Sonno, veglia, e stato di Coscienza di Sé
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In genere, un essere umano è convinto di essere sveglio e di essere consapevole; perchè mettendo in relazione il suo stato di veglia con quello del sonno fisico, misura delle differenze percettive e delle possibilità che distinguono i due stati. Apparentemente, nello stato di veglia può fare qualcosa che nel sonno non può fare. Apparentemente, scivolando nel sonno fisico, la Coscienza e le Percezioni sensoriali si spengono, cosa che non avviene nello stato di veglia.
Ciò porta a distinguere ai suoi occhi questi due stati in termini di Consapevolezza. Cioè a dire, quando sono sveglio sono consapevole, quando dormo non lo sono.
La Scienza Iniziatica ci indica che tale distinzione è un inganno percettivo. Un Lavoro Spirituale su sè stessi operato su Linee corrette ci conduce presto a realizzare con lucida chiarezza che quello che l’essere umano chiama stato di veglia è uno stato di sonno reattivo nella sua mente. Nello stato di veglia ordinario un essere umano dorme nella sua mente, nello stato di sonno ordinario egli dorme nel suo corpo fisico. Quando una persona dorme nella sua mente, le stesse reazioni reattive automatiche si mettono in moto da sole in conseguenza degli stessi stimoli, ogni giorno, ogni volta, per tutta la Vita. E così, la persona vive sempre nello stesso modo, veglia o sonno fisico.
Immagina di osservare una persona che reagisce sempre nello stesso modo a seguito di uno stesso stimolo, senza avere alcuna consapevolezza o controllo su tale reazione. Immagina di osservare questo meccanismo in funzione sempre nello stesso modo per anni e anni. In termini di Consapevolezza, come chiameresti questa condizione? Questo non può chiamarsi altro che sonno. Premo un tasto di una persona, ottengo una reazione reattiva disfunzionale. Diciannove anni dopo, premo lo stesso tasto nella stessa persona, ed ottengo il medesimo risultato reattivo disfunzionale.
Il Cammino Spirituale può condurti un giorno a vedere davvero, con i tuoi occhi, un essere umano reagire sempre nello stesso modo a seguito di una stessa causa, ogni volta così da anni e anni, senza avere alcuna consapevolezza o controllo su tale reazione. Con una punta di ironia, o con un velato orrore di fondo, potresti vedere con i tuoi occhi che quell’essere umano sei tu. E da qui, una Realizzazione, come un Satori: lo stato di veglia non implica la Consapevolezza. Lo stato di veglia non implica la capacità di cambiare il proprio comportamento, che può originare soltanto dalla Consapevolezza. Per cambiare sè stessi, è necessario salire ad un altro livello di Coscienza.
Un Esercizio Spirituale molto semplice ci rende chiaro ed autoevidente come nello stato di veglia noi dormiamo nella nostra mente per la maggior parte del Tempo. Questo Esercizio può accompagnarci a comprendere che l’ordinario stato di veglia è molto più simile al sonnambulismo di quanto possiamo pensare. Con le dovute e giuste precauzioni, possiamo praticare questo Esercizio ovunque, in qualsiasi momento: seduti, persino camminando.
Poniamoci in stato di quiete, ovunque siamo ed in qualsiasi modo preferiamo, ed impegniamoci per almeno due minuti ininterrotti a spostare la nostra Attenzione dalle chiacchiere senza sosta della mente per stabilizzarla nelle Percezioni del Momento Presente raccolte dai nostri sensi fisici e sottili. Suoni; odori; oggetti e cose che vediamo con gli occhi; il contatto della pelle con il mondo, con il vento, con il Sole.
Percepiamo il mondo QUI ed ORA attraverso i nostri sensi; invece di affondare con la nostra Attenzione nei pensieri automatici della Mente di Superficie, usciamo dalla mente. Stabilizziamo Attenzione sulla Percezione dai sensi, momento per momento. Questo conduce la mente a rallentare, calmarsi, avvicinarsi ad uno stato di Silenzio Interiore.
Dopo pochi secondi, la Mente di Superficie inizierà a reclamare la nostra Attenzione, scatenando pensieri del tipo “basta perdere tempo in questo modo” ~ “ok, due secondi bastano” ~ “va bè, ho capito, questa cosa mi è chiara” ~ ‘sta cosa non fa per me. Piuttosto, facciamo …” ecc. ecc. Non ascoltiamo questi reclami. Ritorniamo continuamente, in questi due minuti, a stabilire la nostra Attenzione nella Percezione dai sensi.
La pratica di questo Esercizio con una certa costanza nel corso di più giorni farà emergere alla Coscienza una serie di realizzazioni interessanti e profonde relative agli stati di Coscienza accessibili ad un essere umano.
1. Durante la pratica dell’Esercizio, le preoccupazioni, lo stress, la fretta, i pensieri fuori controllo per alcune persone anche nemici di sè, tutto questo letteralmente svanisce. Ma allora chi è che crea tutto questo? Esiste nella Realtà? Oppure esiste soltanto quando Attenzione è affondata nella nostra mente?
2. Le nostre Percezioni, la nostra Presenza, la nostra integrazione con il mondo intorno a noi, si potenziano esponenzialmente durante l’Esercizio. Quale è la prova? Il nostro RICORDO molto più lucido e intenso delle Percezioni ricevute durante la pratica, che permane quando essa è finita. Cioè a dire, se in genere una giornata passa via e di essa ci ricordiamo poco o nulla ~ stato di veglia ~ negli istanti dell’Esercizio la nostra Consapevolezza, e successivamente il nostro Ricordo dell’esperienza, sono molto più amplificati e chiari. Non è forse come se fossimo stati più svegli, più attenti, più vivi di fronte alla nostra Vita, nei momenti dell’Esercizio?
La pratica di questo Esercizio Spirituale, semplice soltanto in apparenza, è una Porta che apre al terzo stato di Coscienza accessibile ad un essere umano, dopo lo stato di sonno fisico e lo stato di veglia: lo stato della Coscienza di Sè come IO·SONO. La Coscienza di Sè come di IO·SONO è uno stato di Coscienza superiore allo stato di veglia ordinario, perchè in questo stato Attenzione e Consapevolezza operano attivamente ad un potenziato livello di intensità. Lo stato di veglia può non implicare nè Attenzione, nè Consapevolezza: un essere umano può essere desto dal sonno fisico, ma completamente addormentato dentro la sua mente. Lo stato di Coscienza di Sè è uno stato di Coscienza superiore, perchè in questo stato un Individuo sente e ricorda sè stesso come ESSERE, attraverso un retto utilizzo di Attenzione e Consapevolezza.
Per salire alla Coscienza di sè stessi come IO·SONO, occorre come prima cosa tirare fuori Attenzione dalla nebbia mentale in cui cade costantemente annegata, in questo modo addormentando la nostra Consapevolezza. La pratica spirituale regina del Governo della Attenzione è la Meditazione; l’Esercizio Spirituale presentato in questo documento funziona anch’esso allo scopo.
Salire allo stato di Coscienza di Sè alimenta la massa animica solare di un Individuo, aumenta il suo Stato di Essere, costruisce il suo Corpo di Gloria. Aumentare il proprio Stato di Essere significa crescere spiritualmente, evolvere, ascendere verso lo Spirito. Esattamente ciò che desideriamo per la nostra Vita, e il motivo per cui lavoriamo su noi stessi con grande dedizione.
Estrai Attenzione dalla tua mente; stabiliscila nel Momento Presente attraverso le Percezioni dei sensi, e mantienila qui. Questo è un Esercizio di Meditazione molto potente, che puoi praticare ovunque e in qualsiasi momento, che costruisce la capacità di accesso allo stato di Coscienza di Sè. Uno stato di veglia potenziato, perchè in esso si attivano tutte le Qualità Superiori di un Individuo, tra cui Attenzione e Consapevolezza.
Lo stato di Coscienza di Sè come IO·SONO è dove i Samurai dello Spirito vogliono vivere la loro Vita, quanto più spesso la loro Energia gli permette. Perchè questa posizione interiore potenzia i loro risultati, potenzia la loro mente, affila la loro Attenzione, apre ed estende la loro Consapevolezza; e così la Vita diventa profonda, efficace, di qualità, piena fino all’orlo. Straordinaria, come è in Realtà.