Whiplash – secondo episodio
Improvviso. Totale. Definitivo. Come abbiamo letto in questo primo episodio, queste sono le caratteristiche di un Momento di Verità.
La Tradizione chiama questi accadimenti di Vita in diversi modi, ovviamente legati all’aspetto geografico in cui essa si manifesta. Nel Buddhismo Zen, questi accadimenti vengono chiamati Satori: momenti in cui la Percezione bypassa il filtro che la Personalità cala su di essa. Momenti che a volte accadono spontaneamente, ma che accadono sempre più spesso nella Vita di un Viaggiatore.
A volte è la Vita a lanciarci addosso esperienze di Satori. Mettendoci improvvisamente, totalmente e definitivamente al cospetto della nostra condizione umana. Quando accade, è come una frustata. Arriva, e non puoi chiederti perchè, domanda che non avrebbe senso. Se vieni gettato in Acqua, per salvarti devi nuotare, non pensare di interrogarti su chi ti ci ha buttato, e sulla liceità del suo comportamento. Poi, soltanto poi, verranno i tempi delle descrizioni razionali.
L’idea che alle spalle degli accadimenti della Vita ci sia un dio umano capriccioso che dispensa favori e castighi sulla mera base del suo diletto è un relitto medioevale che è radicatissimo nella nostra subcoscienza, e va estirpato, perchè è una menzogna. Non è nulla di tutto questo. Non è «colpa di dio», perchè l’idea che un dio umano barbuto possa intervenire a capriccio sulla nostra Vita e sul funzionamento dell’Universo non ci esula dal vivere ciò che la Vita mette comunque di fronte ai nostri occhi, e al nostro Cammino.
La Cosmologia Spirituale è infinitamente saggia, dal punto di vista della descrizione dei Piani Radianti, o Piani di Emanazione, di questo Universo meraviglioso. Ma non è questo il punto sul quale oggi metteremo il nostro Focus. Oggi il nostro Focus è sulla frustata, che inattesa, totale, e definitiva, è stata nuovamente calata in questi giorni su alcuni territori della nostra nazione Italia. Con le vesta di uno sciame sismico di grande potenza.
Quando arriva una frustata come questa, un Viaggiatore ovunque sia non può fare altro che rispondere, con il massimo della Grazia e dell’efficienza che gli è possibile ed accessibile. Nè adesso nè mai ha senso parlare di colpe, giustizie; ma è sempre tempo di dimostrare, nella tempesta, di quale tempra sia fatto il nostro Essere. Questa è la sola ed unica risposta che possiamo dare al cospetto dell’Infinito: lasciare che la frustata elimini tutto ciò che è superfluo, tutto ciò che è inutile, lasciando il solo Essere a risplendere radioso della sua risposta.
E come rispondiamo? Quale è la condizione del nostro Essere? Questa è una domanda meravigliosa, una delle domande più importanti che mai possiamo porre a noi stessi. Rispondiamo come ci siamo addestrati a rispondere in tutti gli anni di questo poderoso Lavoro Interiore che abbiamo fatto. Quando una frustata colpisce un Viaggiatore, e la Vita non risparmia certo i Viaggiatori calandoli in una ovatta cafetana, un Viaggiatore può rispondere soltanto come è, non come crede di sapere. Alla frustata, un Viaggiatore risponde con il suo Essere, che ha lavorato, temperato, forgiato per una Vita intera, e continua a farlo, e continuerà a farlo, senza fretta ma senza tregua, cosciente che non siamo qui a farci belli davanti ad un dio barbuto inesistente, ma a farci degni del nostro Spirito Immortale che ci abita.
Un Viaggiatore lavora in bonaccia per prepararsi alla tempesta. Ecco perchè, quando tutti si sollazzano, egli, uomo o donna che sia, continua l’addestramento, silenzioso, poderoso, inesorabile, sempre più profondo, sempre più intenso. Perchè un Viaggiatore sa che la tempesta può arrivare in qualsiasi momento: e sarà la sua capacità percettiva, la sua capacità di rispondere al 102%, la forza del suo Essere, a fare la differenza. L’unica differenza possibile.
La terra ha tremato sotto di noi, in modo improvviso, totale e definitivo. Una frustata è calata inesorabile sui territori di montagna della nostra Terra meravigliosa. Come ognuno di noi risponderà a ciò che non può essere evitato, come ognuno di noi percepirà l’accadimento, come ognuno di noi userà la sua forza che è sia devastante, sia propulsiva, dipende soltanto da noi. Soltanto da noi.
Dal nostro addestramento. Dalla nostra Saggezza. Dal riuscire a percepirci per quello che siamo davvero, e per quello che una crisi fa emergere al di là di ogni cosa. Nella volontà di soccorrere. Nella volontà di salvare. Nella volontà di ricostruire, trasformando la nostra debolezza in una forza inarrestabile.
Nella Volontà di Vita.
La frustata ci mostra quanto fratelli e sorelle noi umani siamo.
Prima di dimenticarlo ancora. O forse non più.