Alchimia della Trasformazione – l’uso del solvente
Osservando la Trasformazione da un altro punto di vista, sempre collegato all’Alchimia, possiamo dire che essa corrisponde per analogia allo scioglimento di una densità opaca, materica, concretizzata, in modo da poter creare una nuova Forma. Poniamo questa densità opaca in un Forno, ed il Calore al suo interno solve, scioglie questa densità. Se estraggo un pezzo di ferro da una miniera, non è che di punto in bianco ne posso fare una Spada. Prima devo porre Intento di costruire una Spada, poi devo sciogliere il ferro grezzo per poterlo liberare dagli scarti e così modellarlo in accordo al mio Intento.
Nel campo animico, Trasformazione è intercettare l’esistenza di una credenza limitante, di una convinzione disfunzionale dentro di noi, per poi sostituirla con una nuova Forma che utilizzi il suo stesso materiale. Ovviamente, questa nuova Forma deve essere più funzionale, altrimenti sto correndo la corsa del sorcio, invece di essere su un Cammino di Evoluzione. Se con il ferro grezzo estratto dalla miniera ne faccio sassi da prendere a calci, tanto vale lasciare il ferro dov’è.
In questo documento, abbiamo visto che l’agente solvente della Trasformazione è AMORE. Ma come usarlo concretamente nel processo alchemico di Trasformazione che stiamo conducendo? Porre VOLONTÀ di creare qualcosa che funzioni meglio può essere passaggio relativamente facile da comprendere – anche se è meglio che non vi facciate ingannare dalle apparenze. Ma applicare il solvente AMORE nel processo può risultare più difficile da mettere in pratica: come faccio ad amare una credenza che ho scoperto essere limitante del mio esistere? Anche se la domanda meglio posta sarebbe come faccio ad amare? – visto che AMORE resta per noi un grande mistero sconosciuto.
1. AMORE su una credenza limitante significa smettere di giudicare il fatto che è stata limitante fino ad ora. Questa è la prima e più importante applicazione del solvente nella Trasformazione. Una credenza limitante dentro di noi ha una origine sulla quale potremmo non aver avuto alcun controllo; o se lo abbiamo avuto, non avevamo sufficiente SAPERE per costruirla in modo migliore. Quindi, dobbiamo togliere qualsiasi giudizio mentale di condanna, colpevolezza, biasimo, persino odio di sè, che sono agganciati a questa credenza. Togliere, ovvero non concedere più alcuna Attenzione. Abbiamo visto questa credenza, l’abbiamo conosciuta, va bene; finora la sua esistenza ha avuto un senso, perchè tutto ha un senso. Ora, se essa non funziona, possiamo fare di meglio. Peggio sarebbe stato non averla conosciuta affatto.
2. AMORE su una credenza limitante significa applicare ACCETTAZIONE sulla sua esistenza come nostro insegnante di Vita. Quante cose ci ha insegnato lo scoprire la sua esistenza? Essa è come il ferro grezzo estratto dalla miniera: è pronto per essere forgiato e diventare una Spada meravigliosa. Ma se non accetto di averlo estratto grezzo, persino brutto, e lo getto via o lo tratto come un sasso, quando mai diventerà una Spada rilucente? Il video-percorso a questo link ci aiuta a comprendere come applicare Accettazione nella nostra Vita in senso generale, per poi poterla applicare al meglio nella nostra Trasformazione.
3. AMORE su una credenza limitante significa AS-SOLVERE la sua esistenza senza innescare alcuna emozione reattiva di rifiuto. Assolvere significa AB-SOLVERE, ovvero liberare: non è meraviglioso? Stiamo liberando il ferro grezzo dalla gabbia della densità opaca in cui lo abbiamo scoperto intrappolato. Se lo rifiutiamo, non possiamo liberarlo. Se lo accogliamo, indipendentemente dalla sua bruttura che oggettivamente potrebbe esserci, lo ASSOLVIAMO, ovvero lo liberiamo dalla sua bruttura per farne ORO. Quindi, vi è questa credenza limitante, è esistita finora perchè forse non siamo stati troppo bravi o saggi finora. Ma ora io la ASSOLVO. La libero dal mio dominio, e mi libero dal suo dominio.
Alla fine, l’applicazione del solvente AMORE su una credenza limitante può essere riassunto nella ACCETTAZIONE piena della sua esistenza, senza giudizio di condanna, senza rifiuto, senza cancellarla perchè poco «spirituale», poco «alta», indegna della nostra «presunta perfezione». Se applichiamo l’agente solvente in questo modo per un certo tempo, la credenza limitante perde il suo potere di dominio su di noi, si scioglie progressivamente, e diventa soltanto un pensiero, da cui separarsi facilmente.
Perchè AMORE, quello vero, scioglie qualsiasi catena.