Diradare la nebbia sulla Via
Non mi sembra di andare da nessuna parte. E’ la strada giusta? Oppure no? Ma che dovrei fare?
Quante volte, nella nostra Vita, ci ripetiamo interiormente queste domande? Quante volte ci sforziamo di voler capire l’interezza, la meraviglia, la trama del tessuto mettendo al microscopio una sola singola parte? Quante volte cerchiamo di capire qualcosa senza agire per viverlo? Quante volte scivoliamo via dal Momento Presente per chiederci ” Si, ma che cosa… ? ” ( riempire i puntini con dubbi random ).
Ci sentiamo confusi. Stiamo cercando di capire dove stiamo andando, che cosa stiamo facendo, ma la nostra Mente di Superficie non riesce a cavarne nulla, e così in noi si liberano emozioni di confusione. Non è così?
Non può che essere così. Non è la Mente di Superficie il veicolo deputato alla comprensione della Via verso l’espansione della Consapevolezza. Quando finalmente capiremo che non c’è niente da capire, ma tutto da vivere? Quando finalmente ci abbandoneremo all’esperienza e lasceremo perdere le spiegazioni? Ma chi se ne frega di capire, se possiamo vivere ed esperire direttamente il maestoso mistero di questo Universo meraviglioso?
La confusione è la manifestazione di un contrasto, di una divisione in atto. Qualcosa in noi sta spingendo decisa ed inesorabile verso una direzione, qualcos’altro si oppone ben sapendo che questo significherà la fine del suo dominio di follia immortale. Nel mezzo di questa frattura, si librano emozioni di confusione, e la nostra identità oscilla. Quando siamo svegli, ma svegli davvero, la confusione scompare. Non c’è più. Non è forse vero?
Nella mia esperienza personale questo è vero. Senza alcun dubbio.
Noi sappiamo quello che dobbiamo fare, e sappiamo come farlo. Quando siamo allineati con nostro Sè Infinito in espansione, non ci sono dubbi, ma solo possibilità. Poi, l’Energia per sostenere il Sè Infinito viene meno, e rientriamo nel dominio della meccanicità, dove c’è confusione, paura, incomprensione. Dove 2 + 2 fa sempre 4. Dove la magia della Vita è oscurata da elettricità neuronica. Non possiamo diradare la nebbia sulla Via cercando di capire con la mente come farlo, o cercando di vedere qualcosa al di là di essa usando il veicolo sbagliato.
E allora che fare?
Due sistemi infallibili diradano la confusione: uno è la Presenza, l’altro è l’Azione. Non può esistere confusione se siamo in Azione, e non possiamo assolutamente essere confusi in stato di Presenza. Unire insieme queste due cose, cioè agire in stato di Presenza, è la fine senza appello della confusione. Il suo palesarsi come illusoria. Il suo sciogliersi, come neve all’equatore.
Dunque, lasciamo stare domande, valutazioni e calcoli, e dedichiamoci senza tregua ad agire, ed al radicamento dello stato di Presenza. Non solo in contesti protetti, come la Meditazione, o la pratica marziale o energetica. Ovunque. Dal fruttivendolo. Mentre leggiamo, scriviamo, lavoriamo, componiamo, assembliamo. Mentre laviamo i piatti. Più che mai quando interagiamo con altri esseri umani, che è lo spazio-tempo dove con maggiore ed irrisoria facilità cadiamo nel sonnambulismo.
Questo processo smantella la confusione. Questo processo dona chiarezza, e possibilità.
Se sei in confusione stai dormendo. Se osservi la confusione ti stai svegliando. Se agisci al di là della confusione, sei un essere libero.