Impeccabilità è la nostra firma
Ciò che mi sono sempre chiesto, e tuttora mi chiedo, è quale sia il confine tra il cercare di realizzare uno scopo cardine nella propria esistenza e lasciare ai Piani Superiori i risultati. In altre parole come si conciliano le due leggi che a volte mi appaiono contrastare? Cioè quella secondo la quale il pensiero plasma la realtà e quella che invece riserva tutti i risultati alle mani dell’Infinito?
Questa domanda che un Viaggiatore mi ha posto tempo addietro è molto profonda. E’ una domanda che presto o tardi si affaccia nell’interiorità di tutti i seri ricercatori della Verità; e per questo, è bene approfondirne in modo condiviso il tema, ed il suo significato.
Sostanzialmente ci chiediamo: ma se i risultati sono nelle mani dell’Infinito, e così è, per quale motivo dovrei affaccendarmi più che tanto a muovermi verso una meta? Se non dipende da me nè quanto nè come, a quale scopo incamminarsi e perchè affaccendarsi troppo? Questo è il fulcro delle nostre domande, nel momento in cui abbiamo cominciato a verificare la Verità dell’assunto di partenza. E questo resta il fulcro delle nostre domande fino a quando il punto di osservazione della nostra realtà resta quello della Personalità Automatica.
A questo scopo, e allo scopo di spostare il nostro punto di osservazione, è utile l’immagine di un viaggio. Se è vero che la scelta della destinazione, la pianificazione e l’inizio del viaggio verso la destinazione sono nostra decisione e nostra Responsabilità, è altrettanto vero, e nessuno tra noi può essere in disaccordo, che quello che accade durante il viaggio non è in alcun modo predicibile. Là dove avevamo programmato di rimanere un giorno, restiamo una settimana. Là dove pensavamo di restare a lungo, siamo andati via in tempi rapidissimi. Improvvisamente, durante il viaggio, si apre un incrocio di fronte a noi che ci porta ad una terra che non avremmo mai visto, se non ci fossimo messi in viaggio. Questo è quello che accade, e questo è quello che sempre accadrà.
La Responsabilità della scelta del viaggio è nostra, e solo nostra. Questo è il nostro compito. Qui è dove decidiamo che cosa creare, che cosa manifestare e diamo Luce alle motivazioni che sorreggono questa scelta. Affinchè questo nostro compito sia compiuto in modo impeccabile, dobbiamo stare molto attenti alla scelta della nostra destinazione, e quindi dobbiamo stare molto attenti a quale nostra struttura interiore prende la decisione sul viaggio e sulla destinazione.
Alla fine, come sempre, esistono soltanto due strutture energetiche interiori che hanno la possibilità di fare una scelta, dentro di noi. Una è la Personalità Automatica, che considera tutto in termini di sè stessa come centro dell’Universo: quanto ci guadagno, che cosa ci perdo, quali sono i pro, quali i contro, dove sarò «io», che cosa diventerò «io», ecc. ecc. L’altra è l’Anima, ente permanente, in unione con la nostra Essenza, ente impermanente che ne è specchio più veritiero in questo passaggio di Vita sulla Terra. La nostra Anima non prende decisioni in base a sè stessa, ma in base a ciò che è più giusto e più armonioso fare in un dato momento. Il suo scopo non è nè guadagnare nè perdere, ma sacralizzare la Materia. Laddove la Personalità si chiede «e io?», l’Anima chiede «è a beneficio, utilità e servizio della Vita?»
La Personalità Automatica guarda solo il risultato. L’Anima cerca l’Impeccabilità nel processo che ad esso conduce.
Da questa scelta originano le nostre creazioni e il nostro mondo. Questo è il Viaggio, e questa è la sua scaturigine. Ecco il motivo per cui un Viaggiatore cerca di limitare al minimo possibile l’interferenza della sua Mente di Superficie mentre rimane concentrato sull’Azione che sta compiendo: perchè il suo compito, la sua Responsabilità Totale, è nella sua Azione, è nel creare, non nell’immaginare, spesso in modo auto-depotenziante, quali saranno i risultati delle sue creazioni per poi affermare a sè stesso «ecco, se questi sono i risultati che otterrò, che agisco a fare?»
Un Viaggiatore decide che cosa creare e che cosa manifestare nel suo mondo. Questa scelta è sua, ne ha diritto e gli appartiene, e sorge da una ponderazione interiore profonda, nella quale viene discriminato ciò che nasce dalla Personalità dal profondo Sentire dell’Anima. Una volta presa la decisione, egli si mette in Azione per manifestarla nella Materia, e lascia a Dio Infinito i risultati, come sempre è stato e diversamente non potrà mai essere. L’unica firma che possiamo mettere a garanzia delle nostre azioni è la nostra Impeccabilità, perchè questa è l’unica cosa che davvero fa la differenza nell’Azione che stiamo compiendo. La misura della nostra Impeccabilità è dettata ed orchestrata dal nostro Sentire, che ci avviserà costantemente dei luoghi della nostra scelta dove possiamo curare ancora meglio, rifinire ancora meglio, organizzare ancora un pizzico più armoniosamente a beneficio, utilità e servizio della Vita.
Così, in questo modo, un Viaggiatore crea e lascia andare la sua creazione nelle mani dell’Infinito, perchè a Lui appartiene e a Lui ritorna. Se i risultati sono nelle mani del Cielo, l’Impeccabilità di un Viaggiatore è la sua propria specifica firma, che non dipende dagli altri, non dipende dai risultati, ma soltanto dalla sua propria Integrità. E’ deporre la Spada di fronte al Trono, luminosa, forgiata in modo sublime, ricolma e impressa delle Vibrazioni del suo creatore, e pronunciare serenamente «la Tua Volontà è compiuta». E poi ritirarsi in Pace, nell’attesa del prossimo compito da adempiere, del prossimo sorriso da donare, del prossimo Silenzio con cui nutrire.
Tutto questo è una sensazione precisa, che le parole non possono descrivere. Un Viaggiatore di lungo corso conosce benissimo questa sensazione, mentre per molti essa può apparire ancora una immagine di un mondo inesistente, una chimera nel Mare della Desolazione. Ma non è importante. Un giorno anche questa collina sarà valicata.
Non preoccupiamoci allora di pensare a che cosa penseremo. Educhiamoci ad agire, invece, e ad essere impeccabili in ogni nostra più piccola Azione. Perchè questa è la nostra firma, l’unica nostra firma sulla quale possiamo davvero imprimere il nostro Potere, l’unica firma che davvero resterà impressa nel fluire del tempo.
Ed è l’unica cosa che conta davvero. Al di là del risultato apparente. Al di là di vittoria o sconfitta.