Le emozioni nel Cammino Spirituale
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Le emozioni rappresentano una grande sfida nel Cammino Spirituale. Il loro carattere di apparente ingovernabilità, e l’apparizione di toni emozionali a bassa Vibrazione che non vengono accettati come esistenti, sono comportamenti che mettono a dura prova la Personalità.
Un Viaggiatore Spirituale ha la fondamentale necessità di imparare a navigare le sue emozioni in modo saggio, coerente e profondo. Non può essere il mare delle emozioni a sballottare l’Individuo; deve essere l’Individuo a saper navigare il mare delle emozioni, in qualsiasi condizione esso sia. Ma affinchè questo accada, ci sono degli elementi fondamentali che hanno la necessità di divenire pane del quotidiano del Viaggiatore; elementi che diventano addestramento concreto, silenzioso, concertato, nel suo quotidiano.
L’esperienza umana è fatta di emozioni. Questo è vero per chiunque, Maestri Spirituali, Samurai in addestramento, Apprendisti, esseri umani naturali; per chiunque. L’esperienza umana è fatta di emozioni, ed è fatta di tutti i toni emozionali, dall’apatia all’entusiasmo, dalla rabbia alla compassione, dalla tristezza all’euforia, dalla paura all’Amore. Il primo Principio nella gestione delle emozioni nel Cammino Spirituale è questo: accetta la presenza di qualsiasi emozione compare dentro di te; e lavora a partire da questa sua presenza.
Non opporre resistenza alle emozioni che senti. Spesso un Viaggiatore dice a sè stesso: ecco, questa è rabbia, questo è risentimento, questa è apatia, questa è paura, questa è sofferenza, sono emozioni a bassa Vibrazione, non le dovrei provare, perchè io sono un ricercatore spirituale, sono sul Cammino Spirituale. Questa è la tua mente che giudica le emozioni che provi, e questo non è il Cammino Spirituale, ma l’anticamera di disfunzioni psicologiche e persino fisiche. Quando senti dentro di te una emozione, la prima manovra che devi fare è non giudicarla «sbagliata», e sollevarti quanto più possibile nel luogo interiore della Consapevolezza. La Consapevolezza non è mente, è al di sopra della mente stessa. E’ da quel luogo che devi osservare e testimoniare la tua emozione, qualsiasi essa sia; e lasciarla essere così come è, lasciarla scorrere e fluire da sè stessa, senza che la mente ci si attacchi come un adesivo, e crei continui pensieri su pensieri che durano giorni su un flusso di Energia che dovrebbe esaurirsi in pochi minuti.
Il Taoismo insegna un Principio fondamentale relativo alle emozioni: le uniche emozioni negative sono le emozioni bloccate. Quali sono le emozioni bloccate? Sono quelle che la mente blocca per una qualche ragione subconscia programmata nella Matrice. Come fa la mente a bloccare una emozione? Semplice: la giudica sbagliata. Questa emozione non va bene, dice la mente, per qualche suo parametro; a seguire, il flusso emozionale viene bloccato, non viene permesso, non viene testimoniato; quando una emozione specifica viene costantemente bloccata dalla mente per un periodo di Tempo prolungato, la manovra fisiologica che l’organismo compie è depositarla in una parte del corpo fisico, che diventa il contenitore della Energia emozionale bloccata ~ questa è una approssimazione, ma piuttosto vicina a ciò che accade davvero.
La mente può bloccare qualsiasi emozione, sulla base di programmazioni disfunzionali della quale si è imbevuta. La mente è capace di bloccare l’Amore come la paura, la rabbia come la Compassione, la tristezza come l’Entusiasmo e la Gioia. Nella mia esperienza ho incontrato molte persone che bloccano sistematicamente con la loro mente la rabbia e il risentimento perchè queste sono emozioni che uno spiritualista non dovrebbe provare; così come ho incontrato persone che bloccano sistematicamente con la loro mente l’Entusiasmo e la Gioia della loro espressione creativa perchè la mente li autodistrugge e li autosabota in ogni assurdo modo possibile. Nessuno di loro vuole davvero liberarsi dalla prigione che li distrugge; e quella prigione è il Giudice installato nella loro mente.
La Kabbalah insegna che le emozioni sono «middot», ovvero sono «misure». Misure di che cosa? Del nostro stato interiore vero, e dei Comandi Interiori con i quali la nostra mente è programmata a funzionare. Quindi, per un Samurai dello Spirito, una sana gestione delle emozioni comincia da questi primi punti fondamentali:
1. Riconoscere e spegnere qualsiasi giudizio mentale sulla emozione provata; non esistono emozioni giuste o sbagliate; non esistono emozioni positive o negative; esistono emozioni che hanno Vibrazione relativamente differente, le une dalle altre;
2. Lasciare essere e scorrere l’emozione presente in sè stessi accompagnandola con una profonda Consapevolezza su di essa; una Consapevolezza desta, tranquilla, potente, profonda;
3. Addestrarsi a non lasciare che il flusso emozionale ci porti via con sè verso atteggiamenti, comportamenti e azioni disfunzionali e creatrici di sofferenza, per sè stessi e per altri;
Naturalmente, a seguire un Viaggiatore deve compiere altre manovre, per rendere la «misura» delle sue emozioni sempre più indicativa del suo reale Stato di Essere, e sempre più utile alla sua ascensione spirituale. Una parte di queste manovre è stata descritta nel documento Vademecum per disperdere le tenebre. Questi primi punti sono gli elementi fondamentali della relazione che un Viaggiatore pone in essere con le sue emozioni. Le emozioni sono come i pensieri: gli esseri umani credono di essere le une e gli altri, e invece le une e gli altri sono semplicemente manifestazioni della vastità del suo ESSERE, che ne è infinitamente superiore.
Comprendo che anche soltanto questi primi punti basilari possano rappresentare una sfida colossale per un essere umano. Attualmente, su questo pianeta vi sono pochissimi esseri umani davvero interessati ad esercitare una sana gestione delle proprie emozioni come «misure» della propria ascensione spirituale. Tuttavia, in questo documento vi sono dei semi potenti e profondi; se essi riescono a fare presa in un terreno fertile, possono produrre eventi e comprensioni profonde nel personale vissuto.
Le uniche emozioni negative sono quelle a cui la mente oppone resistenza. E fai Attenzione: non stiamo parlando solo di rabbia, paura o sofferenza; potresti stare resistendo e cancellando a te stesso persino la Gioia. Persino l’Entusiasmo. Persino l’Amore.