I Principi della Dinamica nella Crescita Personale – [III]
Il terzo Principio della Dinamica è il capolavoro intuitivo di Isaac Newton, l’Alchimista.
Il suo enunciato, in stretta correlazione con gli altri due, ci informa, ad un livello fisico naturale, di un fenomeno che conosciamo più o meno intuitivamente da sempre, e che abbiamo sperimentato, spesso duramente, in tutte quelle occasioni in cui abbiamo partecipato a seminari ispiranti, o siamo entrati in contatto con esseri umani dalla superiore Energia, o abbiamo iniziato con passione ed entusiasmo un percorso che ci sembrava magnifico e totalizzante, senza alcuna ombra di dubbio.
Esso è una simmetria di una Legge Fondamentale studiata dalle Grandi Tradizioni Esoteriche da millenni; una Legge che un Viaggiatore deve conoscere, perchè altrimenti può trascorrere una Vita intera rimbalzando in modo incontrollato in stati d’animo incomprensibili nel loro sorgere e nel loro lasciare spazio al loro opposto, senza alcuna apparente ragione.
Partiamo dall’enunciato di questo terzo Principio della Dinamica. Esso ci informa che:
Per ogni forza che un corpo A esercita su di un altro corpo B,
ne esiste istantaneamente un’altra uguale in modulo e direzione,
ma opposta in verso, causata dal corpo B che agisce sul corpo A.
Nelle parole di Newton, ancora più chiare ed esplicative:
Ad ogni azione corrisponde sempre una uguale ed opposta reazione.
il termine “azione” deve essere inteso nell’accezione generale di Forza
In queste semplici parole c’è davvero celato un Universo di comprensioni, e di corollari. C’è la Legge di Risonanza in tutto il suo magnifico fulgore. Ci sono elementi di Magia; ci sono elementi della Legge delle Tre Forze; ma soprattutto, queste semplici parole esprimono una Legge Fondamentale di questo Universo, che è la Legge del Ritmo, o di Oscillazione. Su di essa, in questo documento, focalizzeremo la nostra Attenzione.
Tutti noi siamo a conoscenza del mutamento repentino, e spesso incomprensibile, dei nostri stati d’animo. Interiormente ci sentiamo felici, poi tristi, poi di nuovo sereni, senza alcuna ragione apparente. Questo è un dato di fatto, che chiunque può misurare in sè stesso con un minimo di onestà oggettività.
L’essere umano naturale si abbandona per definizione a qualsiasi cosa attraversa il suo mondo interiore. In questo caso, l’essere umano naturale si abbandona a queste oscillazioni, e manifesta nella realtà azioni in diretta conseguenza del suo stato d’animo corrente. Se è felice, si comporta in modo tollerante e magnanimo. Se è nervoso, emana questo nervosismo ovunque intorno a sè senza la benchè minima Coscienza di quello che realmente sta provocando. In lui non c’è alcun controllo, nè alcun senso dell’utilità del controllo: il suo interno lo comanda in modo incosciente.
Un Viaggiatore conosce bene questo meccanismo, perchè lo vede costantemente all’opera in sè stesso. Egli sa che questo meccanismo risponde alla Legge del Ritmo. Questa Legge, nella sua formulazione esoterica, ci informa che ogni elemento dell’Universo oscilla ciclicamente nell’intorno di due polarità. E ci informa anche che questa oscillazione non può essere interrotta, perchè è parte integrante del funzionamento di questo Universo. Ovvero, si tratta di una Legge Fondamentale.
Questa Legge spiega il motivo delle oscillazioni del nostro stato d’animo, ovvero le oscillazioni vibrazionali del nostro veicolo astrale inferiore, legato alle emozioni naturali, e del nostro veicolo mentale inferiore, legato ai parossismi della nostra Mente di Superficie. Ma soprattutto, attraverso il Terzo Principio della Dinamica di Newton, ci spiega e ci mette in guardia su un effetto collaterale assai pericoloso, che è insito delle pratiche che un Viaggiatore inserisce nel tessuto della sua esistenza per crescere in Coscienza e Consapevolezza di sè stesso. Un effetto collaterale pericoloso se lo si ignora, ovviamente.
Attraverso le sue pratiche, come per esempio il Silenzio Interiore, o le sue Discipline fisiche, il Viaggiatore sta forzando la sua percezione ad accedere a Fasce di Emanazioni che gli sono normalmente e naturalmente inaccessibili. Queste operazioni si traducono in una Forza che il Viaggiatore sta imprimendo nei confronti dei suoi veicoli, che quindi, per il Terzo Principio della Dinamica newtoniana, risponderanno in accordo alla Legge del Ritmo con una reazione uguale e contraria.
Quindi, il Viaggiatore sperimenterà dei momenti di alta euforia (euphòria) ed entusiasmo in determinate condizioni e a seguito delle sue pratiche; ma in quei momenti deve stare massimamente all’erta, perchè quelli sono i momenti in cui il pendolo della Legge del Ritmo sta toccando la polarità più elevata: dunque, si sta preparando la reazione uguale e contraria che è una Legge, non una opinione.
Come si esplicherà questa Legge, nella Vita del Viaggiatore? Come si manifesterà in lui la reazione uguale e contraria dei suoi veicoli inferiori? Attraverso la nascita di pensieri a bassa polarità, pensieri di dubbio, di scoraggiamento, di incredulità; e attraverso la comparsa di emozioni di tensione, di disagio, di insofferenza, di nervosismo, di sfiducia nei confronti del Mondo, di ciò che sta facendo, del suo Cammino. Queste manifestazioni non sono controllabili, nè sono eliminabili: semplicemente sorgeranno, come parte fondamentale della Legge del Ritmo e del terzo Principio della Dinamica Newtoniana, che nè una simmetria e un corollario nella Fisica Naturale.
In relazione a questo scenario, il primo passo che un Viaggiatore deve percorrere è sapere che esso esiste, perchè il primo passo è sempre il Sapere. A tal fine, è necessario che il Viaggiatore cerchi nel tessuto della sua Vita le tracce inequivocabili di questo scenario. Deve vederle all’opera nella sua Vita, non deve pensare che esse esistano in modo aprioristico e/o dogmatico: deve realizzarne la loro esistenza attraverso le sue inequivocabili ed oggettive osservazioni. Non è un compito difficile: esse sono talmente palesi che occorre uno sforzo per nasconderle a noi stessi, più che il contrario.
Dopo il Sapere, viene l’Azione Conforme. Di cui, se l’Infinito vorrà, parleremo in un prossimo documento.
Ad ogni Azione, corrisponde sempre una uguale ed opposta Reazione.
Isaac Newton, l’Alchimista.