Il creatore di ombre
Spesso gli esseri umani naturali finiscono per immergersi da sè stessi in situazioni molto complesse e molto dolorose.
A causa di una precisa Legge di questo meraviglioso Universo, questo sprofondare in meccanismi psicologici autolesionisti ed autodistruttivi acquisisce tanta più forza e tanta più permanenza quanto più un essere umano si invischia dentro di essi. Fino ad arrivare a situazioni, di cui sicuramente ognuno di noi è testimone nella sua Vita quotidiana, che sono al limite della recuperabilità. Perchè più un essere umano naturale sprofonda, meno appigli la Vita sembra lanciargli.
In piccola percentuale, queste situazioni dolorose arrivano da accadimenti oggettivamente molto duri che la Vita mette sul Cammino delle persone. Ma se andiamo ad osservare con una certa Attenzione la gran parte delle altre casistiche, inevitabilmente troviamo un punto che le accomuna tutte: un insieme di credenze e convinzioni psicologiche (auto)distruttive permanenti mantengono l’essere umano che ne è vittima in un tumulto interiore assolutamente chiuso a qualsiasi via d’uscita. In queste condizioni, nessuno può essere aiutato: perchè qualsiasi aiuto letteralmente rimbalza addosso allo scudo di sofferenza che la persona stessa si è costruita da sè. E attenzione: questo non è un modo di dire.
Un Viaggiatore sulla Via della Crescita Personale ha la necessità urgente e non derogabile di comprendere in sè stesso una regola fondamentale del suo mondo interiore: qualsiasi cosa egli pensi con persistenza genera una risposta di Risonanza conforme verso Forze ed Energie di altri piani che vibrano alla stessa frequenza. Se poi questo pensiero che egli pensa si comincia a caricare di emozione, come sempre avviene quando esso è persistente nel tempo, allora il suo effetto e la sua potenza accrescono in modo esponenziale l’effetto di risposta conforme nella sua Vita. Nel bene, ma soprattutto, come stranamente e incomprensibilmente agiscono gli esseri umani, nel male.
Un essere umano naturale che non ha accesso a questa semplice ma potente Verità diventa automaticamente un creatore di ombre. Il creatore delle sue stesse ombre che lo perseguitano e lo tengono in catene. Usa i suoi pensieri in modo incosciente ed incontrollato per distruggere, per denigrare, per ledere sè stesso o gli altri: e la Vita comincia a ritornargli specularmente gli effetti di queste stesse vibrazioni, da egli stesso messe in moto in origine.
Naturalmente, non avendo accesso sensoriale e percettivo alle realtà che ha creato attraverso le Potenze del suo Pensiero, egli proietta le conseguenze delle sue stesse creazioni che si manifestano nel piano fisico come eventi incontrollabili che lo raggiungono dall’esterno. Ma se solo per un momento, o meglio ancora per qualche ora, si prendesse il carico e la Responsabilità di osservare quale tipo di pensieri continuamente alimenta in sè stesso, non potrebbe non finire per farsi orrore da sè stesso, per tutte le ombre, i giudizi, le meschinità e le cupe proiezioni che continuamente nutre dentro di sè.
Tutti gli esseri umani naturali finiscono per diventare creatori di ombre, i creatori del loro stesso inferno personale: perchè creare ombre è meccanicamente più facile che creare Luce. Essi credono che i loro pensieri lascivi, incontrollati, sempre diretti all'(auto)lesionismo, al disprezzo proprio e altrui, all'(auto)distruzione, siano soltanto pensieri, ovvero non ben precisate scariche neuronali interiori prive di conseguenze, e soprattutto invisibili e impercettibili. Purtroppo non è così: i pensieri persistenti, di qualsiasi tipo essi siano, creano strutture autonome di Energia che posseggono una Coscienza rudimentale, che da quel momento in avanti, in virtù di questa stessa Coscienza rudimentale, acquisiscono l’istinto dell’auto-conservazione. Se un essere umano smette di nutrire queste strutture, inevitabilmente esse tornano a chiedere il dazio di Energia della loro sopravvivenza: ed è in questo modo che queste ombre aleggiano costantemente intorno ai loro creatori, attendendo il momento propizio per tornare a chiedere Energia e Attenzione al malcapitato che le ha create senza sapere di averlo fatto.
Queste ombre sono precisamente uno degli aspetti delle Forze dello Sfidante all’opera nella nostra Vita. Strutture da noi stessi create, che chiedono costantemente Energia al nostro Campo di Consapevolezza, ovvero al loro creatore, per restare in Vita. Il trasferimento di Energia avviene esattamente attraverso il nostro Pensiero: tornando a pensarle, tornando a concedere loro Attenzione, non solo ricreiamo di nuovo la stessa realtà di sofferenza, ma stiamo trasferendo loro l’Energia che gli occorre per sopravvivere. Come fare ciclicamente il pieno ad una autovettura: tranne che l’Energia di questo pieno è la nostra, non quella del gestore.
Naturalmente, portare un essere umano verso la Verità secondo la quale egli è il creatore delle sue stesse ombre che lo perseguitano è un’impresa pressoché impossibile. Questo è uno dei paradossi della nostra condizione umana. Dire ad un essere umano che i suoi pensieri sono decisivi nella creazione dell’inferno personale in cui vive produce nella stragrande maggioranza dei casi una risposta astiosa, infastidita, spesso quasi violenta, per cui è assai più saggio tacere. Tacere è non solo saggio, ma anche giusto, perchè nessuna parola può perforare una corazza di materia mentale ed astrale verticalizzata verso un disarmonico riflesso di sè.
Un Viaggiatore deve sperimentare questa Verità nel tessuto della sua propria Vita. E’ lì, soltanto lì, soltanto in questo laboratorio, che il Viaggiatore ha il diritto ed il dovere di intervenire. Certamente è un processo non privo di sofferenza, scoprire di essere il creatore delle proprie stesse ombre. Ma è un processo fondamentale, di scoperta di Verità, di liberazione personale, che un Viaggiatore non può eludere per nessuna ragione. Egli non soltanto è chiamato ad interrompere il suo pensare a vanvera, o il suo utilizzo incosciente delle Potenze del Pensiero; egli è chiamato anche ad un altra durissima sfida: deve fare i conti con le ombre che ha già creato prima. Ombre che tornano ciclicamente a chiedergli cibo, Attenzione, Energia. Ombre che mantengono ancora la sua Vita nelle catene della paura, del disagio, e della sofferenza. Ombre che alcune Tradizioni Esoteriche chiamano «i figli da noi stessi creati».
Prima mettiamo sotto diretta osservazione i pensieri che abitualmente ci permettiamo di pensare, meglio è.
Perchè il Pensiero è una Forza creativa.