Lo schema dei Demoni e delle Emozioni Reattive
Il documento sul Primo Varco delle Emozioni ci ha introdotto ad un tema fondamentale del Cammino di un Viaggiatore: la liberazione controllata delle proprie Emozioni Reattive, latenti, profonde.
Come abbiamo visto, infatti, un essere umano naturale rimuove a sè stesso le sue emozioni per non scontrarsi con la Verità della sua sofferenza. Questo meccanismo inconscio è la sua valvola di sicurezza e di protezione, che però è valvola un poco fallace, perchè non si può arginare una emozione con un muro di mentale. Finchè le cose vanno bene, finchè spira una tenue brezza, il mentale regge e il calderone è soffocato. Ma quando si alza il vento freddo, il muro di mentale viene giù, e le emozioni reattive emergono impetuose, distruggendo noi stessi e/o il nostro mondo intorno, che poi è la stessa cosa.
Lo schema astratto della comparsa e dell’annegamento inconscio delle emozioni reattive, come meccanismo messo in pratica da tutti gli esseri umani naturali, concretamente ognuno nelle sue forme psicofisiche che gli sono congeniali, è il seguente.
1) Un evento esteriore (trauma, privazione, violenza, rifiuto, personale interpretazione di fallimento) fa emergere alla mia Coscienza una emozione, ovvero sono cosciente di sentire una certa emozione in me a seguire questo evento. Questa emozione è Energia che si muove in accordo alla mia Verità, ovvero si muove in accordo a ciò che sono davvero nel momento della mia percezione.
2) Una parte di me, ovvero un aspetto della mia Personalità Automatica, successivamente all’evento giudica la situazione e l’emozione che ho provato ed emette la sua sentenza: adeguato/inadeguato – giusto/sbagliato – degno/indegno – capace/incapace – angelo/mostro.
3) Quando la sentenza è di condanna, ovvero quando una parte di me giudica inadatta/indegna/stupida/senza_valore un’altra parte di me, questo è l’inizio o la perpetuazione della mia frammentazione interiore. La parte di me giudicata colpevole inizia a recedere nell’inconscio, perchè non accettata e non accolta dalla Personalità Automatica del momento.
4) La parte di me giudicata colpevole/indegna/inutile/incapace/spregevole crea una ferita in Essenza, e crea un Demone a sua protezione, ovvero una struttura psicofisica a fondamentale timbro emotivo, che la Personalità Automatica non riuscirà mai a cancellare totalmente alla Coscienza, per quanti sforzi possa fare per prodigarsi in questa follia. Come gettare la Verità in una cella senza finestre, e pretendere che essa non urli la sua innocenza, e il suo desiderio di guarigione.
5) Quando le circostanze esteriori entrano in Risonanza con la ferita in Essenza protetta dal Demone, il Demone si innesca e libera l’emozione reattiva associata alla ferita in Essenza, che può essere fondamentalmente di tre tipologie distinte: rabbia, paura, accidia. Queste emozioni sono l’unico modo con il quale la parte di me rimossa, negletta, sotterrata nell’inconscio, ha modo di attirare l’Attenzione, ovvero ha modo di farsi vedere dalla mia Personalità Automatica nel suo aspetto cosciente, che l’ha condannata originariamente per non essere ciò che vorrebbe. La Personalità crede in questo modo di generare una soluzione; e invece, causa il problema ed il dramma fondamentale: la non-accettazione totale di tutte le parti di me stesso, con la conseguente frammentazione interiore della mia Integrità e della mia unicità.
6) Quando il Demone libera l’emozione reattiva che ne è timbro, a seguire cause esteriori in Risonanza, io vengo investito da questa Energia emotiva senza controllo, che è una Energia profondamente distruttiva, perchè Emanazione di una parte di me che ho potenzialmente sotterrato nell’inconscio da decenni a questa parte, e che dunque ha, come dire, un certo astio nei confronti del mondo e di chi l’ha ingiustamente condannata. Quindi divento come l’incredibile Hulk: un oggetto incosciente distruttivo veicolo di queste emozioni, di questa corrente di Energia. Distruggo me stesso, la mia Vita, le persone intorno a me, la mia creatività, la mia Bellezza, tutto. Perchè non mi ascolti? Perchè mi hai condannato? Perchè mi hai abbandonato?
7) Quando l’emozione reattiva si è liberata, il Demone torna in occultamento, attendendo il prossimo evento esteriore in Risonanza con le sue Emanazioni. La ferita in Essenza resta non guarita e non accolta, io resto frammentato, e avanti con il prossimo balletto, in cui ritornerò a distruggere me stesso e il mondo intorno a me perchè sto chiedendo aiuto e guarigione a me stesso da decenni senza concedermeli mai, a causa di una assurda sentenza emanata decenni fa da una parte di me che dovrebbe essere servitrice, non comandante.
Lo schema in astratto è questo, ed è il medesimo per ogni essere umano di questa Terra meravigliosa. Cambiano soltanto le manifestazioni concrete di questo astratto, che sono figlie dirette della emozione reattiva primaria legata al Demone: se è rabbia, distruggo me, gli altri, la mia Vita, con manifestazioni di rabbia o ira incontrollata; se è paura, mi allontano da tutto e da ogni cosa e tendo a rinchiudermi in un cantuccio sempre più stretto e soffocante; se è accidia, lascio passare i giorni come se fossi immortale nei miei veicoli, attendendo il nulla in carrozza che non verrà mai a salvare nè me, nè nessun’altro.
L’unica possibilità che può rompere questo schema astratto è l’irruzione della Terza Forza della Tradizione; e la comparsa nello scenario di un Lavoro in accordo al punto chiave fondamentale: io ho la necessità di re-integrare tutte le parti di me che ho condannato ingiustamente alla colpevolezza, all’abbandono, all’oblio, all’inconscio.
Perchè non è qualcosa che non mi appartiene, qualcosa di altro, qualcosa di esterno a me, spiacevole, sgradevole, da tenere sotto un tappeto sporco che non può coprire nulla nè a me nè agli altri.
E’ una parte di me.
E’ una parte di me.