro Ora del Potere. So di Viaggiatori che si alzano alle quattro e trenta del mattino, e quando il mondo dorme, essi sono attivi a creare la loro magnifica Realtà e a purificare le loro Vibrazioni. E poi, si gettano nella Vita quotidiana, più forti, più saggi, più sereni, più allineati con i loro sogni, più integri, più vitali.
Certo, molte scuse ci spingeranno a non considerare, o a rinunciare a questa Disciplina. Non ce ne è una che io non conosca; in relazione alla mia personale situazione di Vita, non ce ne è una che non mi abbia già fermato. Non mi va. Non serve a niente. Ma non ho tempo! Il mio lavoro mi aspetta! Tutti hanno già bisogno di me! Ma come faccio, con la mia famiglia? E chi li guarda i miei figli piccoli? Eh sì, ma che dico al mio partner? Col mio lavoro è impossibile. … … …
Eppure, se un Viaggiatore non è libero di consacrare a sè stesso un’ora della sua giornata come Ora del Potere, anche solo un’ora soltanto, allora ci sono questioni molto serie che forse è giunto il momento di vedere con onestà, e di esplorare con Attenzione in noi stessi.
Perchè si cammina camminando, non pensando di camminare.