Il senso del Tempo – diventare amici di Chrono
Comprendo che la sofferenza che ci deriva dal passato si regge proprio sul tempo che la nostra mente tiene in vita, collegando presente e passato, però se cessassimo di dare qualsiasi importanza al passato (o meglio “al ricordo” del passato) non sarebbe un po come abiurare la propria responsabilità personale di quanto avvenuto? Cioè in tal modo si potrebbe cancellare da noi stessi qualunque episodio del passato per evitare ogni sofferenza e senso di colpa, semplicemente lasciando cadere la finzione del tempo, ossia la finzione di credere “reale” qualcosa che non lo è più.
E’ possibile davvero risolvere nell’Adesso qualsiasi problema creatosi nel passato?
dalla condivisione di un Viaggiatore
La profonda domanda di questo nostro amico Viaggiatore è esattamente il fulcro del nostro passaggio su questa Terra meravigliosa. Perchè di un passaggio si tratta, sebbene la mente tenda a voler cancellare questa Verità per comprensibili ragioni.
La nostra Storia Personale, come descritto in questo documento, è il fardello da cui tutti partiamo, e che tutti ci trasciniamo faticosamente sulle spalle. L’ingombrante mole di giudizi, opinioni e reazioni che abbiamo costruito nel tempo, e a cui abbiamo dato il completo comando della nostra Vita. Abbiamo unito insieme un evento al giudizio che di esso abbiamo dato: e questo ha creato e crea la nostra Storia Personale. Sono così perchè mia madre, perchè mio padre, perchè le mie relazioni, perchè quel giorno, perchè a scuola, ecc. ecc. Ogni giorno, tutti i giorni, un essere umano naturale ripete a sè stesso questa litania.
Se un Viaggiatore non alleggerisce la sua Storia Personale, il suo Cammino diventa ogni giorno più pesante, invece di divenire sempre più leggero e fluido. Ma per alleggerire la propria Storia Personale, non possiamo procedere semplicemente cancellando il passato alla nostra Coscienza, perchè questo significherebbe privare di senso la nostra intera Vita. Se posso fare quello che voglio, perchè poi tanto cancello il passato alla mia Coscienza come se non avessi fatto nulla, sono un adolescente perenne che ramazza nella marmellata fino al giorno in cui qualcuno, inspiegabilmente, verrà a bussare alla mia porta. Noi non stiamo nè creando, nè giustificando adolescenti, qui. Noi stiamo costruendo uomini e donne, adulti, integri, e responsabili di sè e del proprio mondo.
Quindi, il primo passo che un Viaggiatore compie in relazione al Tempo è distaccare un evento da qualsiasi giudizio ed opinione che la sua Personalità Automatica condizionata è portata a esprimere su di esso. Per compiere questo passo, un Viaggiatore si addestra a percepire anzichè pensare, nella direzione introdotta in questo documento. Occorre sviluppare la capacità di scrutare il proprio vissuto personale da un diverso punto di osservazione : un punto di osservazione in cui esistono soltanto i fatti, e in cui tutte le opinioni, i giudizi, le critiche, le considerazioni eccessive legate agli altri vengano progressivamente eliminate, perchè non utili, e non necessarie alla piena comprensione dell’evento.
Questo primo passo allenta e progressivamente cancella la nostra Storia Personale. Quella storiella che ci raccontiamo in merito a come crediamo di essere, che poi spesso è come i nostri genitori hanno creduto che noi fossimo. Quando ad un evento togliamo tutto ciò che è opinione/critica/giudizio, stiamo compiendo una operazione magica che gli Sciamani chiamano Cancellare la Storia Personale. L’evento non scompare affatto, anche se all’inizio è questo quello che temiamo. Invece, l’evento comincia ad illuminarsi di una Luce differente, e cominciano ad apparire le connessioni reali. Ovvero l’interrelazione reale, fondamentale, che sottende l’evento. La Verità, non la storiella.
Dopo aver cancellato la sua Storia Personale da un evento, il Viaggiatore entra silenziosamente nel secondo passo di relazione con questa misteriosa entità chiamata Tempo: osserva venire fuori i fatti, la nuda Realtà di quello che è accaduto, e conseguentemente la Verità. Comincia a vedere che l’evento non è nato dal nulla, ma arriva da una trama, da una semina, che ha la sua origine ancora più distante. Comincia a vedere che ogni accadimento è collegato, ed è questo collegamento la cosa più importante di tutte per la sua Coscienza. Invece di cancellare a sè stesso le cose che la Coscienza gli mostra come una pecca, ora il Viaggiatore comincia a vedere perchè la sua Coscienza gli mostra questi eventi come una pecca. Questo è il senso profondo del Karma, in relazione al Tempo. Un Viaggiatore smette di comportarsi come un adolescente in un ballo in maschera, e comincia a diventare un uomo, o una donna, degni di questo nome. Perchè comincia ad assumersi la Responsabilità Totale di quello che fa, ed ha fatto. La sua Coscienza smette di essere uno scomodo specchio da annebbiare, e diventa invece lo strumento principale con cui indagare la sua Vita, il suo passato, e il suo Destino.
Il terzo passo è del tutto naturale: quando un Viaggiatore ha visto l’evento, ha visto la Realtà sottesa all’evento, ha visto che cosa la sua Coscienza gli riflette in relazione all’evento, allora il Tempo diventa lo strumento con cui un Viaggiatore risolve ciò che il passato gli mostra da risolvere, attraverso la vista della sua Coscienza; ma non soltanto questo. Il Tempo diventa lo strumento con cui un Viaggiatore forgia il suo nuovo Destino, alla Luce della Verità della sua Anima che ora non cancella più alla sua osservazione.
Quando tutto questo può essere fatto? Solo e soltanto adesso, in questo Unico Istante. Ciò che si dipana in questo Unico Istante è completo e legittimo figlio di ciò che è stato seminato nel passato: e quindi in questo Unico Istante io posso agire (Karma) per risolvere, dipanare, guarire, migliorare, liberare. Ciò che il mio Destino mi riserva non è un lancio di dadi, ma ciò che sto facendo nell’unico momento possibile, e cioè in questo Unico Istante. In questo modo, passato e futuro si annullano nell’intensità e nella Vita di questo Unico Istante, dove io ho la Totale Responsabilità della Vita che in esso metterò, e delle scelte che in esso io farò.
E’ possibile davvero risolvere nell’Adesso qualsiasi problema creatosi nel passato? Sì, e non può essere che così, perchè la nostra Vita è esattamente la risposta a questa domanda. Ma questo processo può essere vissuto in modo infinitamente più ricco, più profondo e risolutivo se noi collaboriamo con questa Verità. Se invece ci comportiamo come adolescenti a carnevale, credendo di farla franca, credendo di potercela spassare come se tutto quello che facciamo non genera nulla e non chiede raccolto, sarà proprio questo mistero che si chiama Tempo a mostrarci quanto sciocco e quanto vano sia vivere in questo modo.
La nostra Vita sulla Terra è soggetta a Chrono, il Tempo. Ma non il Tempo in secondi, che è un semplice costrutto umano di comodo. Chrono è il Tempo come intervallo che ci è concesso per generare un raccolto dalla nostra propria semina. Chrono è il Tempo come intervallo che ci è concesso per gestire al meglio possibile, persino per cambiare – a certe condizioni governate e deliberate da Potenze non umane – il raccolto di quello che già è stato seminato.
Che uso faremo, allora, di questo Unico Istante, ora che ne conosciamo il Retaggio e la Promessa?
Da quale Trama arriva la costruzione del mio presente?
Che cosa sono chiamato/a a seminare, ora che Chrono comincia a mostrarsi come lo spaziotempo che mi è stato concesso?