Lo Stadio Terra
Nella pratica del Ch’i Kung secondo la Tradizione taoista, i livelli di avanzamento nella raffinazione e nella disponibilità di Energia Interiore sono divisi in tre parti fondamentali.
Queste tre distinzioni non sono però circoscritte al solo ambito della pratica del Ch’i Kung. A ben analizzarle e comprenderle, ognuna di esse è espressione di un elemento astratto ben preciso, e di un ben preciso livello in cui un essere umano si colloca nella sua Crescita Personale, non solo nell’ambito circoscritto della pratica di questa Disciplina. Quindi è molto utile studiare e comprendere questi livelli, o stadi, come sono generalmente conosciuti: perchè essi ci danno preziose indicazioni che poi possono essere trasposte nell’intero tessuto della nostra Vita quotidiana.
Il primo stadio di lavoro nella pratica del Ch’i Kung è conosciuto come lo Stadio Terra. Lo Stadio Terra sono i fondamenti. Sono le radici da cui l’albero può crescere in potenza ed in deliberazione verso il Cielo. Tutti noi siamo affascinati e rimaniamo estasiati dalla contemplazione di un grande albero e delle sue imponenti chiome: ma siamo naturalmente portati ad ignorare il fatto energetico fondamentale che sottende l’opportunità che questo albero ha di essere così bello, forte e potente: le sue radici. Il suo radicamento nella Terra. Tanto più in alto un albero si spinge, tanto più forti e profonde sono le sue radici.
Nella pratica del Ch’i Kung, lo Stadio Terra è lo stadio di Lavoro in cui si elaborano e si perfezionano quei fondamenti che poi impatteranno l’intero svilupparsi della Disciplina, nello stesso modo in cui le radici impattano lo svilupparsi di un albero: la corretta postura; la corretta respirazione; i movimenti fondamentali; l’integrazione tra lo Yi (l’Intento) e il movimento (l’Azione); il movimento rilassato ma non molle; e a la via così.
Lo Stadio Terra è considerato così importante dai taoisti che nelle antiche scuole di arti marziali gli Aspiranti venivano fatti lavorare spesso per anni in una sola, singola postura, che poteva essere la posizione del Cavaliere, o la posizione WuJi, il vuoto prima della Manifestazione. Se l’Aspirante resisteva per anni alla fretta di imparare, e seguiva disciplinatamente questa sola, unica indicazione, questa era la prova vivente, in Azione, del suo cristallino Intento di imparare. E allora, il suo Insegnante o Maestro cominciava ad aprirgli lo Scrigno Mirabile delle sue conoscenze. Si era assicurato nei fatti di non avere a che fare con una zucca vuota.
Ma naturalmente, restare per anni ad approfondire e studiare in Azione, ovvero praticando, la posizione del Cavaliere, produce molteplici effetti, sia materiali che sottili, nel sistema psicofisico del praticante. Questo lo sa bene soltanto chi tra noi conosce e pratica da anni arti marziali interne. Apparentemente, visto dall’esterno, non succede nulla: ma internamente, nei lunghi momenti di pratica silenziosa, l’Energia Jing si sta raffinando, e il Campo del Cinabro Inferiore si sta vitalizzando di Energia. Le radici diventano potenti, e affondano nel nutrimento della Terra.
L’elemento astratto della pratica del Ch’i Kung dello Stadio Terra è ben riassunto in questa frase dell’Insegnante George Charles:
Lo Stadio Terra corrisponde ad uno studio o ad una pratica normale od ordinaria. L’individuo, influenzato dal suo retaggio ereditario, sociale, medico, dalle sue abitudini, dal suo modo di vivere e di lavorare, è spesso perturbato sia dal punto di vista fisico, sia da quello psichico. Mangia troppo, dorme poco e male, non sa più respirare, e non sa più quale atteggiamento assumere in funzione delle circostanze della Vita di tutti i giorni. In una parola, egli è, e rimane, in uno stato di mancanza di Equilibrio e non sa perchè.
E’ esattamente questo il luogo interiore in cui ci ritroviamo, il giorno in cui cominciamo ad aprire gli occhi. Ed è da qui che occorre muovere; è questo il luogo più armonioso da cui procedere, perchè è il luogo in cui siamo davvero, non quello dove immaginiamo o ci illudiamo di essere. Un albero non può crescere se non ha posto in sicurezza ed in profonda stabilità le sue radici: e allo stesso modo noi non possiamo crescere se non abbiamo prima sciolto o risolto i nostri disequilibri psicofisici fondamentali, riassunti mirabilmente nel passaggio precedente.
L’inconveniente è che per sciogliere o risolvere i nostri disequilibri psicofisici fondamentali possono occorrere degli anni. Ma quasi nessuno di noi ha la Pazienza e la Serenità necessarie. Tutti noi corriamo abbacinati verso miriadi di nuove tecniche e nuove tisane psicologiche, ma quasi nessuno si dedica in Silenzio a sciogliere i suoi specifici blocchi emotivi, a normalizzare ed approfondire la sua respirazione, a rilassare muscoli e tendini contratti in modo involontario, seguendo un percorso costante nel tempo. Le luci ci distraggono, ci abbagliano, e dunque corriamo verso di loro lasciando tutto il resto. Restare nella posizione del Cavaliere per anni, anche in modo simbolico, non ci appartiene e non ci interessa.
Lo Stadio Terra è il fondamento e la radice dello Stadio Uomo, da cui mediamente l’essere umano naturale dista eoni. Il senso e l’importanza della pratica nello Stadio Terra, lo lascio in chiosa alla chiarezza cristallina di un altro passaggio di George Charles.
Lo scopo della pratica dello Stadio Terra consiste nel rendere all’essere umano quello che non avrebbe dovuto perdere: un Equilibrio fisico, energetico e psichico normale od ordinario. E’ in effetti “anormale” non potersi più piegare, o sedersi a terra e sollevarsi senza timore di un indolenzimento o di una lombaggine, essere stanco e non poter più dormire senza ricorrere a calmanti e sonniferi, salire rapidamente qualche piano di scale senza rischiare l’affanno, essere in collera senza motivo, o al contrario lasciarsi prendere per il naso da una qualunque cosiddetta “autorità competente”…
Ricordiamo le nostre radici, quando volgiamo lo sguardo verso il Cielo.
Ad maiora.