Conoscere la Personalità è la Via
Il processo di separazione di Ciò che percepisce da ciò che viene percepito, un processo fondamentale nella Via della Crescita Personale, corrisponde al processo di disidentificazione di Ciò che percepisce da tutta la struttura neurale interiore che si è originata nel corso degli avvenimenti della nostra Vita.
Lentamente, ci separiamo dalla nostra Personalità Automatica, ovvero interrompiamo la nostra completa identificazione con essa.
dal libro Crescita Personale
Lavorare in compagnia della Verità significa lavorare in accordo a passaggi fondamentali, uguali per tutti, codificati in miriadi di miti e simbologie, che gli esseri umani devono attraversare nel loro Viaggio di Ritorno alla Verità di ciò che sono realmente.
L’elemento plumbeo sul quale il Lavoro Interiore poggia le sue iniziali fondamenta è la nostra Natura Terrestre, ovvero i nostri tre veicoli di manifestazione nella Materia, che esso sorprende in uno stato imbarazzante di deriva inerziale. L’interruzione di questa deriva inerziale richiede obbligatoriamente l’intervento di una Forza esterna a questa deriva, così come codificato nel Primo Principio della Dinamica di Isaac Newton, che alteri in modo definitivo lo pseudo-equilibrio raggiunto fino a quel momento: i suoi effetti, qualora questa Forza compaia e persista, sono la generazione di sensazioni interiori ed etichette di emozioni a seguire, che sono genericamente riassumibili in sofferenza, e che mitologicamente sono simbolizzati dal deserto. Il Grande Deserto di Moab.
Il passaggio nel Grande Deserto di Moab non è eludibile, perchè esso sta a simbolizzare la progressiva destrutturazione di tutte le illusioni che sostengono una Personalità Automatica identificata. Fino a quando un essere umano crede di essere qualche cosa di terrestre, ovvero un lavoro che svolge, un ruolo che ha, una persona che crede di essere, uno stato sociale o collettivo, persino un insieme di malesseri e di depressioni, in un certo senso egli è salvo, ovvero il suo senso di esistere poggia su un qualche tipo di fondamenta, seppure di sabbia. Ma nel momento in cui il Lavoro Interiore, se condotto su Linee armoniose, svela progressivamente queste sue identificazioni mostrandone il loro carattere illusorio, impermanente, come camminare a piedi nudi sulle uova, allora l’essere umano inizia il travaglio della sua vera destrutturazione. Il passaggio da qualcosa definito e creato dall’esterno a qualcosa che scaturisce dalla propria interiore intima Verità.
Non esiste nessun Lavoro Interiore che possa essere chiamato tale senza questa destrutturazione, per ragioni che viste da questa angolazione sono del tutto logiche: non è possibile edificare un essere umano che possa scaturire dalla sua interiore Verità se prima questo essere umano non ha rimosso da ruoli protagonisti ed identificati tutte le sue interiori menzogne. Come si potrebbe? Come si può costruire una casa con pilastri di cemento armato sopra una palafitta? Prima occorre abbattere la palafitta, e poi, dalla Terra vera, dal vero fondamento, iniziare lentamente e progressivamente a edificare il Tempio Memorabile, degno custode e protettore del nostro Santuario Interiore.
La difficoltà e l’oggettiva sensazione interiore di sofferenza che scaturisce dalla destrutturazione plumbea della nostra Personalità Automatica è elemento che scoraggia e allontana praticamente chiunque dal Lavoro Interiore che porti al contatto con la propria Anima. Questo passaggio, che si concretizza simbolicamente nell’attraversamento del Deserto, è assolutamente nell’ordine delle cose, e purtroppo la sua durata non è predicibile. Abbandonare le illusioni, riconoscere le menzogne come tali, può richiedere anni di continuo Lavoro ed auto-osservazione, e certamente richiede una determinazione e una forza non comuni.
Al di là di tutte le tecniche che può stivare nella polvere, quindi, un Viaggiatore deve sapere che il vero varco che lo sta attendendo, e che non potrà impedirsi di attraversare, è l’impatto con la sua Personalità Automatica che lo sta aspettando nel Deserto. Personalità che è elemento da conoscere pienamente e totalmente per poi trasmutare, non nemico da combattere o da alienare, perchè le sue identificazioni, la sua attuale struttura, quei comportamenti e qualità che crede di avere ed invece non ha, esprimono con chiarezza cristallina il nostro vero stato interiore di questo momento.
Iniziare a conoscere davvero la nostra Personalità, ovvero separare Ciò che percepisce da ciò che viene percepito, significa riconoscere ed arrestare, una ad una, tutte le menzogne delle sue identificazioni che ci tengono prigionieri. Significa conoscere e lavorare progressivamente in sè stessi tutti gli aspetti, luminosi ed oscuri, di una psico-fisicità che è ciò che siamo adesso. Significa riconoscere in noi stessi quelle proiezioni di negatività, biasimo, condanna e colpevolezza che la Personalità getta addosso agli altri per non vederle come parte di sè.
Iniziare a conoscere davvero la nostra Personalità significa lavorare con armonia, costanza e Serenità all’integrazione della nostra Polarità Ombra, una delle vere matrici della nostra sofferenza.
Che cosa c’è lì dentro, Maestro?
Solo quello che porterai con te.