La non-espressione delle emozioni reattive
Il Lavoro di Protezione è una Responsabilità Totale del singolo Viaggiatore.
Non ci si può illudere che qualcosa di esterno lo faccia per noi, mentre ce ne stiamo seduti beatamente in poltrona. Questa illusione non deve essere da noi mai alimentata, perchè è un fangoso miraggio, ben dissimulato, che il sistema disfunzionale attorno a noi ci propina per mantenerci narcotizzati, e lontani dal nostro Potere Interiore. A niente e a nessuno può essere demandata la Protezione dei nostri spazi interiori. Nè la Protezione deve mai essere considerata un elemento di secondo piano.
Questo implica la conoscenza e l’approfondimento dei meccanismi e delle situazioni che tendono ad indebolirci, e lo studio e l’applicazione pratica conseguente di strumenti protettivi adeguati. Trovo sempre stupefacente, ed assai istruttivo, osservare come gli esseri umani si espongano liberamente e incoscientemente ad ogni cosa, salvo poi lamentarsi impotenti ed immobili delle vessazioni che ne scaturiscono. Vessazioni da cui non riescono più a venir fuori, salvo nel pagare un prezzo enorme che in genere non si paga mai.
In quali circostanze un Viaggiatore sperimenta un allentamento dei suoi schermi protettivi naturali?
Una delle cause che ha un impatto più profondo sui suoi schermi protettivi naturali nasce dalle emozioni reattive, come abbiamo visto. Le emozioni reattive, ovvero le emozioni che nascono come risposta presente ad un evento traumatico del nostro passato che è stato incapsulato in un «io» protettivo, hanno un enorme impatto su tutti i nostri corpi. Di fatto, allo scatenarsi di una emozione reattiva, una deflagrazione di Energia erompe incontrollata ed incontrollabile nel nostro Campo di Energia, ogni volta che viene premuto il bottone «start»; ovvero ogni volta che una situazione di Vita ci mette davanti ad un evento uguale, o molto simile, a quello che è stato incapsulato dal passato.
Questa deflagrazione di Energia, nel momento in cui erompe a seguire l’evento che stiamo vivendo, non può essere controllata senza un pregresso Lavoro di preparazione. La mente è troppo più lenta di questa Energia, per poter immaginare di controllarla nell’istante in cui si libera; ma del resto, negli esseri umani naturali, questo inconveniente neanche si pone. Gli esseri umani naturali vivono nei marosi costanti di queste incontrollabili deflagrazioni, e quando avvengono, si identificano completamente dentro di esse, per ritrovarsi poi, al termine dell’esibizione, spossati, increduli, e privi di Energia.
Le Tradizioni esoteriche insistono molto sul Lavoro Interiore che gli Apprendisti devono effettuare in sè stessi per la non-espressione delle emozioni reattive. Ma non si tratta di considerazioni di carattere moralistico, o pseudo-sacrificale. Esistono molteplici ragioni, molto pragmatiche, a sostegno di questa saggia Verità, e la Protezione è una di esse. Una emozione reattiva che si libera incontrollata è una deflagrazione di Energia che apre dei varchi nel nostro Doppio Eterico: questi varchi diventano porte di accesso ad entità del mondo astrale che sono in Risonanza con la natura del varco, che non potrebbero accedere senza l’esistenza di questo varco. Se l’emozione reattiva è di rabbia, la Risonanza che si innesca attrae entità che vibrano in Risonanza con la rabbia, che conseguentemente spingono per manifestare questa rabbia nel mondo materiale. E’ tutto davanti ai nostri occhi, nelle sue cause e nelle sue conseguenze. Se vogliamo vederlo, naturalmente.
Come abbiamo visto, immaginare di poter controllare questa deflagrazione una volta che si è innescata è una pia illusione, che chiunque tra noi può serenamente certificare. Ma lo studio attento del fenomeno, compiuto dalle Tradizioni, ci mostra e ci insegna che esistono dei pregressi punti precisi di intervento, che se si riesce a cogliere in Coscienza nel momento del loro attraversamento, possono arrestare l’innesco della deflagrazione, ovvero l’innesco della emozione reattiva.
La Spirale di Depotenziamento è un meccanismo ben noto a chi ha visto il film-documentario o letto il libro Lo Sfidante: per un nuovo approfondimento, è consigliabile tornare a vedere il video del capitolo cliccando qui, o leggere la trascrizione del testo cliccando qui. Di fatto, la focalizzazione continua di un pensiero diretto verso un preciso obiettivo innesca emozioni corrispondenti a tale focalizzazione; ed è proprio questo meccanismo, in cui il pensiero precede sempre l’emozione, uno dei punti di intervento più importanti in cui un Viaggiatore può intervenire con il suo Intento e la sua Coscienza per arrestare l’espressione dell’emozione reattiva che si sta preparando.
Il Viaggiatore si trova a sperimentare una situazione esterna di Vita che ordinariamente scatenerebbe, se incontrollata, la deflagrazione: rabbia, tristezza, depressione, apatia. Davanti a questa situazione, immediatamente una serie di pensieri, o pensieri/immagine, partono meccanicamente in risposta, a preparare il campo della Spirale di Depotenziamento: «ecco, ci risiamo», «adesso mi sent[e|ono]!», «no, un’altra volta no…», e così via. Qui, esattamente in questo punto, quando i pensieri meccanici stanno innescando la Spirale di Depotenziamento, il Viaggiatore deve intervenire con il suo Intento e la sua Coscienza per imprimere una svolta. Se non lo fa qui, dopo avrà soltanto un’altra possibilità, ma la deriva inerziale della situazione sarà divenuta talmente forte che sarà difficile coglierla.
In questo punto esatto, il Viaggiatore deve intervenire per modificare i suoi pensieri in modo cosciente e deliberato. Questo è un sollevamento di Protezione tra i più meravigliosi e mirabili che noi si possa mai sperimentare. Con uno sforzo ed un impegno deliberato, spesso titanico, egli deve riportare i suoi pensieri verso un focus diverso. Verso la Luce. Verso l’esempio dei suoi immensi Maestri. Verso una soluzione differente. Verso qualcosa di personale, di intimo, che ama, e verso il quale sente la sua predilezione. Verso qualsiasi altra cosa lo liberi dalla prigionia della Spirale di Depotenziamento che si sta per innescare.
Di fatto, il Viaggiatore deve spostarsi deliberatamente dal luogo interiore in cui sta scivolando meccanicamente, e può farlo soltanto in questo punto grazie all’aiuto delle Potenze del suo Pensiero. Proprio in virtù della Verità per la quale il Pensiero influisce ed alimenta correnti di Emozione, se il Viaggiatore persiste in questo Lavoro Interiore, presto nuove emozioni risponderanno ai suoi nuovi pensieri deliberati. Non può che essere così: a seguire il focus di un pensiero, una emozione risponde sempre in conseguenza.
Se questo spostamento interiore riesce a persistere, la Spirale di Depotenziamento comincerà a trasmutare in una Sorgente di Potere. Sarà una sensazione nuova, magnifica, realizzare di essere riusciti, anche solo una volta, a vincere la natura spontaneamente inerziale del nostro mondo interiore, che ci spingeva verso l’ennesima pantomima. Riuscire a trasmutare la rabbia in entusiasmo attraverso le Potenze del nostro Pensiero è un processo di Magia che smette di essere soltanto letteratura, e diventa una magnifica conquista interiore, anche solo se vissuta per una volta sola. Diventa esperienza personale, e dunque diventa una possibilità concreta, riproducibile. Sempre a nostra disposizione.
Ma questo è solo uno dei molteplici strumenti di Protezione a nostra disposizione, sebbene sia tra i fondamentali. Ne esistono molti altri, che con il tempo, e la Pazienza, approfondiremo. Ma già soltanto questo strumento, se ben compreso e praticato, è in grado di arrestare una enorme quantità di sperpero di Energia Interiore, ed è in grado di mantenere il nostro Doppio Eterico integro, ed al riparo da varchi indesiderati.
Coraggio, dunque. Lavoro. Tempo. Fede.