I primi centoventi secondi – l’inizio dell’Azione
Sapete a che velocità un corpo materiale sul livello del mare riesce a sfuggire alla trazione gravitazionale terrestre, per viaggiare libero nello spazio?
Per poter sfuggire all’abbraccio gravitazionale che non lo lascia libero, un corpo materiale sul livello del mare deve raggiungere una velocità di 11,2 Km al secondo. All’aumentare della distanza dal centro della Terra, questa velocità, detta velocità di fuga – escape velocity – diminuisce: Wikipedia ci ricorda in questa pagina che a 9000 Km di altezza dalla superficie essa è circa 7,1 Km al secondo. In ogni caso, abbiamo una idea di che cosa possa voler dire viaggiare a 11 chilometri al secondo? Tanto per darci una idea di riferimento, significa che da Roma a Milano impiegheremmo più o meno 45 secondi di viaggio. Non male.
La trazione gravitazionale che la Terra esercita sui corpi materiali è come un abbraccio della Natura, che dice voi siete miei. Per liberarci, abbiamo bisogno di una grandissima quantità di Energia; perchè essa deve vincere la trazione inerziale, la deriva inerziale, con cui la Terra ci reclama a sè come figli della sua Materia.
La questione della deriva inerziale è un elemento fondamentale del funzionamento dell’Universo manifestato nei suoi piani inferiori. Essa agisce sul piano fisico, e la trazione gravitazionale ne è immagine; ma agisce anche sui piani astrale/emotivo, e mentale inferiore: e si concretizza esattamente nella grande, spesso grandissima quantità di Energia che è necessaria ad un essere umano per abbandonare le sue abitudini nefaste, le sue credenze disfunzionali e disarmoniche, le sue convinzioni limitanti, le sue emozioni reattive scatenate da Demoni non riconosciuti o non dominati. Tutte queste grandezze sono soggette alla deriva inerziale, esattamente come un corpo materiale è soggetto alla Gravità, che secondo il mio modo di vedere è una Forza piuttosto misteriosa, di cui, a parte le formulette e le equazioni, conosciamo molto poco.
Che cosa ci insegna l’esperienza della evasione dalla gravitazione terrestre, dal punto di vista della deriva inerziale? Come utilizzare queste conoscenze nel nostro mondo interiore?
Prendiamo in esempio un vettore lanciato verso lo spazio. Esso viene progressivamente accelerato dalla partenza a Terra, fino a fargli raggiungere, ad una quota specifica, la velocità di fuga che gli permette di lasciare la Terra. Sinteticamente, possiamo riassumere il processo in questo modo:
1. Utilizzo inizialmente una grande quantità di Energia per creare una accelerazione tale da vincere la deriva inerziale, e generare una velocità di fuga in quota. La trazione gravitazionale della Terra oppone una deriva inerziale molto forte, e dunque ho bisogno di una grandissima quantità di Energia erogata subito. Avete mai visto le immagini di un vettore che parte dal mitico Cape Canaveral?
2. Proseguo costantemente ad accelerare il vettore fornendogli Energia, fino a quando non raggiungo una quota stabilita, alla velocità di fuga necessaria. A quel punto, Attenzione perchè è importante, il vettore si può allontanare indefinitamente dalla Terra per lo stesso principio di deriva inerziale, cioè senza propulsione, con un apporto di Energia molto più basso di quello che mi è stato necessario a Terra, all’inizio del Viaggio.
Le implicazioni e le simmetrie con il nostro mondo interiore contenute in questo processo sono immense, innumerevoli, e importantissime. Nello spazio di questo documento, ne esamineremo una soltanto, nei suoi aspetti fondamentali.
Infinite volte ci è capitato di sentire un impulso interiore ad agire, ma di sentire interiormente, nello stesso tempo, una forte spinta a non procedere, a non muoversi, a restare fermi. Curiosamente, sembrano esistere entrambe le Forze nello stesso momento, dentro di noi: una che ci chiama all’Azione, l’altra che ci invita a continuare a starcene inutilmente affossati in un divano spiegazzato dal nulla.
Se l’impulso interiore ad agire è costruttivo, orientato al Bene, alla crescita, all’espansione dei nostri Talenti e delle nostro potenziale umano, e se nel contempo avvertiamo questa spinta contraria a non muoverci, dobbiamo realizzare che ciò che sta accadendo dentro di noi è esattamente ciò che accade ad un vettore che sta lanciando lo Space Shuttle verso le Stelle: la nostra Materia interiore genera una reazione di deriva inerziale, che oppone resistenza all’impulso all’Azione.
I primi centoventi secondi sono fondamentali, nell’inizio di una Azione. In questi primi centoventi secondi, dobbiamo entrare in Azione comunque, nonostante la deriva inerziale interiore ci trattenga, ci voglia lasciare immobili; e dobbiamo continuare ad agire la nostra Azione, perchè dobbiamo superare lo sbarramento inerziale imposto dalla nostra materia interiore. Se abbiamo percepito l’impulso a praticare Meditazione, ma qualcosa dentro di noi ci ha immobilizzato, nei primi centoventi secondi dobbiamo preparare la nostra sessione di Meditazione nonostante la deriva inerziale contraria sembri trattenerci in ogni modo. Siamo nella fase 1 del processo sopra descritto: stiamo lasciando l’abbraccio della Terra, che oppone resistenza, che dice tu sei mi@, non muoverti.
Superati i primi centoventi secondi, comincia ad accadere qualcosa di profondo, di intenso, quasi di miracoloso.
La deriva inerziale che ci bloccava sul divano inizia a scomparire; siamo entrati in accelerazione verso la pratica della Meditazione, ovvero abbiamo acquisito il momentum; ci risulta sempre più facile prepararci, preparare il nostro cuscino di pratica, e infine iniziare. Siamo entrati nella fase 2: siamo sfuggiti all’abbraccio del nulla, e siamo in Azione Conforme al nostro impulso iniziale deliberato di praticare Meditazione.
Ricordiamoci sempre di questo principio: per entrare in Azione, i primi centoventi secondi sono fondamentali, perchè può essere necessario applicare in quel momento una sovralimentazione di Energia per vincere la deriva inerziale interiore contraria. Ma una volta superati i primi centoventi secondi, una volta entrati in Azione, scopriremo che l’Energia necessaria per iniziare potrà essere reclamata indietro, perchè non servirà più a quello scopo. L’Azione in sè stessa genera il momentum, e il momentum ci permette di continuare ad agire. Siamo nello spazio libero, là, dove forse non siamo mai stati prima.
Vi sono immense, potenti simmetrie tra un vettore che si lancia nello spazio Infinito, e la nostra Crescita Personale e Spirituale. Questa non è che una di esse. Osservala all’opera, nel tuo mondo, nella tua Vita, nel procedere verso la manifestazione del tuo Grande Sogno Personale.
Se vuoi viaggiare libero,
devi vincere la trazione inerziale
che ti mantiene fermo,
e vincolato alla terra.