I Giorni del Nulla
Ciclici, inesorabili, ineludibili. Arrivano inaspettati, almeno per chi non ne conosce l’esistenza. Sono necessari, eppure al loro arrivo il nostro primo istinto è fuggire ovunque purchè sia. Sono i giorni in cui la Vita si ritrae in sè stessa, lo slancio si disperde, le motivazioni tremulano indistinte come stelle fra le nebbie del crepuscolo. Sono i giorni dello Yin supremo. Sono i Giorni del Nulla.
I Giorni del Nulla hanno una cadenza che si aggira nell’intorno del mese lunare, sebbene non seguano precisamente le fasi del nostro satellite naturale. In linea di approssimazione, sono giorni ciclici che ritornano con una frequenza mensile, e come tale possiamo considerarli. La loro durata è in genere di due, massimo tre giorni consecutivi, raramente di più; uno di essi in particolare è il giorno di picco massimo.
La loro caratteristica principale è l’affievolimento dell’Energia Yang, ovvero creativa, propositiva, attiva, e il corrispondente picco massimo dell’Energia Yin, ovvero ricettiva, contemplativa, silenziosa. Questa fase, del tutto momentanea e naturale perchè facente parte del ritmo della Vita stessa, si manifesta in una diminuzione della vitalità del corpo fisico e in uno stato emozionale privo di slanci di passionalità e di entusiasmo. Improvvisamente le nostre aspirazioni ci sembrano inutili e senza valore. Improvvisamente la Vita perde il nostro interesse. Improvvisamente, non abbiamo voglia di fare niente e di vedere nessuno.
Questo è il principale motivo per cui i Giorni del Nulla sono così temuti dagli esseri umani. Ignorandone la loro suprema utilità, noi li combattiamo o cerchiamo di fuggirli in ogni modo possibile, invece di assecondarne la venuta e facilitarne il percorso. E’ come pretendere che sia sempre estate, o che sia sempre giorno: non funziona. Non è così che funziona la Vita. Meglio lavorare in accordo alle Leggi, piuttosto che combattere contro di esse.
I Giorni del Nulla sono i giorni dello Yin supremo. Conoscendone l’esistenza, e sapendo che non possiamo nè dobbiamo sfuggirli, possiamo cominciare a lavorare in accordo al loro ritmo e alla loro esistenza; possiamo lavorare per usare al meglio possibile i doni e le possibilità che essi ci offrono; ma soprattutto, possiamo lavorare per restare vigili e in guardia, perchè in questa fase i corpi energetici di sofferenza che vivono dentro di noi possono approfittare della situazione per riemergere a chiedere la nostra Attenzione e la nostra Energia.
Per prima cosa, i Giorni del Nulla si annunciano. La nostra sottigliezza, ovvero la nostra capacità di percepire il sottile dentro e fuori di noi che il nostro personale Lavoro Interiore sta approfondendo sempre più, improvvisamente ci rende cosciente un inaspettato affievolimento dell’attività di uno o di tutti i nostri veicoli: il corpo fisico è meno reattivo e vitale del giorno prima; oppure, una strana emozione sta sorgendo dal nulla dentro di noi e rimane senza motivo. Questi segnali indicatori, se il ritmo mensile lo conferma, possono annunciarci l’arrivo dei Giorni del Nulla. E quindi, possiamo prepararci con più Serenità alla loro venuta.
Quando siamo nel mezzo di questa fase, esistono dei segni inconfutabili che ce lo dimostrano. Sentiamo una fortissima esigenza a non fare nulla e a non vedere nessuno. Un obiettivo che ieri ci riempiva di entusiasmo, oggi ci sembra una sciocchezza inutile. Il nostro lavoro che ieri ci appassionava, oggi ci sembra una perdita di tempo. Siamo nel pieno dei Giorni del Nulla; ed è qui, esattamente in questo punto, che la nostra vigilanza deve essere massima: dobbiamo fermamente e costantemente ricordare a noi stessi che stiamo passando attraverso un picco di Energia Yin, e che dunque tutte le valutazioni disfattiste e terribili che la mente meccanica di superficie sta macinando senza sosta dentro di noi non sono vere. Non sono la Verità. La prova di tutto questo è semplice: trascorsi i Giorni del Nulla, queste valutazioni terribili e disfattiste letteralmente scompaiono. Mentre la Verità non scompare mai.
Nei Giorni del Nulla, sarebbe bene assecondarne il ritmo e ritirarsi anche fisicamente dal maggior numero di attività possibili. Questo ne faciliterà il percorso e ne abbrevierà la durata. In questa fase di alta ricettività, la Disciplina più potente e più efficace da praticare è senza dubbio la Meditazione, nel suo aspetto più ricettivo, ancorato al respiro e al momento presente. Più sessioni di Meditazione avremo modo di praticare in questa fase, più asseconderemo pienamente il nostro picco di Energia Yin, più rapidamente torneremo in stato di Equilibrio, che è lo stato naturale di salute, vitalità e benessere.
Inoltre, la Meditazione in questa fase ci aiuterà a comprendere con ancora maggiore chiarezza dettagli ed informazioni su noi stessi, perchè lavorerà in risonanza con un forte momento di Energia Yin dentro di noi. Ecco perchè è così importante ricordare a noi stessi di mantenere quieta la mente in questa fase. Ecco perchè i Giorni del Nulla non sono affatto un dramma da fuggire, ma sono naturali momenti ciclici di riposo e di contemplazione che ci sono quantomai necessari. Se sapremo utilizzare questi giorni per ricaricarci, per riposare, per restare in tranquillità; se sapremo restare senza agitarci, senza fuggire a disperdere vanamente Energia, senza cadere nella trappola della mente che vede tutto nero per sempre, lavoreremo in accordo al ritmo naturale della nostra esistenza, e ne seguiremo il flusso senza forzare e senza azioni fuori sincronia.
Osservate il ritmo della vostra Vita. Osservate la ciclicità delle vostre sensazioni ed emozioni. Presto scoprirete il ritmico pulsare dei Giorni del Nulla. Li riconoscerete, e da quel momento in poi potrete cominciare a lavorare coscientemente in loro accordo.
Non ha senso spingere, se è il momento di arretrare. E arretrare non è per sempre.