Non svegliate la principessa Amigdala – [parte I]
La Natura ha creato differenti sistemi di comando e controllo all’interno del corpo fisico umano.
La quasi totalità di questi sistemi agisce in modo indipendente dall’intervento cosciente, perchè la Coscienza di un essere umano non può sovraintendere alla miriade di funzioni necessarie ad un corpo fisico per funzionare in piena efficienza. Respirazione, digestione, assimilazione, scarto, circolazione cardiaca, percettività neurale, neutralizzazione di agenti patogeni: se un essere umano naturale dovesse sovraintendere in modo diretto e cosciente a tutte queste funzioni, la sua Vita sarebbe totalmente dedicata, in ogni momento, a prendersi cura del suo corpo fisico: e questo non è certo lo scopo per il quale noi esseri umani siamo qui.
Uno di questi meravigliosi sistemi di controllo agisce attraverso l’Amigdala, un insieme compatto di neuroni in coppia simmetrica (ovvero presente in entrambi gli emisferi) che agisce all’interno del nostro cervello. Il fatto che la Natura abbia predisposto in entrambi gli emisferi l’esistenza di questo insieme specializzato di neuroni è molto interessante, perchè lascia intendere la possibilità che essi operino in relazione ad entrambe le funzionalità degli emisferi, sia quella analitico-razionale, sia quella sintetico-simbolica.
Questa meravigliosa immagine ci mostra l’ubicazione dell’Amigdala all’interno del cervello umano: http://it.wikipedia.org/wiki/Amigdala#mediaviewer/File:Amygdala.gif
La principessa Amigdala si occupa della paura. Questo è il suo compito fondamentale. La paura intesa come sistema di protezione interiore da ciò che esteriormente, o percettivamente, viene interpretato come una minaccia all’Equilibrio corrente. Esteriormente o percettivamente non fa alcuna differenza, e questo è un altro di quei silenziosi indizi della potenza dell’Immaginazione, e di come il suo uso incosciente ed insensato possa interferire in modo disarmonico esattamente come un evento esterno definito e percepito come «reale».
Le percezioni ricevute dal sistema dei cinque sensi, ma anche le percezioni generate dall’Immaginazione nel lobo frontale, vengono raccolte e poi inviate in connessione sinaptica indipendente a due sistemi di elaborazione: uno procede verso la neocorteccia, in cui risiede fondamentalmente l’elaborazione del pensiero cosciente; l’altro procede diretto verso la principessa Amigdala, che invece si occupa delle emozioni. Il nostro meraviglioso cervello è strutturato in modo tale da far rispondere la principessa Amigdala in modo più veloce di quanto possa rispondere la neocorteccia: e ne consegue che qualsiasi percezione venga interpretata dall’Amigdala come una minaccia destabilizzante all’Equilibrio emotivo corrente le fa rilasciare in circolo gli ormoni legati alla paura prima ancora che possa intervenire l’interpretazione della parte analitico-razionale del nostro cervello.
Perchè la principessa Amigdala risponde prima della neocorteccia? Perchè l’essere umano deve rispondere agli stimoli esterni riconosciuti come pericolosi e destabilizzanti in modo rapidissimo, così che il corpo fisico si predisponga subito e al meglio per fronteggiare questi stimoli. Gli ormoni legati alla paura sono il sistema con il quale il corpo fisico si predispone immediatamente alla risposta, e sono la valvola di sopravvivenza che ha mantenuto vigili e pronti ad agire gli esseri umani che cacciavano il loro cibo ogni giorno, e che vivevano in caverne esposti ad ogni sorta di pericoli. L’elaborazione della neocorteccia è più lenta di questa necessità, e se il corpo fisico dovesse aspettare la sua valutazione, potrebbe essere troppo tardi. Soprattutto nei casi in cui un cacciatore si ritrova improvvisamente davanti una tigre dai denti a sciabola.
L’inconveniente è che la principessa Amigdala non risponde soltanto agli stimoli in cui è in gioco la nostra Vita. La principessa Amigdala entra in funzione ogni volta che qualcosa entra nello scenario ad alterare il suo concetto di Equilibrio emotivo dell’essere umano in cui agisce, che ha definito attraverso la personale memoria emozionale degli eventi trascorsi a cui essa è connessa. Quindi, qualsiasi nuova possibilità, qualsiasi nuova Aspirazione, sia essa immaginata o direttamente vissuta attraverso le sfide dirette della Vita, innescherà la risposta della principessa come reazione naturale, se questa possibilità altera l’Equilibrio emotivo corrente così come è stato definito dalla nostra memoria.
Che cosa significa tutto questo, in termini ancora più pragmatici? Che la paura è emozione che nasce in modo naturale quando un essere umano concepisce obiettivi, mete, percorsi che esulano l’Equilibrio emotivo-mentale in cui è attualmente immerso. Non ha importanza quanto queste mete siano ritenute importanti e foriere di condizioni di Vita migliori di quelle attuali, o quanto grandi o piccole siano, o quanto pericolose o meno esse siano: questa valutazione è compiuta dalla neocorteccia, mentre la principessa Amigdala si è attivata già da tempo liberando emozioni di paura e di disagio che hanno lo scopo di dissuaderci dal procedere verso un qualcosa che destabilizza l’Equilibrio emotivo attuale così come essa lo intende. Ovvero, così come è generato dalla memoria delle personali esperienze già vissute.
Se permettiamo a questa paura di fermarci, ci siamo accordati al comando della principessa Amigdala, che non vuole uscire dalla zona di Equilibrio emozionale che si è costruita attraverso la memoria delle esperienze pregresse. Ma dato che qualsiasi nostro obiettivo, in qualunque ambito, comporta per forza la rigenerazione di una nuova zona di Equilibrio emotivo-mentale, accordarci al comando della principessa significa restare immobili e non fare mai nulla, perchè qualsiasi nuova cosa ingenera naturalmente una sensazione iniziale di paura. Dobbiamo abituarci a considerare la paura come una emozione naturale che ha lo scopo di farci restare vigili e coscienti nell’Azione, non come un muro invalicabile che ci respinge sempre indietro. La paura c’è e ci sarà, ma io agisco comunque. Non reprimo la paura, non la combatto perchè essa è una naturale e saggia risposta umana, ma mi impegno ad agire in direzione delle mie Aspirazioni nonostante la sua presenza.
Finchè arriva il momento in cui la principessa Amigdala, dalla nuova memoria emozionale che si costruisce attraverso l’esperienza, si rende conto che può assimilare l’esperienza in una nuova ed allargata zona di Equilibrio perchè non vi è alcun pericolo: e in quel momento, la sua generazione di ormoni correlati alla paura termina, e la paura conseguentemente scompare. Tutti noi abbiamo sperimentato questa situazione nella nostra Vita, dunque potete trovare moltissimi esempi di questa dinamica nel tessuto della vostra propria esistenza. C’era la paura, ma abbiamo comunque continuato ad agire; ed improvvisamente, la paura è scomparsa.
La principessa Amigdala è una meravigliosa principessa, che tanto ci aiuta e ci ha aiutato, sia nella nostra Vita, sia nel nostro passato di Umanità. Certamente, la paura è in grado di arrestare il nostro Cammino, perchè è una emozione forte, spiacevole, che spesso ci fa agire in modo istintivo prima ancora che noi si possa articolare una risposta cosciente. Tuttavia, esiste un modo, semplice ma potentissimo, in grado di stemperare l’intervento della principessa mentre procediamo verso le nostre Aspirazioni. Una modalità di Azione che tutti conosciamo benissimo, ma che ricollocata in questo scenario trova uno dei suoi più pieni e più profondi significati. Una modalità di Azione che, se l’Infinito vorrà, approfondiremo nella prossima parte di questo documento.
[..continua..]