Perchè tu non lo vuoi
Durante il Viaggio che ci riporta alla Verità di ciò che siamo, ad un certo dato punto del Cammino ci si imbatte in un tipo di interiori scogli frangiflutti apparentemente invalicabili.
Questi scogli sono metaforicamente il limitare tra la nostra Coscienza e quello che non vogliamo vedere in noi stessi. La Tradizione li definisce in molti modi, usando differenti segnali stradali che non è importante qui stare a riportare. Quello che è importante, è studiare ed approfondire insieme il loro effetto, perchè è con il loro effetto che ci scontriamo, e con il quale dobbiamo fare i conti.
Gli scogli frangiflutti che abbiamo costruito interiormente hanno lo scopo di respingere la nostra Coscienza dall’esplorazione di territori interiori che sono stati sigillati in un tempo trascorso, non necessariamente relativo a questa Vita. La loro funzione è quella di agire come Schermi Deflettori: non permettere alla nostra Coscienza di accedere ad un livello profondo di noi stessi in cui una certa profonda sofferenza è stata incapsulata e messa via, con l’annesso bagaglio di emozione e dunque di Energia bloccata.
Quando la Vita, o una armoniosa pressione di Lavoro, ci conduce a lambire i confini di questa «area riservata» in cui l’accesso è proibito persino a noi stessi, gli Schermi Deflettori entrano in funzione. Ci allontaniamo. Respingiamo. Non ascoltiamo. Non facciamo niente. Restiamo in una strana situazione di limbo, in cui una soluzione ci piacerebbe tanto, ma in realtà non agiamo nulla che la manifesti. Come se una soluzione potesse arrivare semplicemente restandosene fermi sul limitare ad aspettare che sia lei a fare un passo verso di noi.
Di norma, le nostre zone interiori di «area riservata» sono inavvicinabili a noi stessi, ma molto chiare ai nostri compagni esseri umani, soprattutto quelli che ci sono più vicini. Questo è dovuto al fatto che le Emanazioni di questo genere non possono essere oscurate in nessun modo, perchè sono quelle che più influiscono sulla nostra Emanazione Fondamentale: sono le Emanazioni che stanno creando la nostra Vita ed il nostro Destino per come lo stiamo facendo tutti i secondi ogni secondo della nostra Vita.
Gli altri percepiscono queste Emanazioni, più o meno direttamente, ma noi no, allontaniamo da esse la nostra Coscienza. Perchè? A causa della profonda sofferenza che esse nascondono ed hanno sigillato. Un essere umano naturale non comprende e non capisce il valore della liberazione della sofferenza attraverso la sua riemersione e la sua legittimazione: tutto diventa come un tappeto sporco di vergogna che gli altri e noi stessi devono vedere il meno possibile. Tutto diventa una inutile gara a nascondere quello che gli altri già sanno e vedono di noi da tempo: una immane quantità di Energia tesa a conservare una facciata che non nasconde nulla.
Se il Lavoro non conduce gli esseri umani alle loro particolari, personali zone interiori di «area riservata», è un Lavoro inutile. Stiamo pompando la Personalità nel tentativo abbastanza adolescenziale di creare una facciata che non nasconde nulla. Ma quando il Lavoro ci fa finalmente arrivare in quelle molteplici zone interiori sigillate per sofferenze antiche, allora, in quel punto, occorre cominciare con cautela ad abbassare gli Schermi Deflettori che abbiamo costruito per sigillarle.
A questo proposito, una Linea di Lavoro da seguire è quella di restare interiormente a lungo insieme ad un certo particolare Aforisma. Occorre meditare questo aforisma, e cominciare a tirare fuori da noi stessi tutto quello che da esso emerge. Perchè il principale pilastro energetico che mantiene una «area riservata» al suo posto trae la sua Energia dal nostro Intento di mantenerlo al suo posto. Dal nostro Intento di mantenerlo al suo posto.
L’INTENTO·COSTRUISCE·IL·MIO·MONDO
Se dentro di noi c’è sofferenza, se c’è qualcosa che sta costruendo condizioni di Vita che non ci piacciono, se le cose permangono in questo modo, il motivo principale per cui nulla sta cambiando è semplicemente perchè noi non vogliamo che esse cambino. Perchè forse lo desideri, ma in Realtà tu non lo vuoi.
E perchè non lo vuoi? Ecco la domanda che fa attivare gli Schermi Deflettori al massimo livello, e che dunque ci fa fuggire come il lampo da un’altra parte purchè sia. Perchè non voglio cambiare? Dove sta la ragione profonda del mio voler restare in queste condizioni? Perchè mi arrendo senza reagire? Chi è totalmente responsabile di questa condizione? Sto (ancora) dando la colpa a qualcun altro? Quale è il mio Comando Interiore che regge questa impalcatura al suo posto?
Chi è che può rispondere a queste domande con la Verità? La nostra Essenza. Ma la nostra Essenza non può rispondere a queste domande, fino a quando resta avvolta da una serie di Schermi Deflettori nati per proteggerla, e poi cresciuti come carcerieri invalicabili. Come scogli frangiflutti, gli Schermi Deflettori riverberano via tutto, il presunto male che deve essere allontanato, ma anche il Bene nascosto che viene a illuminare, consolare, guarire, liberare.
Non il desiderio, ma l’Intento apre un canale di connessione con le Forze Superiori che veicolano aiuto, supporto, sostegno, occasioni, ispirazioni, opportunità. Se questo canale non viene aperto dall’interno attraverso un atto deliberato di Intento, attraverso IO·VOGLIO, resta nel dominio del desiderio, del mi piacerebbe, ma…, dove le Forze Superiori riversano nella nostra Vita vere occasioni di cambiare, di uscire, di guarire, ma esse vengono rimbalzate via da Schermi Deflettori ancora pienamente al loro posto.
Quindi, se non sta accadendo, se il canale non si è aperto, se il piccolo passo da fare Adesso viene costantemente deflesso via, è perchè fondamentalmente, ad un livello profondo, subconscio, tu non lo vuoi.
C’è un Comando Interiore attivo che ti impedisce di incedere oltre.
Che ti impedisce di arrivare all’Essenza di ciò che sei.
Che ti impedisce di guarire.
L’INTENTO·COSTRUISCE·IL·MIO·MONDO