Il Fuoco dell’Attenzione sull’emozione – parte III
C’è differenza tra le emozioni scatenate dall’attrito di Lavoro, quelle liberate dallo scioglimento della corazza, e quelle indotte dallo Sfidante?
la domanda di un Viaggiatore
Che differenza c’è tra la rabbia generata dal comportamento di un’altra persona, la rabbia generata dalla percezione della nostra attuale momentanea impotenza, e la rabbia indotta dalle Forze dello Sfidante contro qualcosa o qualcun’altro?
La risposta a questa domanda è al contempo molto semplice, ed enormemente profonda. E’ esattamente il fulcro del processo di Attenzione sull’emozione che stiamo esaminando insieme. Il primo passo del Cammino è sempre il Sapere: e il Sapere in questo momento ci raggiunge attraverso le parole, quindi attraverso il Veicolo Mentale; questo può essere un rischio, quando si parla e si tratta delle emozioni. Ma ci inoltreremo comunque con fiducia in questo passaggio.
La risposta è molto semplice: nessuna. Non vi è alcuna differenza, perchè la differenza la crea la mente, nel particolare la Mente di Superficie; in questo passaggio di differenziazione, in questo passaggio in cui creiamo la differenziazione, siamo già saliti dall’emozione alla mente, ovvero abbiamo significato l’emozione. Una emozione non va significata. Una emozione va percepita. La rabbia è rabbia. E’ una corrente di Energia.
Nell’esercizio proposto nella parte II di questo documento, abbiamo cercato proprio di mettere un cuneo di distacco percettivo tra l’emozione e l’automatismo mentale che ne scaturisce. Cercare la differenza tra le manifestazioni di una stessa emozione non è la questione più utile da indagare per noi: perchè il fulcro del processo non è nel cercare differenze, ma nella comprensione delle cause per cui questa emozione si è liberata, e nella ridistribuzione dell’Energia Interiore che si mette in moto con questa emozione. Energia che ordinariamente se ne va via persa come un buco in un’anfora.
Quando il comportamento di un’altra persona, in realtà un comportamento preciso, fa sorgere in me l’emozione della rabbia, che cosa faccio in conseguenza? Che azioni metto in moto? Come rispondo? L’essere umano naturale non si pone alcun problema, perchè l’essere umano naturale non si percepisce come Campo di Energia: quindi, mette in scena un copione e una maschera, e dopo aver risposto con quella tipica sua reazione che usa da decenni (attacco?fuga?), si ritrova alla fine distrutto, rilasciato su un divano o su un letto privo di forze, come un buratto abbandonato.
La Tradizione chiama questo processo espressione automatica delle emozioni reattive. Perchè è così interessata a questo processo? Perchè ci distrugge energeticamente. Ci riduce in brandelli sonnambolici. Ci trasforma in macchine prevedibili senza alcun contatto con la Potenza del Sè. Questo è il motivo per cui essa ha studiato questo processo, ne ha colto il funzionamento, la ragione profonda, e una modalità alternativa più energeticamente funzionale al nostro Risveglio come Campi di Energia.
Per interrompere la deriva automatica di questo processo, che letteralmente brucia una immane quantità di Energia in noi stessi come una lampadina che va in corto circuito, occorre per prima cosa non far salire l’emozione alla mente, perchè altrimenti la mente la prenderà e la manifesterà come ha sempre fatto da decenni a questa parte. L’emozione va percepita completamente, lì dove nasce, e va lasciata esistere e scorrere, parallelamente impegnandoci a non mettere in scena il copione che da decenni è stato continuamente inciso nella mente e messo in scena.
Lo facciamo perchè siamo santi? Lasciamo stare la santità di un Viaggiatore, perchè anche su questo punto esistono delle visioni un poco ristrette del fenomeno. Lo facciamo perchè siamo buoni? No, perchè queste valutazioni le fa la mente, e non hanno alcuna correlazione con l’emozione in sè. Interrompiamo la deriva automatica di questo processo perchè siamo interessati a non sprecare inutilmente neanche un milligrammo di Energia di Coscienza; e siamo anche interessati, molto interessati, a raggiungere le cause, senza trastullarci negli effetti.
Se io realizzo perchè si innesca rabbia|paura|accidia|gelosia|invidia|superbia in me, l’emozione mi ha finalmente consegnato il suo messaggio; se da quel momento in poi rispondo a questo messaggio in modo cosciente e deliberato, e non come una macchina, l’emozione comincia a scomparire per non tornare, perchè non ha più motivo di manifestarsi ancora.
Se io realizzo perchè si innesca rabbia|paura|accidia|gelosia|invidia|superbia in me,
l’emozione mi ha finalmente consegnato il suo messaggio.
Se da quel momento in poi
rispondo a questo messaggio
in modo cosciente e deliberato e non come una macchina,
l’emozione comincia a scomparire per non tornare,
perchè non ha più motivo di manifestarsi ancora.
Questo è il motivo per cui non vi è alcuna differenza nelle manifestazioni della rabbia, nè nelle multiple manifestazioni di qualsiasi altra emozione. La rabbia è rabbia indipendentemente dalle situazioni che ce la tirano fuori. Se vi è rabbia nel Campo di Energia, occorre percepirla, accettare che ci sia, stare con essa, e risalire alla causa che l’ha scatenata, non lasciarci trascinare negli effetti che da decenni mettiamo in scena. Altrimenti, il messaggio, la lezione, l’insegnamento, vanno di nuovo perduti.
Restare nella percezione dell’emozione quando emerge, lungi dall’essere facile, è restare Qui, è restare Ora, a fronteggiare la mia Verità. Essere mossi dall’emozione verso la solita reazione (scappare?attaccare?) significa annebbiarsi, addormentarsi, e diventare macchine.
UN•ATTO•COSCIENTE•E•DELIBERATO
È•UN•ATTO•DEL•SÉ•ATTRAVERSO•I•VEICOLI
[ ..continua.. ]