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Sciogliere l’autogiudizio distruttore di sé


Pubblicato in data 29/07/2023
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Sciogliere autogiudizio distruttore di sé

Sciogliere l’autogiudizio distruttore rivolto verso sè stessi è un fondamentale passo di Purificazione della propria interiorità. E’ una pratica spirituale di grandissima importanza nella Crescita Personale e Spirituale di un Individuo.

Tutti gli esseri umani giudicano continuamente sè stessi, autoinfliggendosi sentenze crudeli e implacabili che li condannano ad una sofferenza senza fine. Gli esseri umani naturali ci sono dentro fino al collo, e non ne sanno nulla, perchè senza Consapevolezza un essere umano non è niente, e non sa niente. Ma anche una infinita quantità di Viaggiatori Spirituali continua per anni a stare dentro autogiudizi distruttori di sè, pur diventando sempre più consapevoli della sofferenza che questo processo infonde nella loro interiorità.

Spiritualità, per chi ancora nutrisse qualche dubbio su che cosa sia, significa procedere verso la fine della sofferenza. Il Maestro Buddha Shakyamuni è stato molto chiaro su questo; quindi, se dentro di te vi sono giudizi che rivolgi a te stesso che continuano a creare sofferenza emozionale, la tua mente e le tue emozioni hanno bisogno di essere purificate attraverso lo scioglimento del tuo inutile autogiudizio.

In questo documento metteremo insieme i passi operativi per disciogliere in modo disciplinato e persistente l’autogiudizio distruttore di te stesso. Passi operativi da applicare nel quotidiano in modo costante e concertato.

Il primo passo operativo di scioglimento dell’autogiudizio distruttore di sè, è riconoscere quale è il tono vibrazionale specifico della continuità di giudizio che rivolgi verso te stesso. Come ora sappiamo, esistono due toni vibrazionali polari fondamentali di questa continuità di giudizio: o tendi a comportarti come una vittima piagnucolante, o tendi a comportarti come un vanaglorioso arrogante. Per tutti i dettagli su come riconoscere quale tono vibrazionale sia prevalente nella tua interiorità, torna a rileggere il documento Il Non-Giudizio verso sè stessi.

Per riconoscere il tono vibrazionale di autogiudizio a cui ti conformi, devi osservare con Consapevolezza quali sono i contenuti prevalenti di giudizio, in forma di dialogo interiore, che si manifestano nella tua Coscienza in forma di pensieri; quali pensieri ti rivolgi abitualmente nel quotidiano quando sei alle prese con le situazioni di ogni giorno. Quando stai creando qualcosa; quando stai svolgendo un lavoro; quando stai condividendo con il mondo i frutti delle tue opere, del tuo lavoro, della tua Arte; quale è il contenuto dei pensieri che va in scena abitualmente in queste situazioni nella tua mente? Da questa Consapevolezza riconosci il tono vibrazionale fondamentale di giudizio a cui ti conformi, se vittima o vanaglorioso; e riconosci anche l’intensità di questo tono, ovvero quanta reattività e quanta sofferenza emozionale questo autogiudizio muove dentro di te.

Prima di procedere oltre, è necessario tornare a connetterci con un Principio Spirituale fondamentale insegnato e trasmesso dalla Scienza Iniziatica, che rappresenta il cardine focale di questa nostra pratica.

Qualsiasi condizione interiore di polarizzazione emotiva deve essere riportata nel punto di Equilibrio mediano attraverso l’utilizzo delle Potenze del Pensiero. Il punto di Equilibrio mediano è il luogo interiore di massimo accordo e di massima vicinanza con i Piani Spirituali Superiori.

Che cosa rappresenta il Punto di Equilibrio mediano nella tua interiorità? Il Punto di Equilibrio mediano è il luogo interiore in cui i pensieri che stai coltivando generano una sensazione ed un Sentimento di Equanimità.

EQUANIMITÀ è il sereno e calmo Stato Interiore che sorge da assenza di attaccamento, assenza di avversione, assenza di ostilità.

Ogni volta che riconduci un giudizio al Punto di Equilibrio Mediano, il giudizio si scioglie, si annichila. Sciogliendosi la polarizzazione emotiva, la sofferenza emotiva che ne è conseguenza scompare, perchè tu stai soffrendo a causa dei pensieri polarizzati che pensi nella tua mente. Un pensiero polarizzato è un pensiero bianco/nero, ragione/torto, giusto/sbagliato, vittima/vanaglorioso: quindi, più ti giudichi una vittima, più soffrirai della tua tristezza, della tua apatia; più ti giudichi un superiore vanaglorioso, più soffrirai della tua rabbia, della tua amarezza, del tuo rancore.

Il Punto di Equilibrio Mediano è il Punto di Equanimità. Le due posizioni interiori sono la stessa posizione, e sono sinonimi. Raggiungere il Punto di Equanimità rispetto ad una polarizzazione emotiva significa sciogliere la sofferenza emotiva, e condurre la mente al suo massimo livello di sanazione, qualità e performance. Un giudizio è una evidente polarizzazione emotiva: ecco quanto è importante raggiungere il Punto di Equanimità nel Cammino Spirituale di un Individuo.

Per raggiungere il Punto di Equanimità è necessario utilizzare saggiamente le Potenze del Pensiero. Perchè è attraverso il Pensiero che ti giudichi; è attraverso il Pensiero che ti infliggi continuamente sentenze di crudele condanna; è attraverso il Pensiero che produci sofferenza emozionale dentro di te. Quindi, per risolvere lo scenario devi operare nel Pensiero, e trasformare il giudizio polarizzato in PENSIERO EQUANIME.

Il secondo passo operativo di scioglimento dell’autogiudizio distruttore di sè, è quindi quello di applicare Pensiero Equanime al tuo autogiudizio prevalente, al fine di sciogliere l’autogiudizio, disciogliere la polarizzazione emotiva, e quindi la sofferenza interiore che ne deriva. Il Pensiero Equanime dipende dal tono vibrazionale personale di autogiudizio; se tendi ad essere vittima, devi applicare un Pensiero Equanime diverso da quello che utilizzeresti se tendi ad essere vanaglorioso.

In altre parole, se riconosci di tendere ad autogiudicarti come vittima, è necessario applicare Pensiero Equanime sul tuo auto-giudizio come stupido, incapace, debole, brutto, inadatto, e simili. Se riconosci di tendere ad autogiudicarti come vanaglorioso, è necessario applicare Pensiero Equanime sul tuo auto-giudizio come superiore a tutti, il migliore, il più bravo, il numero uno, e simili.

Il Pensiero Equanime si applica all’autogiudizio attraverso le Affermazioni. Specifiche Affermazioni ripetute nel Pensiero in modo costante, persistente, ogni volta che compare alla Consapevolezza un autogiudizio polarizzato, sciolgono l’autogiudizio mentale, la polarizzazione emotiva, le emozioni reattive e la sofferenza emozionale, un Atomo alla volta. Ripetere le Affermazioni in Parola pronunciata, laddove possibile, potenzia ancora di più il loro effetto disciogliente dell’autogiudizio.

Ecco una lista di tre possibili Affermazioni da ripetere nella propria mente se il proprio tono vibrazionale di autogiudizio è quello di vittima piagnucolante e pozzangherosa:

1. Io posso fare qualsiasi cosa.
Io posso riuscire.

2. Io sono perfettamente in grado di manifestare qualità di altissimo livello.
3. La qualità della mia espressione diventa
sempre migliore / sempre più potente / sempre più efficace

Ecco una lista di tre possibili Affermazioni da ripetere nella propria mente se il proprio tono vibrazionale di autogiudizio è quello di vanaglorioso arrogante, pesante e borioso:

1. Non ha alcuna importanza che io sia il più grande.
Ha importanza che io sia libero.

2. Io esprimo il mio meglio in totale Umiltà,
e poi rilascio completamente alla Vita qualsiasi risultato.

3. Più desidero essere il numero uno,
più vivo nella sofferenza di non esserlo.

Ricordiamo con Attenzione e Consapevolezza quale è l’obiettivo di questa Pratica Spirituale potente e trasformativa. La pratica dell’Esercizio Spirituale di discioglimento dell’autogiudizio distruttore di sè, in Silenzio e Persistenza, ha questi molteplici importantissimi obiettivi:

disciogliere la inutile sofferenza emozionale generata dai nostri continui falsi autogiudizi; una sofferenza autoinflitta veramente inutile;

espandere la qualità delle nostre Creazioni e della nostra Vita, smettendo di essere i primi distruttori di noi stessi;

purificare la nostra mente da pensieri polarizzati disfunzionali, inutili e inefficaci;

portare Calma, Serenità, Pace, Armonia nella nostra interiorità;

raggiungere il Punto di Equanimità;

Raggiungere il Punto di Equanimità è lo scopo più importante tra tutti, la causa da cui tutto il resto scaturisce. Il Punto di Equanimità è il Portale del Cielo Spirituale di ogni Individuo. Il Punto di Equanimità e il Portale di massima qualità di ogni gesto e di ogni Creazione.

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Questo è uno dei più profondi e significativi saggi scritti dal filosofo americano Ralph Waldo Emerson, nel 1841. In esso, viene elaborato e condiviso con noi l'operato silenzioso ed inarrestabile di una misteriosa corrente del mondo, che sfugge o non viene notata dalla stragrande maggioranza degli umani; eppure, una corrente che scorre silente ed implacabile tra le ere, e nella storia delle persone e delle cose. Ciò che fai, ti ritorna indietro, e diventa tuo Maestro di esperienza: la Compensazione supera la giustizia umana, che non vede o finge di non vedere alcune cose per suo proprio tornaconto personale; la Compensazione è il Ministro che si assicura che venga compiuta la Giustizia Divina.



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