Il senso del Tempo
Il Tempo è una percezione affascinante.
Una percezione che da sempre stimola la curiosità e l’indagine degli scienziati, dei filosofi, di ogni Viaggiatore nei regni della Coscienza degno di questo nome: perchè è una percezione fondamentale, ovvero uno dei silenziosi invisibili pilastri sui quali poggia l’intera struttura dell’Universo. Nessuno può dire con certezza oggettiva che cosa sia il Tempo; ma tutti gli esseri viventi e inanimati, senza alcuna distinzione, devono interagire con questo Grande Mistero inesplicabile. Il Tempo è intrinseco alla nostra esistenza, eppure non sappiamo che cosa sia, e perchè esista in questo modo.
La Fisica Naturale inserisce il Tempo nel novero delle sue Unità Fondamentali, ovvero nel novero delle grandezze primitive che non possono essere descritte e spiegate attraverso la combinazione di altre grandezze; questa è la prima prova diretta del meraviglioso castello che abbiamo eretto su inspiegabili fondamenti. La Fisica Naturale non sa bene che cosa il Tempo sia; eppure attraverso il Tempo essa ha costruito l’intero immenso castello delle sue certezze. Abbiamo mandato sonde sulla Luna, su quasi tutti i pianeti del Sistema Solare, addirittura su asteroidi in movimento intorno al Sole, utilizzando costrutti basati su una serie di grandezze primitive letteralmente incomprensibili.
Le definizioni che piacciono tanto alla Mente di Superficie e alla Personalità, quelle che spiegano tutto senza spiegare assolutamente nulla, ci informano che il Tempo si misura attraverso un qualcosa chiamato secondo, che corrisponde, Attenzione, alla durata di 9 192 631 770 periodi della radiazione corrispondente alla transizione tra due livelli iperfini, da (F=4, MF=0) a (F=3, MF=0), dello stato fondamentale dell’atomo di cesio-133. Questa durata che chiamiamo secondo è basata sul comportamento di un atomo di cesio-133 in un ambiente di radiazione del corpo nero, ovvero in un ambiente in cui tutta l’Energia assorbita viene re-irradiata: quindi, in buona sostanza, questa durata è basata su un ambiente che non esiste in Natura, perchè non è possibile costruire o avere in Natura un perfetto ambiente di radiazione del corpo nero.
Quindi, in buona sostanza, non sappiamo che cosa sia il Tempo, e lo misuriamo attraverso un qualcosa che chiamiamo secondo, che è una arbitraria convenzione umana basata su una frequenza non riproducibile in Natura nello stesso modo in due intervalli consecutivi. Sapere di non sapere è già un eccellente passo in avanti, più della metà del Cammino. Non trovate?
L’errore fondamentale che la Personalità compie piuttosto spesso è quello di confondere come con perchè. Il Tempo non è qualcosa che si esprime in secondi, perchè il secondo non esiste in Natura: eppure, l’essere umano crede di sapere che cosa il Tempo sia perchè può dire «sono passati dieci secondi, un quarto d’ora, un’ora e mezza», confondendo serenamente l’effetto, il come, con la causa, il perchè. La stessa cosa può dirsi, per esempio e in simmetria, per la Legge di Gravitazione universale: alla domanda che cosa è la Gravitazione, un essere umano narcotizzato nelle definizioni risponde
ma questo è soltanto come, l’effetto, una approssimazione. Rispondere alla domanda «che cosa è la gravitazione» da un piano superiore implica (cercare di) dare una risposta al perchè, alla causa: la formula non è altro che la traduzione in forma matematica di un Principio che origina oltre il regno materiale tridimensionale in cui l’effetto si esplica.
Ecco dunque un eccellente esercizio di Meditazione che può aiutarci ad approfondire questi primi concetti che abbiamo introdotto. Sediamo nel nostro luogo preferito nella nostra postura preferita, e poniamo alla nostra Attenzione e all’investigazione della nostra Consapevolezza il concetto di Tempo. Mettiamo in moto i nostri circuiti cerebrali, magari distogliendoli solo per qualche istante da qualche trasmissione televisiva orientata alla paura o da qualche media orientato a polarizzare gli esseri umani gli uni contro gli altri; investighiamo il concetto di Tempo, e tutto ciò che il Tempo, questo Grande Mistero, questo silenzioso invisibile pilastro sul quale poggia l’intero Universo, viene ad insegnarci.
Mettiamo il Tempo al centro del nostro Pensiero, e rimaniamo in stabile e rilassata Meditazione su di esso.
Separiamoci dal facilistico concetto di Tempo che ha narcotizzato la nostra Personalità, quello del Tempo come misura di più o meno secondi, quello che confonde il come con il perchè. Separiamoci dalle definizioni prese dall’esterno. Investighiamo invece il Tempo in noi stessi. Troviamo delle differenti unità di misura, più congrue, più risonanti con la nostra Verità Interiore, più legate alle nostre personali osservazioni, relative ai nostri territori interiori, e al mondo intorno a noi che possiamo misurare ed osservare.
Apriamoci alle intuizioni dei Piani Superiori, e raccogliamo il nettare delle loro indicazioni.
Le Potenze del nostro Pensiero possono essere comandate affinchè ci permettano di ricevere messaggi ed intuizioni dai Piani Superiori. Spetta a noi reclamare questo Potere, o lasciare queste Potenze a vagabondare in pensieri inutili e dannosi, per tutto il (Tempo?) che vorremo, in tutte le realtà che questi pensieri manifesteranno.
[..continua..]