Che cosa significa Spiritualità nel quotidiano
La Spiritualità è una Filosofia e una Scienza, la cui applicazione deve essere condotta nel quotidiano per essere dimostrata come tale, appunto. Come Filosofia che funziona, e come Scienza che produce risultati.
La Spiritualità non è un dogma, in cui crediamo ingenuamente a tutto quello che ha detto l’indio. La Spiritualità non è nemmeno bigottismo, in cui andiamo a messa la domenica e poi trattiamo le persone che amiamo come pezze da piedi. La Spiritualità è una Filosofia e una Scienza che ha lo scopo di trasformare l’essere umano in qualcosa di splendidamente superiore a sè stesso. Qualcosa di permanentemente connesso alla Divinità da cui è stato emanato, e da cui è stato costruito a Sua immagine e somiglianza.
Per la Scienza Iniziatica, Spiritualità è AZIONE.
L’Azione di manifestare lo Spirito nella Materia,
infiltrare lo Spirito nella Materia,
affinchè si producano opere straordinarie,
a beneficio, utilità e Servizio della Vita tutta.
Fondamentalmente, Spiritualità è riportare la Materia alla Dimora del Padre; quindi si tratta di AZIONE, di opere, di Lavoro costante e quotidiano.
Qui è dove la grandissima parte degli Aspiranti perde di vista lo scenario. I Cercatori, che sono più indietro nel Sentiero, non possono ancora essere impattati da questo accadimento. Ma per gli Aspiranti, esso è decisivo, ed è determinante nella prosecuzione del loro Cammino. Fintanto che non comprendono profondamente questo aspetto quotidiano della coltivazione della Spiritualità, che ora andremo a condividere e approfondire, restano Aspiranti e rimbalzano, su un muro che li respinge sempre indietro.
La Spiritualità è AZIONE. Come tale, si tratta di introdurre nel proprio tessuto quotidiano una serie di opere, di Azioni, di pratiche operative, che hanno esattamente lo scopo di coltivarla e condurla a maturazione. Tra queste pratiche operative, vi è la Meditazione; vi è il Lavoro Interiore sul GOVERNO cosciente dei propri pensieri, dei propri sentimenti, e delle proprie azioni.
Ovviamente, un Aspirante non può creare da solo a sè stesso una Disciplina di questo genere.
Come può una Personalità pianificare e seguire in Disciplina, da sola a sè stessa, una Via che porta alla perdita del suo dominio sulla persona che sta dominando?
Come può una Personalità permettere di vedere parti di sè stessi che le faranno perdere il suo dominio sulla persona che sta vedendo?
Queste Verità non piacciono alla Personalità; non le piace ascoltarle, e quindi la persona resta un Aspirante che rimbalza, fino a quando sarà convinta che le sarà possibile proseguire il Cammino da sola a sè stessa.
Quando si introducono nel proprio tessuto quotidiano delle pratiche operative spirituali, qui comincia una sfida importante per l’essere umano. Perchè la sua Vita è già piena zeppa di impegni, di attività, di lavori; come si fa a introdurre la Spiritualità in una Vita organizzata in questo modo? Infatti è impossibile, fino a quando gli impegni, le attività, i lavori, avranno totale priorità sulla coltivazione dello Spirito.
Molte persone che procedono sul Cammino Spirituale non sono consapevoli di un Fatto Energetico molto importante: affinchè la Spiritualità generi ciò che è nel suo obiettivo, e cioè la generazione di un essere umano splendidamente superiore a sè stesso, occorre concedere una parte dello SpazioTempo quotidiano, ogni giorno tutti i giorni, ad una pratica ed opera conforme. La Spiritualità non è soltanto la domenica, o soltanto una sera a settimana; progressivamente, la Spiritualità diventa il tessuto attorno al quale ruota l’interezza dell’esistenza quotidiana di un individuo, incominciando da piccole mosse, da applicarsi proprio nel quotidiano.
Questo significa forse che la persona deve sacrificare la sua Vita tutta e subito? No. Non significa questo, nè mai la Spiritualità significherà una cosa del genere. Semplicemente, significa che la Spiritualità pervade sempre più le attività della Vita quotidiana, modificandone scopi, funzioni, e comportamenti. Altrimenti, l’essere umano resta nel dominio completo della sua Personalità, con le Aspirazioni della Personalità, con gli obiettivi della Personalità, con i comportamenti della Personalità; e in questo scenario completamente occupato, non vi potrà essere lo SpazioTempo per connettersi allo Spirito.
Fintanto che una persona non realizza interiormente – senza pressioni esterne di alcun genere – la necessità di questo cambio interiore di paradigma, essa dedicherà alla Spiritualità un massimo di più o meno 2/3 ore a settimana – che certamente è utile, certamente è maggiore di zero, come ama dire un mio fratello; ma occorre avere la Consapevolezza che se ci si applica alla Spiritualità 2/3 ore a settimana, si otterranno i risultati di 2/3 ore a settimana; così come se suono il pianoforte 2/3 ore a settimana, otterrò risultati conformi a questo Tempo; così come se studio una materia universitaria 2/3 ore a settimana, il Tempo della mia Laurea arriverà, come dire, con calma. Tutto segue questa regola su questa Terra meravigliosa, e la Spiritualità non fa eccezione.
Ciò che un essere umano teme profondamente – quando possiede ancora la Massa Animica di un Aspirante – è di perdere le cose che brama, le cose che desidera, le sue «proprietà», i suoi interessi, se concede SpazioTempo quotidiano alla Spiritualità. Egli crede che 2/3 ore a settimana, quando non sono di meno, siano bastanti e sufficienti alla sua Trasmutazione Superiore. Nessuna di queste due considerazioni è vera; ma un Aspirante può impiegare decenni, se non secoli, a comprenderlo. Pazienza; ci vorrà il Tempo che ci vorrà.
Quando un Aspirante realizza che è necessario dedicare alla Spiritualità uno SpazioTempo quotidiano, questa realizzazione viene a lui a causa del miracolo della Percezione del suo reale stato interiore; il miracolo della Percezione che la Vita che sta conducendo non lo sta portando dove credeva di arrivare. Quando questa maturazione avviene nell’interiorità di un Viaggiatore – per un incredibile miracolo – significa che egli, uomo o donna che sia, ha raggiunto la Massa Animica del suo prossimo passo avanti. Il passo che la porterà a introdurre operativamente la Spiritualità nel suo quotidiano, ogni giorno, tutti i giorni.
Affinchè sia trasformativa e reale, la Spiritualità deve essere presente in forma di AZIONE nel quotidiano di un Individuo. Niente che non sia superfluo sarà sacrificato; ma ciò che si otterrà, sarà di un ordine superiore, e di una intensità tale per cui non vi sarà alcun rimorso, e alcun rimpianto.
Se la sua Massa Animica Solare è arrivata ad un punto sufficiente, qualsiasi Viaggiatore Spirituale di qualsiasi Tradizione, da oriente a occidente, vive la Spiritualità seguendo pratiche operative nel suo quotidiano, ogni giorno tutti i giorni. Se gli chiederete in proposito, a sue parole, egli vi risponderà esattamente ciò che è spiegato in questo documento.