Protezione
L’elemento scatenante che espone un essere umano alla possibilità di una interazione con Forze non accessibili ai suoi sensi fisici ordinari è sempre il medesimo. Non importa a quale Tradizione si faccia riferimento, non importa quale insegnamento si studi; si tratta sempre dello stesso processo, che origina dalla medesima causa.
Conoscere questo processo, significa ovviamente iniziare istantaneamente a sollevare i nostri bastioni di Protezione, per pilotarlo nella forma più armoniosa possibile per noi. Ma è proprio il fatto che noi non veniamo introdotti alla semplicità di questo fenomeno a generare gli effetti più profondi e più indesiderabili nel nostro Campo di Energia. Se le finestre della nostra casa si aprono per un improvviso colpo di vento, non è il colpo di vento in sè, ma il fatto che non andiamo a chiudere il varco il prima possibile, a lasciare che nella Casa possa potenzialmente entrare qualsiasi cosa in qualsiasi momento.
Nelle sue linee generali, il processo è relativamente semplice da conoscere, ed è fondamentalmente questo: qualsiasi emozione intensa apre un varco eterico da cui possono accedere Forze risonanti alla natura del varco.
Questo processo è ovviamente potenziale espressione della fondamentale dualità che esiste nel Cammino di Crescita Personale di un essere umano. Un certo tipo di emozione apre un certo tipo di varco, a cui Forze risonanti sempre corrispondono. La natura di queste Forze è ovviamente legata alla natura dell’essere umano, e alle sue specifiche Aspirazioni Fondamentali, ma non c’è niente di giusto o di sbagliato, di buono o di cattivo, nel funzionamento del processo in sè. E’ l’utilizzo che l’essere umano fa di questo strumento a determinarne gli esiti, come sempre è stato e diversamente non potrà mai essere.
Restiamo comunque nell’ambito della nostra Protezione, ovvero nell’ambito in cui le nostre ingestibili ed incontrollabili emozioni erompono dagli argini a seguire un evento, una parola, un avvenimento, una situazione di Vita che le innesca. E per comodità, circoscriviamo la nostra osservazione a quelle emozioni che si liberano durante il Cammino di un Viaggiatore, emozioni che devono essere liberate, ma con molta, molta, molta cautela e prudenza.
La Natura conduce tutti noi a costruire interiormente una Personalità Automatica piena dei più vari impulsi e reazioni. Questi impulsi, queste reazioni, sono nate a seguire eventi e situazioni di Vita a cui siamo stati esposti in tenera età, eventi che hanno profondamente impattato la nostra Essenza, e nei confronti dei quali non avevamo, appunto, alcuna possibilità di Protezione.
Questi eventi, spesso traumatici, sono stati da noi vissuti nel momento come una intensa ondata emozionale, che abbiamo vissuto come un fiume in piena, senza alcuna possibilità di controllo o di intervento. Questa ondata emozionale, nella sua intensità, ha aperto un varco eterico, perché questo è il processo che sempre accade, soprattutto quando l’emozione ha una grande forza, e gli effetti della situazione che si è scatenata persistono nel tempo.
Supponiamo che l’evento in questione sia stato così intenso da generare in noi una fortissima emozione di sofferenza, di debolezza. Questa emozione ha aperto un varco nella nostra rete eterica, un varco che non è stato chiuso da noi con un intervento cosciente e deliberato, perché chiaramente non ne avevamo nè conoscenza, nè strumenti. In situazioni come queste, praticamente tanto comuni quanto il numero di esseri umani su questa Terra meravigliosa, è la Natura stessa, per il principio di sopravvivenza insito in ogni creatura vivente, che si incarica di entrare in azione innescando un meccanismo interiore di guarigione e Protezione automatica dal trauma vissuto.
Questo meccanismo automatico di guarigione e Protezione è esattamente la creazione di un «io» reattivo nella nostra Personalità Automatica, costruito con il preciso Intento di ammortizzare l’evento vissuto in ogni modo possibile, per non ritornare a provare la stessa tremenda ondata emozionale potenzialmente ed incontrollabilmente destabilizzante. L’evento in sè viene rifiutato, rimosso, ed incapsulato in un «io» reattivo, che da quel momento in avanti si incarica di essere sentinella di questa rimozione; esso tenterà per quanto gli è possibile, e in tutti i giorni della sua esistenza e quindi della nostra, di incapsulare e contenere in sé stesso quell’emozione che dal suo punto di vista appare tremenda, incontrollabile, indesiderabile in ogni modo.
Questo è il processo di Protezione così come la Natura si incarica automaticamente di portare a termine in un essere umano. Tutti noi, nessuno escluso, possiediamo interiormente degli «io» reattivi nella nostra Personalità Automatica, che si ergono a sentinelle di ben precise situazioni che non vogliamo più vivere. Il loro scopo è la Protezione, e il loro Intento è tenerci discosti il più possibile dall’emozione di sofferenza provata.
Ma quando un evento della nostra Vita stimola, provoca, la ricomparsa di questo «io» reattivo, «io» che è già sceso nel nostro Nucleo Oscuro e quindi è immensamente più potente e più veloce dei nostri pensieri consci formulati in bonaccia, esso torna istantaneamente a prendere il comando della nostra totalità. Ricordiamo sempre che il suo scopo è la Protezione, e il suo Intento è tenerci discosti il più possibile dall’emozione di sofferenza provata. Se la situazione di Vita è più forte della resistenza che questo «io» opporrà, allora, in quel momento, l’ondata emozionale che questo «io» aveva cercato in ogni modo di contenere rompe gli argini, invade il nostro Campo di Energia, e si libera in tutta la sua forza, forza tanto grande quanto più grande era la diga che il nostro «io» aveva eretto per contenerla.
Un Viaggiatore deve imparare a gestire queste correnti emozionali, perché questa è esattamente una delle sue più importanti Linee di Lavoro. Il suo compito è, in un certo senso, liberare in modo cauto e controllato l’emozione arginata dagli «io» della sua Personalità Automatica che dal Nucleo Oscuro salgono alla sua Coscienza. Questa liberazione di emozione equivale alla liberazione di una enorme quantità di Energia, ed è questa Energia Interiore l’elemento che un Viaggiatore cerca sempre con grande deliberazione di conquistare in sè stesso. Perchè questa Energia liberata diventa carburante per la sua Coscienza, e Fuoco della sua Libertà Interiore.
Come si libera in modo protetto e controllato una emozione arginata da un «io» reattivo in noi stessi, in modo che ritorni funzionale al nostro Lavoro? Come ci si protegge in modo cosciente e deliberato da una ondata emozionale, nel caso assai frequente in cui essa diventi troppo forte, o si liberi in modo troppo intenso per un utilizzo proficuo ai fini del nostro Lavoro? Questo tipo di Protezione non è contemplata dai meccanismi automatici della Natura, ed è esattamente in questo punto che deve entrare in scena la nostra Coscienza ed il nostro Intento: perché l’Energia che le nostre emozioni hanno imbrigliato, e l’Energia che i nostri «io» protettivi necessitano per contenere queste emozioni, può essere liberata a vantaggio della nostra Crescita Personale.
Questo è punto fondamentale nel Lavoro di tutte le Tradizioni. E questo è ciò che, con i giusti strumenti, ognuno di noi può imparare a compiere nel proprio meraviglioso laboratorio interiore. Con cautela, accortezza. Con saggezza. Sempre con estrema, estrema pazienza.
[..continua..]