Le 2 trappole tra Sapere ed Essere – Parte II
Come abbiamo visto nel dettaglio nel primo documento di questa serie, la prima trappola tra Sapere ed Essere è non agire il mio Sapere. La trappola dell’illusione che sapere una cosa equivalga ad averla acquisita, ad averla fatta propria e disponibile in qualsiasi momento occorra.
In qualsiasi ambito umano, una persona che cade in questa trappola è facilmente identificabile, e facilmente emendabile. Se in un posto di lavoro dico di sapere come fare una certa cosa, ma alla prova dell’Azione non la so fare, nel giro di poco tempo sarò a riparare, sarò altrove, o sarò fuori. Nessun inganno, nessun dubbio: la prova dei fatti rende palese ogni cosa. Invece, nel mondo dello sviluppo integrale della propria Anima, questo semplice metro di giudizio scompare misteriosamente – possiamo dire così, anche se c’è molto poco mistero sulle cause di questa sparizione, e sul mandante che la orchestra.
Come si supera questa prima trappola tra Sapere ed Essere, quando lo scenario è la propria Crescita Personale, ovvero lo sviluppo del Ponte Interiore che conduce alla Realizzazione della Verità di ciò che siamo?
Sono diverse le strategie, e le indicazioni da considerare, per dare una esauriente risposta a questa domanda fondamentale. Senza entrare troppo nel dettaglio, daremo nel corso dei documenti di questa serie le indicazioni più importanti, in modo che un Viaggiatore possa cominciare a discriminarle in sè stesso per trarne il massimo vantaggio necessario alla sua propria Evoluzione.
Per prima cosa, un Viaggiatore che risponde sempre e soltanto a sè stesso dell’Azione Conforme ad un Sapere, nel 90% dei casi non va da nessuna parte e non approda a nessun risultato permanente, perchè nel 90% dei casi non trasformerà in Azione Conforme questo Sapere.
Di norma, quando si espone questo fatto energetico alle persone, si osserva una inquietante fuga di massa, perchè la presunzione e la Superbia sono molto, molto, molto difficili da tenere a bada. Ma se una persona è anche soltanto un minimo un Viaggiatore degno di questo nome, e se sta tenendo il suo Diario con soltanto un minimo di Onestà e Verità, allora sarà certamente emerso già da molto tempo che quell’Intento che crede di possedere è una simpatica parrucca della sua mente, un tragicomico racconto di fantascienza mentale; e che è facilissimo per noi stabilire una Disciplina per noi stessi, violarla dopo una settimana, abbandonarla dopo due, e non provare il benchè minimo disagio per questa manovra anche dopo averla ripetuta per decenni. Decenni.
Quando entro in un posto di lavoro, devo lavorare. Se non faccio quello per cui sono pagato, nel giro di pochissimo tempo sono fuori. Lo stesso principio, lo stesso identico principio, si applica alla propria Crescita Personale, ed è questo quello che le persone non riescono proprio a capire. Se non agisco in modo conforme al mio Sapere, nel giro di pochissimo tempo sono a ciondolare di nuovo in qualche dipendenza inerziale della mia Personalità, e l’Azione Conforme al Sapere condiviso dalla Scienza Iniziatica è esattamente il modo di smettere di farlo.
Quindi, per superare la prima trappola tra Sapere ed Essere, un Viaggiatore deve avere un riferimento verso cui rispondere della sua Azione Conforme; qualcuno che lo mantenga on the right track, che lo mantenga sulla strada giusta per tutto il tempo necessario. Altrimenti, il Viaggiatore potrebbe pozzangherare per potenziali decenni nella condizione dell’Aspirante, una di quelle persone che gravita intorno alla Crescita Personale perchè possiede sufficiente massa animica da rispondere a questa attrazione gravitazionale, ma che non è ancora entrata nella Via della propria trasformazione perchè quando si tratta di agire scompare, come un lenzuolo grigio che si agita in una penombra di inconsistenza.
Di nuovo, questo principio si applica in tutti i campi e in tutti gli ambiti umani, ed è piuttosto comico vedere come invece nella Crescita Personale questo fatto energetico venga così spesso by-passato in simpatica cavalleria. Quando entro in un posto di lavoro, vengo subito affiancato da chi sa più di me, che si assume la Responsabilità della mia formazione, che mi guida con i suoi consigli e il suo Sapere ad Agire in modo Conforme fino ad un certo punto, un punto che analizzeremo nel dettaglio astratto in uno dei prossimi documenti di questa serie. Attraverso i suoi consigli ed il suo mentoring, che scaturisce da un’Azione Conforme pregressa di anni ed anni che nel mondo del lavoro si chiama esperienza lavorativa, la mia transizione dal Sapere qualcosa ad Essere qualcosa – all’interno del posto di lavoro – avviene naturalmente e con fluidità. Funziona ovunque così, non è un segreto e non è un mistero.
Quindi, dato che la vastità della Crescita Personale è un mondo in cui non ci sono eccezioni a questa regola, la prima cosa da fare per superare la trappola tra Sapere ed Essere è trovare un riferimento a cui rispondere delle proprie Azioni Conformi. Questo passo è fondamentale, ed il primo che deve essere compiuto, prima ancora di cominciare ad agire qualcosa, qualsiasi cosa.
Se pensi che non ti serve un riferimento, che puoi fare da sol@ mescolando come ti pare qualsiasi Sapere, allora la tua Vita è lo Specchio di questa tua convinzione: chiunque sappia come farlo, può guardarla e capire se stai flottando su un pavimento di uova, o se stai davvero Lavorando interiormente verso qualcosa di splendidamente superiore. Basta osservare le tue Azioni, ed i risultati che produci – non quello che dici. Basta ascoltare le tue Emanazioni.
Ma in questo infinito mare di Sapere oggi disponibile per tutti noi, dove dirigere gli sforzi della nostra Azione Conforme? Come scegliere il giusto riferimento che possa farci restare on the right track verso il nostro Essere? Risponderemo nei prossimi documenti di questa serie.