Il Non-Giudizio verso gli altri
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Il Non-Giudizio è una poderosa pratica spirituale di Lavoro su sè stessi: e come tale, in esso non vi è niente di facile. Stiamo conoscendo e portando a Consapevolezza dei meccanismi della Natura Terrestre che sono radicati nel comportamento umano da decine di migliaia di anni. Ma questo non deve nè scuoterci, nè spaventarci. Perchè l’Intento di qualsiasi serio Viaggiatore Spirituale, è quello di trasformare sè stesso in qualcosa di splendidamente superiore alla accozzaglia da cui è partito qualche anno fa. Qualche decennio fa.
Il Non-Giudizio verso gli altri è una applicazione pratica e concreta del Governo della Parola. Per un Samurai dello Spirito, governare la Parola non significa stare in Silenzio, anche se, lo confesso, più un Viaggiatore ascende e più tace. Nella Crescita Spirituale, governare la Parola significa concedere sempre più il suo utilizzo alla Natura Solare in sè stessi; ed è questo il vero sforzo, la vera Sovralimentazione del Non-Giudizio verso gli altri. Perchè può non sembrarti così; ma se ti cimenti nel Non-Giudizio, scopri quanto facilmente la Natura Terrestre in te si esprime attraverso le tue parole di giudizio verso gli altri.
Come ora ben sappiamo, il Giudizio è una misura espressa in Parola e intessuta di emozione reattiva. Quindi, si tratta di una misura sbagliata, superficiale, corrotta, perchè inquinata dalla personale reattività emozionale. La reattività restringe la Coscienza, polarizza la mente in due sole fazioni, e chiude la Percezione dallo scenario: che valutazione, che discernimento della Realtà potrà mai venirne fuori? Un giudizio, appunto.
Questo passaggio che ho appena riportato è una esperienza percettiva; e fintanto che non la trasformi in esperienza percettiva, non puoi renderti davvero conto di quanto nefasto sia questo processo. Ma dato che siamo in un processo di Lavoro su noi stessi per mettere in Governo il meccanismo del Non-Giudizio, e dato che vogliamo procedere senza fretta, è il momento di stimolare la nostra Meditazione su una domanda fondamentale collegata a questo scenario.
Perchè giudichi gli altri? Perchè io giudico gli altri? Perchè gli esseri umani si giudicano continuamente gli uni con gli altri? Perchè gli esseri umani si gettano addosso uno con l’altro, da decine di migliaia di anni, una infinita quantità di letame attraverso i loro giudizi?
Sei seduto insieme ai tuoi amici al vostro bar preferito. Siete seduti comodi, è una giornata meravigliosa, siete tra amici, tutto concorre a poter trascorrere un buon Tempo insieme, rilassati, sereni, con la giusta Gioia di stare insieme. Perchè parte il giudizio, la critica, la condanna, il gossip, la distruzione di massa? Perchè gli assenti sono i destinatari costanti e supremi di questo lerciume di Energia? E se domani sarai tu ad essere assente, che diranno di te in tua assenza i tuoi (presunti) amici?
La risposta a queste molteplici domande è unica per tutte. E’ una sola, ed è giusto e opportuno che tu faccia amicizia con essa. Perchè se vuoi fare un corretto e profondo Lavoro su te stesso per condurre a Governo il Non-Giudizio, devi conoscere le cause per cui giudichi gli altri senza controllo, a volte persino cercando di trattenerti senza riuscire ~ e come te ne accorgerai, quando il tuo Lavoro si intensificherà.
Perchè gli esseri umani si giudicano continuamente gli uni con gli altri, criticando e condannando e distruggendo continuamente?
Una persona giudica continuamente tutto ed ogni cosa
perchè ha PAURA DELLA VITA.
Nel tentativo di controllare la Vita, e quindi cancellare questa paura basilare che abita nel profondo ogni essere umano naturale, la persona esprime con la sua Parola giudizi su tutto, sugli altri, su sè stessa, su ogni cosa.
La paura della Vita è il motivo per il quale il giudizio si è radicato nel comportamento umano naturale; sono decine, forse centinaia di migliaia di anni che lo esercitiamo. Tutte le forme di giudizio, sia verso gli altri, sia verso sè stessi, sottendono questa unica causa: la PAURA DELLA VITA. Che significa, nel concreto? Cerchiamo di comprenderlo con un esempio facile.
Ecco il tuo amico che al bar si alza in piedi, e inizia a giudicare la vostra amica (assente) che sta organizzando la sua prima mostra di pittura. Dice che non ha Talento, che è una sprovveduta; critica la sua impresa, afferma che non andrà da nessuna parte. E’ obbligato a parlare in questo modo da qualcosa o qualcuno? NO. Potrebbe starsene zitto e astenersi dal parlare? SI, e se lo facesse, questo sarebbe un concreto atto di Lavoro su sè stesso per stabilire il Non-Giudizio come comportamento di default della sua interiorità. E allora, perchè lo fa? Perchè giudica?
Il giudizio sottende il desiderio di cambiare qualcosa
che è, che sta accadendo o potrebbe accadere,
per uniformarlo ai propri personali parametri.
Il desiderio di cambiare qualcosa
che è, che sta accadendo o potrebbe accadere,
origina dalla paura
che ciò che è, che sta accadendo o potrebbe accadere,
possa portarmi una perdita, uno svantaggio, un danno,
una sconfitta, una rovina.
La paura verso qualcosa che è, che sta accadendo o potrebbe accadere,
è PAURA DELLA VITA.
Un essere umano giudica perchè ha paura. Ha paura della Vita. Non ha fiducia in essa. Teme che la Vita possa togliergli, per mano della sorte, o per mano cattiva di altri esseri umani, quello a cui è attaccato, quello a cui tiene e dà valore.
Questa è l’anatomia di qualsiasi giudizio. Ogni giudizio è una espressione di paura personale. Ogni giudizio è un tentativo di sconfiggere, allontanare, la paura basilare che un essere umano ha nei confronti della Vita.
E allora, il tuo amico che giudica la vostra amica pittrice assente, in Realtà ha paura. Ha paura, e questa paura riguarda LUI. Sta esprimendo la SUA paura nei confronti della Vita, mascherata da giudizio. In qualche modo, per qualche motivo, la vostra amica pittrice stimola in lui la PAURA DELLA VITA; e allora lui insorge e giudica per esorcizzare questa paura, allontanarla, gettarla via da sè, attraverso il suo giudizio.
Osserva. Entra in introspezione profonda. Percepisci. Qui non ha importanza quello che fanno o non fanno gli altri. Qui ha suprema importanza quello che fai o non fai TU. Ogni giudizio che affermi è una espressione che sta mascherando la tua PAURA DELLA VITA. Non importa se verso gli altri, verso te stesso, verso Dio Benedetto che dovrebbe fare le cose meglio secondo i tuoi parametri. Osserva in profondità. Scopri se è così.
Quando realizzi che ogni tuo giudizio è una espressione di paura che riguarda te, che si muove dentro di te, allora il Non-Giudizio comincia ad assumere contorni sempre più nitidi. Sempre più definiti. Sempre più utili. Sempre più necessari. Giudicare è come tentare di fermare il vento con le mani; puoi giudicare tutta la Vita senza ottenere da questo niente altro se non distruzione, depotenziamento, napalmizzazione di amicizie, di famiglie, di occasioni, di possibilità, di tesori. Vorresti cancellare la tua paura, controllare la Vita; e invece con i tuoi giudizi la distruggi.
Il contrario della paura non è il Coraggio. Coraggio è agire in modo forte e centrato nel bel mezzo della propria paura, e nonostante la propria paura. Tu sai quale è il vero contrario della paura. E sai che l’Addestramento a raggiungere questo vero contrario è la vera Crescita Spirituale. Per te, per me, per tutti noi.
Smettere di giudicare gli altri è iniziare a smettere di avere paura della Vita, e spostarsi verso un’altra sintassi di Vita che si apre verso lo Spirito. Perchè la paura è soltanto una semplice barriera. E perchè avere paura della Vita non serve a niente.