30 minuti per contattare Essenza – parte 1
Come abbiamo visto nel documento che approfondisce Alchimia del ritorno alla propria Essenza, in noi esiste una istanza creatrice sottile, nascosta, celata, che dà forma, Vita e sostanza alle sue creature, ovvero i ruoli che riveste nel mondo per imparare a conoscersi come Scintilla emanata dal Creatore Supremo, ovvero Dio Benedetto.
Una metafora che si avvicina a questa immagine è quella dell’attore e del personaggio: un attore è l’istanza che dà forma, Vita e sostanza ad una creatura, un personaggio, che senza l’attore non esisterebbe affatto. Nella Vita, gli esseri umani naturali, come attori incoscienti, creano personaggi che poi sciabordano su di essi; e l’attore si addormenta dentro il ruolo che ha imparato a rivestire. Spesso, un unico e solo ruolo in tutta la propria esistenza.
Un Viaggiatore Spirituale ha la necessità non eludibile di ritornare all’attore, all’istanza creatrice, a IO·REALE sottile, nascosto, celato dietro ogni suo ruolo nel mondo. Egli deve conoscere sè stesso – NOSCE·TE·IPSUM – come Creatore dei suoi propri ruoli. Il motivo per il quale questo passaggio è fondamentale nel percorso spirituale di un Viaggiatore, è descritto – in parte – nel documento Alchimia del ritorno alla propria Essenza, sopra indicato. Ma come procedere in questa direzione?
Un Esercizio di Lavoro raccomandato per la stragrande maggioranza di noi è quello che introdurremo a seguire. Si tratta di un Esercizio che opera una reale separazione tra il sottile e lo spesso, perchè la introduce nello SpazioTempo, quindi nel dominio della Personalità. Operando questo semplice Esercizio – che richiede un massimo di 30 minuti di una giornata – per un certo continuato numero di giorni, il Viaggiatore comincia a percepire che il suo ruolo, o la serie dei suoi ruoli, non rappresentano la sua Totalità. Il Viaggiatore inizia a percepire che vi è qualcosa, di profondo, di celato alla sua stessa iniziale Percezione, che dà forma, Vita, sostanza, Energia, a tutta la serie di ruoli che poi indossa nel mondo.
Questo Esercizio è semplice, ma in Realtà è potentissimo nel mostrare la ribellione della Personalità alla sua possibilità. Inoltre, non è adatto a tutti indistintamente, ma soltanto agli individui che hanno tutta una serie di impegni costanti, continui e senza fine in tutti i loro giorni, dovuti ai molteplici ruoli che assumono. Chi trascorre la sua Vita in larga parte da solo per conto suo, o isolato per lungo tempo nel suo proprio mondo, in generale non trae beneficio dalle modalità di questo Esercizio; avrebbe la necessità di un altro tipo di attività, non descritta in questo documento.
Per prima cosa, isoliamo 30 minuti consecutivi di sicurezza della nostra giornata. Devono essere 30 minuti di sicurezza, ovvero 30 minuti in cui tutto ciò di cui abbiamo Responsabilità è protetto e al sicuro. Questo Esercizio non è fuggire dalla propria Vita, ma imparare tantissime cose su chi la sta creando, quindi un Viaggiatore deve prendere tutte le precauzioni affinchè questo periodo non gli crei ostacoli non necessari. Se le condizioni di Vita lo permettono, isolare tutti i dispositivi elettronici di contatto in modo da non essere disturbati sarebbe una ottima scelta. Ma tutto deve sempre essere armonizzato con la sicurezza e la Responsabilità che dobbiamo eventualmente garantire. Usiamo la testa, e adoperiamoci per non essere stupidi.
Una volta creato questo Tempo di 30 minuti, è ora necessario accompagnarlo con lo Spazio. Rechiamoci in un luogo della nostra dimora, o altro luogo protetto, intimo, nostro, personale, dove possiamo essere da soli con noi stessi, sempre rispettando i vincoli della sicurezza e della Responsabilità in relazione a tutti i nostri impegni e a tutti i nostri cari. In questo Spazio personale, deve esserci tutto quello che ci permetta di essere creativi; ma nel Tempo di pratica non devono entrare i nostri ruoli. Per esempio, se uno dei nostri ruoli è programmatore di computer, un computer può essere presente nel nostro Spazio di pratica, ma il ruolo di programmatore deve essere deposto per 30 minuti. Altrimenti, che senso ha ritornare ad assumere il ruolo di programmatore? Tanto valeva fare 30 minuti di straordinario in ufficio.
Una volta stabilito lo SpazioTempo di pratica, entriamo in esso, e attiviamo un riferimento di 30 minuti. Al suo interno, lasciamo andare qualsiasi riferimento collegato a tutti i ruoli abitualmente assunti nella Vita quotidiana – il lavoro, i ruoli familiari, le attività sociali, ecc. – e restiamo semplicemente in questo SpazioTempo, da soli con noi stessi, in una forma creativa ed aperta.
In questo SpazioTempo di 30 minuti, dobbiamo essere aperti e creativi. A cosa? A qualsiasi cosa sorga nella nostra interiorità che non sia collegata ad uno qualsiasi dei propri ruoli da noi ben conosciuti. Se non lo siamo mai nella nostra Vita, diventiamo poeti, disegnatori, oppure danzatori, pittori, scrittori di storie brevi; seguiamo l’Ispirazione, qualsiasi essa sia, senza alcuna censura preventiva; sorge in noi il desiderio di decorare il legno, leggere un libro, scrivere una Ispirazione, cercare qualcosa su Internet su una nuova attività da approfondire? Azione. In questi 30 minuti, siamo come bambini, ma con la Saggezza acquisita fino adesso. Liberi di esplorare e creare qualsiasi cosa, senza giudizio e senza auto-valutazioni censorie di distruzione e di incapacità.
Un aspetto fondamentale della nostra Essenza è la sua spontanea creatività. Per ritornare verso la nostra Essenza, dobbiamo quindi contattare e valorizzare la nostra personale creatività; ma per valorizzarla, dobbiamo permettere la sua espressione, che abitualmente viene repressa e soffocata dalla coltre della Personalità. Con le sue cose da fare, i suoi doveri da assolvere, i suoi giudizi di giusto/sbagliato da diramare, la Personalità è come un vegliardo incastrato in tre o quattro cose, mentre un infinito Mare di potenzialità e possibilità circonda e avvolge tutto e ogni cosa. In questo Esercizio, in questi 30 minuti, usciamo da tre o quattro cose, ed entriamo spontaneamente a bagnarci in questo Mare di potenzialità infinite.
Per non rendere questo documento troppo lungo, per ora ci fermiamo alle coordinate spazio-temporali di questo Esercizio. Nel prossimo documento di questa serie, approfondiremo perchè questo Esercizio è importante, quali effetti produce, e come avviene in esso Alchimia che separa il sottile dallo spesso; Alchimia che separa la Personalità che agisce e si vede, da IO.REALE che muove i fili, invisibile, celato, e silenzioso.