La Connessione verso lo Spirito nella agitazione
Il percorso spirituale di un individuo è costruito in modo da modificare in Armonia e progressione i riferimenti con i quali egli vive la sua Vita quotidiana.
Il piano fisico, dove si deposita la Materia a Vibrazione più grossolana, è soggetto a costanti correnti, agitazioni, mutamenti. Lo stesso accade nei Piani Astrale e Mentale Inferiore, ma per divenirne consapevoli qui è necessario un addestramento, ed un Intento attivo di procedere nel Cammino spirituale. Sul piano fisico, invece, l’oscillazione, l’alternanza, è evidente e chiara anche alla più narcotizzata delle persone. Il giorno e la notte, l’estate e l’inverno, il Sole e la pioggia…
Un essere umano, indipendentemente dallo stato del suo Essere, deve esistere e vivere in relazione a queste correnti, a queste agitazioni oscillatorie tra l’esultanza e la sofferenza. Il fatto che debba esistere e vivere in relazione ad esse – meglio sarebbe dire coabitare – non significa che egli debba farne parte: questo è il senso dell’Aforisma Spirituale «essere nel mondo, ma non del mondo». Dal momento che siamo esseri umani, dobbiamo certamente esistere, muoverci e vivere anche sul Piano Fisico; tuttavia, è la scelta di come muoversi in esso che fa una immensa differenza. Questa scelta è elemento decisivo, su cui un Viaggiatore Spirituale pone una forte Attenzione.
Quando le correnti di Energia dei Piani Inferiori si agitano a seguire una oscillazione profonda – che sia una condizione ambientale estrema, una crisi interiore, una crisi di Vita, una follia psicotica collettiva, o altro – le correnti di Energia che si muovono sono equivalenti ad un Mare agitato. Quando un Viaggiatore Spirituale si trova ad essere tra queste correnti, e non può spostarsi via da esse, egli deve fare leva su ciò che da sempre egli addestra nella bonaccia delle sue condizioni ordinarie.
Nelle condizioni di agitazione nei Piani Inferiori, occorre Salire in Alto, ed entrare in Connessione con le Forze ed i Piani Superiori che non sono toccati da questa agitazione.
L’agitazione è pertinenza dei Piani Inferiori. Vista dal Cielo, sulla Terra sembra non accadere niente che non sia la Bellezza e la Luce; ma se affondiamo verso la Terra, ecco comparire le circostanze e le situazioni che agitano, che perturbano la Pace. Nelle circostanze, nei frangenti in cui la Terra è perturbata, agitata, è necessario per un Viaggiatore Spirituale agganciare una Connessione ancora più forte con il Cielo, con lo Spirito, con le Potenze Celesti. Invece di andare a cercare idiozie H24, o pareri incoscienti, che a nulla servono se non a perturbare ulteriormente la sua Pace, un Viaggiatore deve agganciare una Connessione Interiore verso l’Alto, verso i Piani Superiori dello Spirito.
Del resto, se è un Viaggiatore Spirituale degno di questo Nome, questa manovra per lui non è una follia, non è un contentino speranzoso, e non è un modo con il quale raccontarsi «che va tutto bene» mentre un cafetano color arancione si muove al vento del suo sonno. Connettersi verso l’Alto nei momenti di agitazione significa una serie di Azioni e pratiche attive e pragmatiche nel suo quotidiano, che possono essere:
una pratica della Meditazione più profonda, e con più sessioni giornaliere;
la pratica di Esercizi di Purificazione, come digiuni del corpo e della mente;
la pratica della Preghiera;
un maggiore riposo, e una maggiore Attenzione e cura di sè;
più Attenzione al cibo che si assume;
più esposizioni all’aria aperta, nella Natura, nei parchi, al Mare, in Montagna, a respirare e sentire il Vento intorno a sè;
più esposizione al Sole;
un filtro più elevato e più accorto tra video e documenti che nutrono, che sollevano, che espandono il proprio mondo interiore, e video e documenti che abbattono, che limitano, che tolgono fiducia ed Energia, che creano paura;
maggiori momenti di esercizio fisico, che non sia sempre a consumare, a bruciare, ma che sia rigenerativo e vivificante, come il QI Gong, come lo Yoga;
Tutte queste Azioni sono propedeutiche a connettere un Viaggiatore Spirituale ai Piani Superiori dello Spirito, sia nella bonaccia, sia durante i periodi di agitazione. Da questi Piani, a seguire la sua Connessione, arriveranno Ispirazioni, Intuizioni a compiere determinate Azioni, ad andare in certi luoghi, a prendere determinate decisioni, tutta una serie di indicazioni pragmatiche e pratiche da mettere in Azione nel quotidiano in relazione alle circostanze che stiamo attraversando, per permetterci di attraversarle nel migliore e più funzionale dei modi possibili.
Quando le circostanze in basso si fanno agitate, un Viaggiatore si connette verso l’Alto con ancora maggiore intensità. In Alto è dove abitano i suoi Genitori Celesti; in Alto è dove abitano le Forze Luminose che lo guidano, che lo accompagnano, che desiderano il suo Bene e la sua salvaguardia; in Alto è dove abitano le risposte, dove muove la Verità. In Alto è il Cielo, da cui la Terra, qualsiasi cosa accada, è sempre un pianeta meraviglioso, una gemma blu incastonata nell’immensità dell’Universo.
Spostare i propri riferimenti verso l’Alto è manovra che un Viaggiatore Spirituale compie progressivamente nell’incedere del suo percorso. Connettersi in Alto è la sua certezza, la sua sicurezza, la sua capacità, nella bonaccia, e quando il Mare si agita un poco. Se non si addestrasse in bonaccia, il Mare agitato lo trascinerebbe via con sè, senza strumenti e senza capacità, come “marinaio del Tempo buono” – come cita il proverbio.
In qualsiasi momento possiamo beneficiare di una Connessione verso l’Alto che aiuta, che sostiene, che ispira, che dona fiducia e Pace. Ma ciò che dobbiamo fare, è chiedere, è agire, e salire fiduciosi.
Il Cielo è lo YIN che attende; la nostra Volontà operativa di Connessione verso l’Alto è lo YANG che ascende.