Il Pensiero utile
Non si enfatizza mai abbastanza quanto importante sia convogliare le Potenze del Pensiero attorno ad un Intento verticalizzato.
La Via della Crescita Personale, nella sua Linea di Lavoro che involve lo sviluppo della Coscienza di Sè, ci porta presto ad una realizzazione di forte impatto, naturalmente se condotta armoniosamente, ed in modo equilibrato. Una realizzazione che da quel momento in avanti cambia tutta la struttura del nostro Lavoro, e comincia ad influire in modo decisivo, e permanente, sull’intero tessuto della nostra Vita quotidiana.
Questa realizzazione è un evento personale, e decisivo, che non ha alcun collegamento con il sapere mentale di cui in genere l’individuo occidentale si nutre e si contenta. E’ una realizzazione, appunto, perchè impatta contemporaneamente la totalità dei nostri veicoli inferiori, ovvero il corpo fisico, la mente e le emozioni insieme. Ovviamente, l’aggettivo «inferiore» è da intendersi non come avente più scarso valore, ma come costituito e vivificato da vibrazioni più dense di altri veicoli di Coscienza, che possediamo ma di cui ignoriamo potenzialità, e perfino esistenza.
Questa realizzazione, espressa nei confini delle parole, è semplice e ben conosciuta da tutti; in termini mentali, ovviamente. Di fatto, essa ci porta a verificare esperienzialmente la Verità secondo la quale l’essere umano naturale non esercita alcun controllo cosciente sulle Potenze del suo Pensiero.
Se mettiamo sotto intensa osservazione il funzionamento della nostra mente, in modo costante ed il più possibile persistente nell’arco di più giorni consecutivamente, presto scopriremo alcuni fatti energetici oggettivi di somma e severa importanza.
Prima di tutto, scopriremo che siamo incapaci di conservare questa intensa osservazione anche solo per pochi momenti. Cominciamo bene, ma poi, dopo alcuni secondi, un nuovo pensiero riesce letteralmente a portarci via dalla nostra Attenzione, e via con sè. E da quel momento in avanti, ci dimentichiamo completamente di aver deciso di mettere sotto intensa osservazione la nostra mente. Queste semplici considerazioni, che diventano esperienze personali, non sono affatto da sottovalutare, perchè è esattamente da questo che comprendiamo la follia che un essere umano naturale mette in scena quando si auto-considera sveglio e cosciente.
Dopo questa fondamentale scoperta esperienziale, se riusciamo a persistere per un certo numero di giorni nell’impegno dell’esercizio di osservazione della nostra mente, un’altro fatto energetico oggettivo si paleserà alla nostra Attenzione: la quasi completa non utilità dei pensieri che automaticamente vanno in scena nella nostra Mente di Superficie.
Non solo non siamo in grado di osservare il balletto. Nei pochi momenti in cui riusciamo ad assistervi in modo cosciente, ovvero ponendo un nucleo interiore di distacco fra Io e la percezione, esso mette in scena copioni che, senza alcuna ragione e senza alcuna funzionalità energetica positiva per noi, sono orientati a costruire automaticamente scenari distruttivi, depressivi, riduttivi, in cui ci depositiamo incoscientemente come sonnambuli in mezzo alla strada. Non solo non pensiamo in modo cosciente, ma la fronda automatica di pensieri che la Mente di Superficie proietta nel tessuto della nostra immaginazione è persino auto-dannosa ed auto-deprivante. Non è un caso che la grande maggioranza degli esseri umani di questo pianeta meraviglioso viva una Vita piena di disagi, tensioni, difficoltà: li mette in scena nella sua mente, costantemente, persistentemente, ogni giorno, tutti i giorni; a seguire, una Legge Fondamentale del nostro Universo manifesta questi scenari nella Materia.
Il funzionamento del Centro Mentale deve essere regolarizzato, e posto sotto il controllo di un Intento verticalizzato alla nostra Evoluzione: questo è un assioma ineludibile della Crescita Personale. Il Viaggiatore deve impegnarsi con molta intensità nel riprendere pieno controllo di un veicolo che gli è stato dato per creare deliberatamente realtà meravigliose, non scenari assurdi in modo meccanico che non si comprende bene per quale motivo dovrebbero persistere nella sua mente. A tal fine, tra le diverse Discipline che occorre seguire a questo scopo, egli deve fondere nel suo Essere l’attitudine al Pensiero utile: ovvero, l’attitudine ad usare costantemente le Potenze del suo Pensiero verso la manifestazione di realtà vibranti che ritornino al Servizio della Vita; verso la benedizione, la gratitudine; e verso il desiderio di costruire una Vita Straordinaria per sè stesso.
L’attitudine al Pensiero utile, o Pensiero Deliberato, si dispiega in due elementi fondamentali: l’impegno ad usare costantemente ed in modo persistente le Potenze del Pensiero verso le più alte e le più nobili Aspirazioni che ci si possa porre in sè stessi, e l’immediata eliminazione di qualsiasi elemento di pensiero che non si accordi con queste finalità. Chiaramente, questo Lavoro non può essere compiuto per cinque minuti a settimana; nè può essere compiuto senza aver sviluppato e liberato un minimo di Coscienza di Sè in sè stessi, ovvero senza essere riusciti a creare un cuneo di distacco almeno semi-permanente tra Io e la percezione. Tuttavia, la costruzione di questa attitudine è elemento fondamentale, prioritario e non eludibile, perchè senza ritornare ad un controllo almeno parziale del nostro Centro Mentale, il Cammino è precluso. Ed è facile capire perchè, anche solo al livello della semplice logica.
Lavorare verso il Pensiero Deliberato non significa solo apportare cambiamenti fondamentali nel tessuto della nostra Vita; significa aprire un varco di espressione per la nostra Anima. Non lasciamo trascorrere più un solo giorno nel permetterci di accettare incoscientemente un balletto di deprivazione che non meritiamo, e che soprattutto, soprattutto, non ci è di alcuna utilità.
All’Opera, amici.