Dukkha ~ il disagio emotivo di sottofondo
In accordo alla Legge del Ritmo, è assolutamente normale e naturale che il nostro stato interiore segua delle oscillazioni.
Un momento, ci sentiamo relativamente attivi, euforici ed entusiasti. Pochi giorni dopo, il nostro stato interiore è letargico e abbandonato – spesso aperto a negatività non richieste – e non ci pare possibile esserci sentiti così bene come pochi giorni prima. Un pò come ritenere incredibile ed impossibile l’esistenza dell’inverno quando siamo esposti al caldo e al Sole d’estate.
Tuttavia, al di là delle oscillazioni più ampie e più visibili alla Percezione, esiste un tono interiore di sottofondo del nostro stato interiore che si mantiene più o meno stabilmente in un certo stato vibrazionale. Questo tono di sottofondo vibrazionale viene generato dalla particolare condizione interiore in cui vive la gran parte degli esseri umani di questo pianeta meraviglioso, ed è quella Vibrazione che la Scienza Iniziatica, nella declinazione condivisa dal Buddha Shakyamuni – sia benedetto – chiama Dukkha.
Dukkha è la particolare Vibrazione dei Veicoli Inferiori che origina dal disagio mentale/emotivo in cui vive ordinariamente un essere umano naturale. Questa Vibrazione a bassa frequenza scaturisce dalla Separazione sempre più grande che si apre interiormente tra la Personalità – ovvero le sovrastrutture che non siamo in Verità – e l’Anima Solare, la nostra Individualità, il Sè Superiore che cammina tra le ere del tempo, e tra i differenti vestiti che indossa sulla Terra di volta in volta.
Tanto più un essere umano viene condizionato ad essere e vivere come non è in Verità, tanto più si apre in lui questa Separazione rispetto alla Verità di ciò che è. L’effetto di questa Separazione è un attrito di carattere mentale/emotivo che non è possibile cancellare, non importa quanto «fare», quante dipendenze, quante occupazioni ci troviamo per tentare di farlo. Questo attrito di carattere mentale/emotivo è Dukkha: disagio, insoddisfazione, il Sentire che c’è qualcosa che non va, qualcosa che manca, qualcosa che non ci sta rendendo felici come vorremmo.
Sebbene a volte la Vibrazione di Dukkha sia così evidente da sfociare in sofferenza interiore, il fatto che non possa essere cancellata completamente è un bene: perchè ci rende coscienti della Separazione, ovvero ci rende coscienti del fatto che non stiamo vivendo in accordo alla nostra Verità più profonda. L’unico modo per guarire Dukkha – l’unico modo, non ve ne sono altri – è chiudere progressivamente la Separazione, ovvero ritornare armoniosamente ad integrarci con la Verità di ciò che siamo veramente, che è unica e specifica in tutto l’Universo.
Come si ritorna verso la propria Verità? Questa è una di quelle questioni fondamentali che ad un certo momento un Aspirante sulla Via pone a sè stesso, spesso con grande impeto. Ritornare verso la propria Verità ha un prezzo che deve essere pagato, e questo prezzo è il sacrificio delle disfunzioni della Personalità, che si sono radicate nel subconscio e fanno danni a ripetizione senza che noi si riesca a fare – inizialmente – neanche un passo per cambiare la situazione.
Sacrificare le disfunzioni della Personalità è Lavoro Interiore, in una delle sue Linee più importanti. La nostra Personalità è piena di voglio questo, voglio quello, lo voglio in questo e quest’altro modo, lo voglio alle sei del pomeriggio, lo voglio solo·per·me·stess@ , e la Vibrazione di Dukkha in noi si origina proprio perchè la Vita non si accorda a queste pretese, che spesso sono veramente assurde, o semplicemente degne di un ragazzino delle elementari.
Mentre la Personalità vuole le cose che è stata condizionata a volere, la Verità della nostra Anima Solare si allontana, recede, perchè non è ascoltata, non è onorata, non è benedetta dalla nostra Attenzione; la nostra Anima Solare recede perchè non ci muoviamo nei suoi luoghi interiori, e Dukkha è la sofferenza che origina in noi nel vivere la mascherata, la pagliacciata orchestrata dalla Personalità a vantaggio soltanto di sè stessa, e di altre Forze che banchettano della nostra eredità di esseri potenti, magici, e meravigliosi.
Naturalmente, sacrificare le disfunzioni della propria Personalità – perchè sono riconosciute come tali, ovvero disfunzioni – è una decisione a cui un essere umano giunge dopo un Lavoro Interiore serio, degno di questo nome, per i potenziali anni che occorrono, e condotto in accordo alle giuste Linee. In questi anni potenziali di Lavoro, egli passa attraverso queste fasi, senza garanzia di avanzamento, dalla più incosciente in avanti:
- non ha capito per nulla di che cosa si tratta – il sonno totale
- ha capito di che cosa si tratta, ma pensa di poter usare i frutti del Lavoro Interiore a vantaggio della sua Personalità – un primo bagliore di Coscienza
- ha capito di che cosa si tratta, ma non vuole condurre il Lavoro necessario a liberarsi – un Campo di Energia che comincia a percepire che sta soffrendo per la sua non-autenticità, ma non ha Energia sufficiente per liberarsi
- ha capito di che cosa si tratta, ed è veramente e totalmente stufo di soffrire, ovvero è stufo di vivere nella Vibrazione di Dukkha a causa della sua Separazione interiore – un Campo di Energia che è pronto a liberarsi dalla menzogna
Dukkha è quel disagio interiore emotivo di sottofondo che finora, forse, abbiamo tentato di cancellare in qualsiasi modo senza poterci riuscire. Questo disagio non è un male, ma un indicatore. Forse non abbiamo capito che cosa ci vuole dire. Forse non abbiamo tentato tutte le strade.
Forse, non abbiamo compreso che Dukkha è la pressione che l’Infinito esercita su di noi per trasformarci in ciò che siamo veramente: ovvero, in qualcosa di splendidamente superiore.