Il Fuoco dell’Attenzione sull’emozione – parte I
Le emozioni sono correnti di Energia Interiore che si liberano lungo il percorso dei nostri canali energetici a seguire una causa specifica, nella maggior parte dei casi indotta dall’esterno del nostro Campo di Energia.
Nella sua funzione e forma di corrente di Energia, lo scopo di una emozione è scorrere. L’Energia non ha connotazioni dualistiche in sè stessa: non è bene, e non è male. La reale differenza è sempre generata dall’Intento che muove l’Energia, e che conseguentemente crea Realtà attraverso le nostre Azioni.
Tuttavia, nel nostro funzionamento ordinario naturale, quando in noi stessi si libera una emozione, noi eseguiamo una manovra interiore incosciente che ha un fortissimo impatto in perdita sulla salute e sull’intensità del nostro Campo di Energia. La Tradizione, nelle sue varie forme ed espressioni, ha ovviamente colto e notato questa manovra interiore, e l’ha studiata a fondo, creando in conseguenza tutta una serie di strumenti atti a disinnescarla.
Il primo passaggio di questa manovra interiore che si compie incoscientemente ed ordinariamente negli esseri umani naturali è la comparsa di una emozione come corrente di Energia. Abbiamo già avuto modo di condividere e di esaminare insieme come un Viaggiatore si impegni in Disciplina a creare in sè stesso stati emotivi deliberati: uno dei motivi principali è legato al fatto che un essere umano naturale prova emozioni soltanto a seguire una causa esterna a sè stesso. Potremmo dire che egli è inconsapevole della sua capacità di generare Sentimenti dal suo interno, ovvero correnti di Energia deliberate e focalizzate verso uno scopo. Ma avremo modo di esaminare questo aspetto in altro momento.
Questa emozione che compare è una corrente di Energia. Il fulcro della manovra interiore, il passaggio che sembra automatico e invece può non esserlo, è ciò che accade subito dopo la comparsa di questa emozione.
Mentre scorre nel nostro Campo di Energia, veicolata lungo gli Assi del Veicolo Astrale, l’emozione sale alla mente. Questo è il punto fondamentale dello scenario, è il fulcro della manovra interiore incosciente compiuta dagli esseri umani naturali che invece un Viaggiatore interrompe – nel suo procedere inerzialmente – con un Atto di Intento. L’emozione sale alla mente, e la mente la veste con la sua personale interpretazione della corrente di Energia che sta percorrendo il Campo.
Di fatto, l’emozione sale alla mente e viene da essa interpretata. Ma quale mente interpreta questa corrente di Energia? Negli esseri umani naturali, è la Mente di Superficie l’organo con il quale l’emozione viene interpretata: e questa interpretazione, a causa della struttura dualistica di questo organo, non può che essere duale: giusto/sbagliato – positivo/negativo – bene/male.
Qui, proprio qui, nasce l’inconveniente che la Tradizione ha notato ed esaminato. Se la Mente di Superficie giudica questa emozione – perchè di questo si tratta, di un giudizio – e se il giudizio è di condanna, la corrente di Energia, che esiste, che è Realtà nel nostro Veicolo Astrale, viene bloccata nel suo scorrere. Di fatto, non viene permesso all’emozione di esistere, perchè la mente ha dato di essa un giudizio di condanna.
Ed è conseguentemente qui, proprio qui, che cominciano a sorgere in cascata tutta una serie di conseguenze non armoniose per il nostro Campo di Energia. L’emozione viene rimossa dal conscio e bloccata nel suo scorrere; questo blocco, quando è reiterato ed insistente, può scendere nel Veicolo Fisico e manifestarsi in forma di inconvenienti fisici; il nostro Campo di Energia si scompensa negli Assi dei suoi percorsi energetici, perchè un Asse letteralmente si blocca causando un pieno Yang di Energia in un altro Asse, come un fiume interrotto da una cascata di sassi; l’emozione in recessione nell’inconscio può generare una ferita in Essenza, nella modalità descritta in questo documento, con cui potremmo fare i conti persino per una Vita intera.
Tutta questa serie di conseguenze altera in modo sostanziale l’Equilibrio del Campo di Energia che noi siamo, e la sua capacità di vitalità, di manifestazione di Energia, di benessere, di Forza, di Intensità. La Tradizione non poteva non notare tutto questo; e nei modi che Le sono peculiari, in base a chi di Essa è stato ed è vettore, si impegna a condividere con gli esseri umani strumenti che interrompano questa deriva inerziale che li porta ad una Vita intera di disagio e di sofferenza.
Nei prossimi documenti esamineremo insieme uno di questi strumenti, che potremo considerare di praticare nel percorso che ci riporta alla Verità più Alta di ciò che siamo davvero.
[..continua..]